Ridurre l’insufficienza cardiaca mangiando uva

Ridurre l’insufficienza cardiaca mangiando uva

Le sostanze antiossidanti contenute nell’uva sono in grado di ridurre l’insufficienza cardiaca correlata all’ipertensione, o pressione alta, grazie all’aumento dell’attività di alcuni geni responsabili della difesa del tessuto cardiacoIl segreto per agire in modo efficace e naturale contro l’insufficienza cardiaca, associata alla pressione arteriosa alta, pare sia racchiuso in un acino d’uva.L’ipertensione e le sue implicazioni si ritiene interessino circa 1 miliardo di persone al mondo.Questa patologia, come risaputo, è tra l’altro l’anticamera di ictus, infarto e altri problemi cardiaci. Quello che tuttavia forse non tutti sanno è che l’ipertensione è anche responsabile dell’insufficienza cardiaca cronica: una condizione che mette a serio rischio la vita di chi ne è affetto.L’insufficienza cardiaca è caratterizzata da un ispessimento e irrigidimento (o fibrosi) del cuore. La conseguenza è che il muscolo cardiaco non è più in grado di riempirsi e pompare sangue in modo efficace: ecco perché si chiama “insufficienza”.Ora, i ricercatori dell’Università del Michigan Health System hanno dimostrato con uno studio sovvenzionato dal National Institutes of Health (NIH), che l’uva è una naturale fonte di antiossidanti – come i polifenoli – che sono i responsabili dei benefici apportati al cuore e al sistema cardiaco. Queste sostanze, secondo lo studio, influenzano l’attività di geni e i percorsi metabolici che migliorano i livelli di glutatione (o GSH), il più abbondante tripeptide o antiossidante cellulare presente nel cuore.Gli scienziati ritengono che lo stress ossidativo sia fortemente correlato con l’insufficienza cardiaca. Non a caso, è stato osservato sia in modelli animali che nell’uomo come vi sia una deficienza di glutatione in concomitanza con un’insufficienza cardiaca. Allo stesso modo, una dieta ricca di sostanze antiossidanti – derivate da frutta e verdura – è stata collegata a una riduzione dell’ipertensione.Lo studio in questione, pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry, è stato condotto su modello animale: un gruppo di topi con ipertensione e insufficienza cardiaca.I soggetti sono stati alimentati per 18 settimane con una dieta arricchita di acini d’uva, dopo di che sono stati osservati gli effetti sul cuore.I risultati hanno mostrato che il consumo d’uva ha promosso la riduzione del volume, o ispessimento del cuore, la riduzione della fibrosi e migliorato la funzione diastolica del cuore (ossia la fase di espansione del muscolo). Il meccanismo d’azione dell’uva è stato individuato proprio nella promozione dell’attività di difesa antiossidante da parte dei geni che aumentano la produzione di glutatione.«Le conoscenze acquisite con il nostro studio, tra cui la possibilità dell’uva di influenzare diversi percorsi genetici relativi alla difesa antiossidante – ha spiegato il dottor E. Mitchell Seymour, autore principale dello studio – forniscono ulteriori prove del fatto che l’uva, per fornire i suoi effetti benefici, lavora su più livelli».Fonte: lastampa.it – tratto da ecplanet.com

DIETA: Una corretta alimentazione può prevenire le malattie tumorali. Ecco i consigli dell’esperto

PALERMO, 4 MAGGIO 2013 – Negli ultimi vent’anni si è dedicata notevole attenzione al potenziale ruolo di fattori dietetici nell’eziologia e nella prevenzione della malattia tumorale. Secondo molti studi epidemiologici circa il 35% delle morti per cancro possono essere correlate alla dieta.

Al momento attuale, però, non esistono evidenze conclusive che un alimento specifico o un nutriente, di per sé, siano in grado di causare o prevenire il cancro nell’uomo. Piuttosto i ricercatori indicano come responsabile una correlazione tra genetica e fattori ambientali, tra cui la dieta.

Nel 1990 la Società americana di oncologia si è riunita con altre otto organizzazioni di volontari e governative ed ha pubblicato un rapporto sulla relazione tra dieta e malattie nella speranza che queste linee guida potessero essere d’aiuto nel ridurre l’incidenza del cancro così come i rischi di malattia cardiaca, di ictus e di malattia diabetica.

Le “raccomandazioni” sono rivolte agli adulti in buona salute e non possono essere applicate indiscriminatamente a bambini, donne in gravidanza, pazienti durante la convalescenza o anziani che hanno specifiche necessità nutrizionali.

Queste, in sintesi, le indicazioni.
Raggiungere e mantenere un peso corporeo normale. Un’eccessiva introduzione calorica e l’obesità sono state poste in relazione con un’aumentata mortalità per alcune neoplasie umane, tra le quali il tumore della mammella, dell’utero, del colon, della colecisti e della prostata. La prevalenza di questi tumori aumenta con il grado di obesità.

Variare la dieta. Dato l’alto numero dei componenti “nutrizionali e non” di ciascun cibo in una dieta media e le complesse interazioni tra questi, è difficile isolare fattori che possono causare o prevenire il cancro. Per esempio, diete ricche in fibre contengono meno grassi, minori calorie e solitamente più verdura e frutta che contengono vitamine e minerali. Per questo è difficile separare gli effetti delle fibre dagli effetti disturbanti dei grassi, delle calorie, delle vitamine e dei minerali. Un totale cambiamento delle abitudini alimentari verso una dieta varia, con quantità moderate, offre la miglior speranza per abbassare il rischio di cancro.

Includere frutta e verdure varie nella dieta giornaliera. Il consumo di verdura e frutta è associato a un minor rischio di cancro del polmone, della prostata, della vescica, dell’esofago e dello stomaco. Questi cibi contengono vitamine, minerali, fibre e componenti non nutritivi che da soli o insieme possono essere fattori della riduzione del rischio di cancro. Mangiare più alimenti ricchi in fibre come cereali integrali, farina integrale, legumi, vegetali e frutta. L’incidenza del cancro del colon è bassa nelle popolazioni che utilizzano diete ricche in fibre. Sono stati proposti diversi meccanismi che ipottzzano il ruolo preventivo delle fibre. Queste potrebbero esercitare i loro effetti diluendo la concentrazione dei carcinogeni nel colon, riducendone il tempo di contatto mediante un accelerazione del transito o riducendone la formazione con l’alterazione della flora batterica intestinale. Un’altra teoria ipotizza che una dieta ricca in fibre di cereali, di frutta e di verdura possa agire indirettamente sostituendo alimenti altamente calorici e ricchi di grassi.

Riduzione dell’assunzione totale di grassi. Tra tutti i fattori dietetici con possibili effetti sulla malattia neoplastica i grassi sono stati i più studiati. Sostanziali evidenze hanno suggerito che un’eccessiva introduzione di grassi aumenta il rischio di sviluppo di cancro della mammella, del colon e della prostata.

Limitare il consumo di bevande alcooliche qualora assunte. I forti bevitori hanno un elevato rischio di sviluppare diversi tumori del cavo orale, della laringe e dell’esofago. Questi rischi sono estremamente più alti nei fumatori. L’alcool è stato inoltre implicato nello sviluppo del cancro del fegato, del pancreas. del colon e più recentemente della mammella. Tuttavia queste correlazioni non sono state ancora tutte ben chiarite.

*dietista, consigliere regionale dell’Associazione Italiana di dietologia e nutrizione clinica

Il rimedio contro il melanoma arriva da frutta e verdura

Frutta e verdura contengono una sostanza naturale
che è risultata attiva nel combattere il melanoma:
il temuto cancro della pelle. 
Foto: ©photoxpress.com/Elnur

Una sostanza vegetale è risultata attiva contro il cancro della pelle

 
Frutta e verdura contengono una sostanza che ha dimostrato di essere efficace nel trattare il temuto e mortale cancro della pelle: il melanoma. Lo studio
 

 

LM&SDP – lastampa.it
 
Tra i diversi tipi di cancro della pelle, il melanoma è quello più temuto.
Lo è perché è molto difficile da curare e, spesso, risulta mortale.
Ma oggi c’è una speranza. E questa arriva dalla Natura, sotto forma di frutta e verdura.

Divenuto un problema mondiale e sempre più diffuso, il cancro della pelle è una patologia che necessita di trovare soluzioni efficaci, in particolare per quelle forme più difficili da curare.
A oggi, infatti, secondo l’ACS (l’American Cancer Society) non esiste una cura standard, o singolo agente terapeutico per tutti i melanomi. Questo è un problema se si tiene conto che ogni anno vengono diagnosticati centinaia di migliaia di nuovi casi di tumore della pelle.

Una possibile via per la creazione di un nuovo farmaco o trattamento del melanoma arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Molecular Cancer Therapeutics. I ricercatori hanno infatti individuato in una sostanza contenuta nei vegetali un agente anticancro.
Si tratta della Gossypin (o Gossipina) che si trova naturalmente in frutta e verdura. Questa sostanza è risultata attiva nell’inibire due mutazioni comuni nei casi di cancro della pelle, e che sono i bersagli ideali per il trattamento del melanoma.

«I nostri risultati – spiega il dottor Hareesh Nair del Texas Biomedical Research – indicano che gossypin può avere un grande potenziale terapeutico come un inibitore duale di mutazioni chiamate chinasi BRAFV600E e CDK4, che si verificano nella maggior parte dei pazienti affetti da melanoma. Si apre dunque una nuova via per la generazione di una nuova classe di composti per il trattamento del melanoma».

I test di laboratorio, condotti in vitro su cellule di melanoma umano che presentavano le due mutazioni, hanno mostrato l’attività inibitoria della Gossypin. Parimenti, la sostanza naturale, ha inibito la proliferazione delle cellule cancerose.
Oltre a questi test di laboratorio, i ricercatori ne hanno condotti altri su modello animale, scoprendo che nei topi con melanoma a due mutazioni, un trattamento di 10 giorni con Gossypin ha ridotto il volume del cancro e aumentato il tasso di sopravvivenza.

I risultati sono stati promettenti, tuttavia i ricercatori ritengono siano necessari ulteriori studi per comprendere meglio come il corpo umano assorba la Gossypin e come questa sostanza venga poi metabolizzata.



Fonte: http://www.lastampa.it/2013/04/12/scienza/benessere/medicina/il-rimedio-contro-il-melanoma-arriva-da-frutta-e-verdura-bNdlUCes0HpTRfsm8sYyaO/pagina.html 

Mangiare bene: come insegnarlo ai bambini in 10 mosse 6-CIBI FRESCHI

Educare il proprio bambino a una sana e corretta alimentazione? E’ semplice con i consigli della mamma (bio)nica, Antiniska Pozzi.

Cibi freschi

CIBI FRESCHI

Proporre ove possibile sempre cibi freschi: frutta, yogurt, pane e marmellata sono sempre da preferire a qualunque merenda confezionata. Soprattutto con i bambini, è sempre questione di abitudine (e di esempio!).

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Mangiare bene: come insegnarlo ai bambini in 10 mosse 5-COINVOLGIMENTO

Educare il proprio bambino a una sana e corretta alimentazione? E’ semplice con i consigli della mamma (bio)nica, Antiniska Pozzi.

COINVOLGIMENTO

In caso di avanzi, coinvolgerlo in sessioni di “cucina del riciclo”: imparerà che tra i fornelli niente va sprecato e alcuni dei piatti più buoni sono quelli creati con i resti dei pasti precedenti.

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IL CONSUMO DELLE ALI DI POLLO PUO’ ESSERE MOLTO PERICOLOSO PER LE DONNE