Contro il caldo meglio il ventilatore

Caldo e afa soffocanti? Se la tentazione è quella di alzare al massimo l’aria condizionata, è bene fermarsi a riflettere e preferire il ventilatore.

Quando la colonnina di mercurio sale vertiginosamente il primo pensiero è quello di prendere il telecomando e accendere l’aria condizionata. Sarebbe bene riflettere sulle conseguenze di questo semplice gesto: condizionamento significa aumento del consumo energetico che, oltre a far male all’ambiente fa soffrire anche il portafoglio.

Meglio invece utilizzare un classico ventilatore. Questi, infatti, consumano il 90% in meno di energia e, grazie al processo di evaporazione, rendono le stanze più fresche di sette o dieci gradi.
Per essere davvero “green”, però, bisogna anche ricordarsi di schiacciare il tasto “off”.

Al fresco senza aria condizionata/1

l’aria condizionata esiste da pochi anni e in passato si sono sempre trovati metodi per stare al fresco. Un esempio? Le classiche tende da sole!

Quando il termometro supera i trenta gradi e l’umidità toglie il respiro, si vorrebbe essere in una stanza rinfrescata – o meglio congelata! – da un gigantesco condizionatore. Eppure l’aria condizionata esiste da pochi anni e in passato si sono sempre trovati metodi per stare al fresco, certo meno efficaci ma anche meno costosi da installare e mantenere.

Un esempio? Le classiche tende da sole! Una ricerca dell’Energy Department statunitense, riportata dal Washington Post, possono ridurre il calore del 65% se le finestre sono rivolte e Sud e addirittura del 77% se sono esposte a Nord. E allungano la vita degli infissi.

Questo si traduce in un netto risparmio anche nel caso non si voglia rinunciare all’aria condizionata: raffreddare gli ambienti richiede il 26% di energiain meno quando fa molto caldo, percentuale che sale al 33% in giorni meno infuocati.

 

Gli effetti dell’aria condizionata

Si avvicina l’estate, la temperatura atmosferica aumenta, il clima diventa sempre più afoso ed il caldo è insopportabile.
L’unico sollievo lo troviamo accendendo l’aria condizionata negli ambienti che frequentiamo.
Ma quali sono gli effetti di questi continui sbalzi di temperatura sul nostro organismo?
Il freddo intenso blocca le vie respiratorie agendo sul buon funzionamento delle mucose, che s’infiammano e non riescono più a respingere i microrganismi aerei più nocivi. Le cause sono il raffreddore, il mal di gola e la bronchite, le frequenti emicranie. Anche le mucose delle corde vocali si seccano e si infiammano, ciò può causare l’abbassamento della voce.
Altri effetti causati da sbalzi di temperatura eccessiva per colpa dell’aria condizionata troppo bassa quando fuori è caldo sono : dolori articolari, dolori muscolari, torcicollo.
La cattiva pulizia dei filtri del condizionatore può portare all’annidarsi di colonie di batteri, funghi, pollini e acari (in particolare la legionella) con conseguenti attacchi d’asma, allergie, stati influenzali, febbre, nausea e malesseri gastrointestinali per chi li respira. Non è raro inoltre trovare casi di polmoniti estive, le cui cause sono proprio gli sbalzi di temperatura dovuti ai condizionatori o al loro cattivo funzionamento.
Il consiglio è di non regolare il termostato su temperature troppo basse, ma deve essere inferiore alla temperatura esterna di massimo sei gradi. I bocchettoni dell’aria fredda, poi, devono essere diretti in alto e non colpirci direttamente.
Inoltre evitare l’aria condizionata nelle ore notturne, moderarne l’uso in presenza di anziani e bambini, sostituire e pulire periodicamente i filtri degli impianti, non accendere l’aria condizionata se si è particolarmente sudati

 

tratto da http://www.buonavoce.it/