11 Dicembre Argentina – Giorno del tango

Tango argentino

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Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall’UNESCO
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell’umanità
Tango
TangoCouple.jpg
Tipologia culturale
Criterio C (ii)(iii)(iv)(v)(vi)
Pericolo No
Anno 2009
Scheda UNESCO inglese
francese
Patrimoni dell’umanità in Argentina

Il tango è una forma d’arte che comprende musica e danza nata a Buenos Aires (Argentina) intorno alla seconda metà dell’800.

Il tango utilizza per le sue esecuzioni uno strumento, forse inventato o forse popolarizzato dal musicista tedesco Heinrich Band, il bandoneón, una sorta di fisarmonica di legno con dei fori la cui apertura o chiusura con i polpastrelli produce le note, e che ha la caratteristica di cambiare la nota a seconda se il mantice viene compresso o invece dilatato. Pur essendo una musica molto sincopata, non utilizza strumenti a percussione ed anche gli altri strumenti utilizzati vengono suonati in modo del tutto particolare per dare forti accenti di battuta e segnature ritmiche.

La sua struttura armonica, però, è tipicamente italiana. La metà del peso culturale del tango è originaria dall’Italia. I nomi dei maggiori compositori di musica a partire dai primi anni del Novecentofino all’età d’oro, quella degli anni ’30 e ’40, Aníbal TroiloJuan D’ArienzoCarlos Di Sarli ,Osvaldo PuglieseFrancisco De Caro, sono tutti figli d’italiani. Lo stesso compositore e direttore d’orchestraAstor Piazzolla aveva il padre pugliese.[1]

In principio il tango si affermò come musica popolare nel rapido e tumultuoso sviluppo di Buenos Aires, che in breve passò da 210.000 a 1.200.000 abitanti. I grandi autori di tango (Le Pera, Contursi, Discépolo, Solanas, Troilo, Espósito, Gardel, Filiberto, Razzano, Cobián, Cadícamo ed altri) ne fecero una musica nazionale.

Il 30 settembre 2009 l’UNESCO ha dichiarato il tango Patrimonio Culturale Intangibile dell’Umanità.[2]

Fra i cantanti vanno ricordati Davide BeltrameRoberto Goyeneche detto ‘il polacco’, Edmundo RiveroJulio SosaNelly OmarTita Merello. Tra i musicisti e direttori di orchestra: Horacio SalgánJuan D’ArienzoAstor PiazzollaFrancisco CanaroEdgardo DonatoCarlos Di SarliAníbal TroiloOsvaldo PuglieseAlfredo GobbiJulio De CaroOsvaldo FresedoEmilio BalcarceNéstor Marconi.Musica

Il tango argentino ha sempre continuato ad evolversi e negli ultimi anni si è affermato un genere conosciuto come tango elettronico le cui note accompagnano le esibizioni dei migliori ballerini contemporanei. Nel tango elettronico sono da evidenziare le orchestre: Gotan Project,TanghettoNarcotangoElectrocutangoBajofondo Tango Club.

Tra le formazioni contemporanee create da giovani musicisti, arrangiatori e compositori, che raccolgono l’eredità delle orchestre tipiche della cosiddetta epoca d’oro del tango tra il 1937 e il 1955, ma con uno sguardo rinnovato, troviamo: Nuevo Tango EnsambleOrquesta El Arranque, Gran Orquesta TangoVia Buenos AiresColor TangoOrquesta Sans SouciOrquesta Típica Fernández FierroQuinteto DecarísimoOrquesta Escuela de Tango Emilio Balcarce.

Musicisti e gruppi di tango argentino

Brani musicali famosi

  • Balada Para Un Loco (H. Ferrer-Piazzolla)
  • Libertango (Astor Piazzolla)
  • Mi Buenos Aires querido (Gardel-Le Pera)
  • La última curda (Cadicamo-Cobian)
  • La canción de Buenos Aires (M.Romero-A.Maizani-O.Cufaro)
  • Malena (Manzi-Demare)
  • Malevaje (Discépolo-Filiberto)
  • Mano a mano (Gardel-Flores-Razzano)
  • Caminito (Filiberto-Coria Peñalosa)
  • Cambalache (Discépolo)
  • Che bandoneón (Troilo-Manzi)
  • Che papusa oí (Cadicamo-Matos Rodrigues)
  • Solo (Solanas)
  • Yira… yira… (Santos-Discepolo)
  • Yuyo verde (Esposito-Delfino-Domingo)
  • Vuelvo al Sur (Piazzolla-Solanas)
  • La Cumparsita (Gerardo Matos Rodriguez)
  • El Choclo (Ángel Villoldo)
  • La yumba (Osvaldo Pugliese)
  • Bahía Blanca (Carlos di Sarli)
  • Jalousie (Jacob Gade)
  • Michelangelo 70 (Astor Piazzolla)
  • Desde el alma (R. Melo)
  • Afiches (Roberto Goyeneche)
  • Por una cabeza (Alfredo Le Pera-Carlos Gardel)
  • Nostalgias (Cobián-Cadícamo)
  • Uno (Mores-Discepolo)
  • A media luz (Lenzi-Donato)
  • Chau, no va más (Expósito-Goyeneche)
  • Maquillaje (Roberto Goyeneche)
  • Naranjo en flor (Homero y Virgilio Exposito)
  • El día que me quieras (Alfredo Le Pera-Carlos Gardel)
  • Sur (Homero Manzi-Anibal Troilo)
  • Volver (Alfredo Le Pera-Carlos Gardel)
  • Verano Porteño (Astor Piazzolla)
  • Santa María (del Buen Ayre) (Gotan Project)
  • Café La Humedad (Cacho Castaña)
  • Tango (Goran Bregovic)
  • Adiós Nonino (Astor Piazzolla)

Il balloIl tango è un pensiero triste che si balla” (così disse Enrique Santos Discépolo), è un ballo basato sull’improvvisazione, caratterizzato da eleganza e passionalità. Il passo base del tango è il passo in sé, dove per passo s’intende il normale passo di una camminata. Essendo un ballo di improvvisazione, in pista non esiste l’idea di sequenze di passi predefinite, e sta alla fantasia dei ballerini costruire come in un dialogo il proprio ballo.

La posizione di ballo è un abbraccio frontale asimmetrico in cui l’uomo con la destra cinge la schiena della propria ballerina e con la sinistra le tiene la mano, creando quindi una maggiore distanza tra la spalla sinistra dell’uomo e la destra della donna.

Poche regole semplici dettano i limiti dell’improvvisazione: l’uomo guida, la donna segue.
Fondamentalmente è l’uomo che chiede con un linguaggio puramente corporeo alla propria ballerina di spostarsi. Tuttavia, per motivi didattici sono state introdotte delle sequenze con passi predefiniti, come la Salida basica.

Il tango argentino è caratterizzato da tre ritmi musicali diversi ai quali corrispondono altrettante distinte tipologie di ballo: Il Tango, la Milonga e il Tango Vals (Vals criollo). Musicalmente il Tango ha un tempo di 4/4 o 2/4, come la Milonga. Il Tango Vals che, come tutti i valzer, ha un tempo di 3/4, viene ballato su 4 battute.

I ballerini di tango praticano differenti stili, facenti capo a grandi interpreti delle sue fasi storiche, o ai quartieri di Buenos Aires o cittadine nella sua vicinanza, dove si sono contraddistinti. Vengono spesso ricordati José Benito Ovidio Bianquet detto “El Cachafaz”, o Carlos Gavitorecentemente deceduto e noto per aver introdotto un tipico abbraccio “sbilanciato”, Gustavo NaveiraFabian SalasPablo Veron, a cui si deve gran parte dell’evoluzione del tango moderno. Alcuni stili di ballo sono: Apilado, Milonguero, fantasia, salòn, show, Avellaneda

Alle origini del tango argentino troviamo il canyengue, intorno al 1880. Tipici i movimenti rapidi e corti (arraballero). Soppiantato negli anni ’40. Lo stile milonguero è caratterizzato da un abbraccio stretto e movimenti contenuti e adatti agli spazi ristretti. Uno stile sobrio, semplice e passionale.
Il tango salon, nato nel passato nei salotti dell’aristocrazia, è caratterizzato da abbraccio più largo rispetto al milonguero, maggior rispetto per l’asse, una ricerca per l’eleganza e la spettacolarità del movimento.
Negli show o spettacoli vari sia in teatro che nelle strade i ballerini si esibiscono nello stile detto “Tango show” caratterizzato da figure coreografiche e passi di forte effetto spettacolare, ma meno “sinceri” rispetto al tango argentino tradizionale.

Negli anni ’60 e ’70 si afferma il tango fantasia, che molto si distacca dal tango tradizionale. Negli anni 2000 si è sempre più affermato un genere noto come tango nuevo ballato soprattutto sulle note del tango elettronico. Un movimento vero e proprio si è venuto a creare attorno alla ricerca costante di nuove forme di movimento nel Tango, in Europa e di ritorno nella stessa Argentina.

In Europa si assiste ad una diffusione del Tango capillare, in grande crescita; segno di questo il proliferare delle tanguerie, luoghi del “tango sociale” ma anche la nascita di compagnie che rappresentano il Tango sul palcoscenico in modo nuovo originale.[senza fonte] Il luogo dove si balla il tango argentino è chiamato Milonga talvolta Tangueria.

I passi

Questa sequenza è usata soprattutto con finalità didattiche. Il tango argentino è nella pratica essenzialmente improvvisato e, dopo un primo periodo di apprendimento, libero da schemi rigidi.

Curiosità

  • La lingua del tango è il lunfardo (che deriverebbe da lombardo), gergo di Buenos Aires, con termini di origini diverse tra cui varie parlate d’Italia quali il genovese e il napoletano, portate in Argentina dagli immigrati.
  • Nessuno sa chi abbia dato il nome di tango a questo ballo, né si sa esattamente perché si chiami in questo modo, né se ne conoscono le esatte origini musicali, che si presume possano essere di origine misto, tra i ritmi autoctoni, della penisola Iberica e quelli più malinconici dell’ Europa dell’est. Secondo altri, è addirittura collegato nelle sue origini con certe danze africane e con l’habanera cubana.
  • Ai primi del Novecento, il tango cominciava a sottrarre spazio in Europa al valzer e alla polca. Di fronte alle richieste d’interdizione delle autorità ecclesiastiche, si narra che Papa Pio X avesse chiesto che una coppia di ballerini gli fornisse un’idea precisa del nuovo ballo, per valutarne direttamente, di persona, gli aspetti scandalosi. Avvenuta l’esibizione davanti al Pontefice, egli avrebbe detto:
« Mi me pàr che sia più bèo el bàeo a ‘ea furlana; ma nò vedo che gran pecài ghe sia in stò novo bàeo!» (A me sembra che sia più bello il ballo alla friulana; ma non vedo che gran peccato vi sia in questo nuovo ballo!) »
Dispose perciò la revoca della sanzione ecclesiastica prevista per chi lo avesse praticato.
  • Desde el alma è forse il più famoso vals criollo. Ma quello che non tutti sanno è che è stato scritto da Rosita Melo a soli 14 anni.

Film

Collegamenti

Note

  1. ^ http://www.corriere.it/spettacoli/08_settembre_10/tango_roma_intervista_villalba_29661fb4-7f16-11dd-a664-00144f02aabc.shtml
  2. ^ http://www.unesco.org/culture/ich/index.php?RL=00258&topic=desc

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