Luciano Zerneri


Luciano Zerneri

Ore 15:24

lunedì, 22 dicembre 2008

Una vita dedicata al sostegno e alla rieducazione dei malati di tumore e alla sezione bresciana dell’Ailar, Associazione Italiana Laringectomizzati, che ha fondato e presieduto fino alla sua recente scomparsa.

La Commissione del Premio Bulloni ha assegnato quest’anno il Grosso d’Oro alla memoria al professor Luciano Zerneri, illustre otorinolaringoiatra che fu chiamato nel 1971 a dirigere, nel ruolo di primario, il Servizio di Audiologia e Foniatria dell’Ospedale Umberto I di Brescia.

“La scuola – ricorda Cristina Zerneri, che domani ritirerà il premio assegnato alla memoria del marito – si trova all’interno dell’Ospedale Civile. Continuando la sua attività volontaria di consulente otorinolaringoiatra, mio marito creò nel 1978 la sezione bresciana dell’Ailar, con annessa Scuola di Riabilitazione Fonetica per i pazienti operati di tumore alla laringe, con il supporto del Servizio di Assistenza Sanitaria”.

Le attività svolte dall’associazione sono molteplici. Oltre ai corsi di riabilitazione fonetica per ridare ai pazienti una voce sostitutiva, che consenta loro di parlare nuovamente, e quindi per favorire il loro rapido reinserimento nella vita familiare, sociale e lavorativa, l’Ailar mette a disposizione periodici controlli medici e logopedici, una costante assistenza infermieristica e incontri socio ricreativi tra gli operati e i loro familiari.

L’Ailar, infatti, oltre ad affiancarli per l’assistenza riabilitativa post – operatoria, ha l’obiettivo di unire i laringectomizzati affinché condividano la loro esperienza.

“L’associazione, per svolgere l’attività quotidiana – prosegue Cristina Zerneri – si avvale di prestazioni volontarie e gratuite. L’impegno dei volontari è fondamentale, in quanto l’Ailar opera esclusivamente con fini di solidarietà. Se non ci fossero loro sarebbe davvero difficile andare avanti”.