Anche la patente di guida scadrà il giorno del compleanno

Come gli altri documenti di riconoscimento, anche la patente scadrà il giorno del proprio genetliaco. Lo ha chiarito una circolare del ministro della Funzione pubblica

compleanno. 250

 

Candeline, regali e… burocrazia. La nuova regola introdotta con il decreto semplificazioni, che fissa la scadenza dei documenti in coincidenza con la data del compleanno, già in vigore per quanto riguarda la carta di indentità, si applica anche allapatente di guida.
Chiariamo fin d’ora un dubbio (lecito), che può sorgere a molti cittadini: il documento inizialmente scadrà alla data naturale e solosuccessivamente sarà rinnovato con scadenza il giorno del compleanno.
In pratica, se il signor Rossi possiede una licenza di guida che scade il 24 agosto 2013, ma compie gli anni il 15 settembre, cosa succede? Quando il signor Rossi si recherà a rinnovare la propria patente (nel mese di agosto) il rinnovamento scadrà non il 24 agosto 2023, come sarebbe stato consueto sino ad oggi, ma il 15 settembre 2023, in coincidenza con la data del suo compleanno di quell’anno.

Il provvedimento si applica alle patenti di categoria AM (ciclomotori e quadricicli), A1, A, B1, B e BE che hanno una durata ordinaria, mentre non ha valore per le patenti superiori e per quelle con durata limitata (C e D).

Al fine di agevolare gli ubiqui distratti, evitando gli inconvenienti che derivano spesso dal non avvedersi della scadenza dei propri documenti, il legislatore aveva infatti stabilito, nel decreto “Semplifica-Italia”, che i documenti di riconscimento dovessero scadere il giorno del compleannodell’intestatario. 
Come spesso accade, l’aspirazione alla semplificazione si è scontrata con la vocazione alla complicazione, propria del nostro sistema amministrativo. E fin dall’inizio, dal ministero dei Trasporti  erano stati avanzati dubbi sulla possibilità di ricomprendere le patenti fra i documenti soggetti alla semplificazione imposta dal decreto.
Dopo circolari, confronti con le normative europee, articoli e cavilli, la presidenza del Consiglio dei ministri decide che l’art. 7 del dl 5/2012 vada interpretato in modo estensivo, stabilendo che la nuova regola sulla scadenza dei documenti in coincidenza con la data del compleanno si applica anche alle patenti di guida. Una circolare divulgata dal ministro della Funzione pubblica chiude la partita.

Lacrime sotto canestro “Una perdita per lo sport italiano”

Sono venuti a mancare i supporti di sponsor vitali per la squadra. Mazzoleni ringrazia comunque Diana Bracco: “Ha creduto nel nostro lavoro”

di Laura Lana

 

Una partita del Geas Basket

Una partita del Geas Basket

Sesto San Giovanni, 3 agosto 2012 – La caduta del Geas Basket è iniziata un giorno e mezzo fa. Un terremoto, più che una scivolata. Perché la partita sembrava ormai chiusa. Grossi investitori non si erano fatti avanti, per carità. Ma in qualche modo si era trovata la quadra per continuare l’avventura nella massima serie e lo scorso 6 luglio era stata completata l’iscrizione al campionato di A1 per la nuova stagione. Ieri, invece, la notizia choc: il club rossonero rinuncia a disputare il torneo.


«Sono venuti meno i supporti di sponsor vitali per la realizzazione del progetto», le motivazioni di patron Mario Mazzoleni affidate a un comunicato stampa, da cui traspare tutta l’amarezza di dover mettere temporaneamente un punto a una storia ripresa nel 2008, quando la società tornò a calcare il prestigioso parquet dell’A1 con coah Roberto Galli e il compianto presidente Natalino Carzaniga.

Non inizia certo nel migliore dei modi l’era di Giorgio Oldrini, l’ex sindaco chiamato a guidare la polisportiva sestese con le sue 12 sezioni: «È stata una decisione obbligata. Purtroppo si è concluso il ciclo di sponsorizzazione della Bracco e non abbiamo potuto contare su altri fondi». Main sponsor e testimonial in questi anni, Diana Bracco ha ricevuto i personali ringraziamenti di Mazzoleni: «Ha creduto nel nostro lavoro e ha sostenuto la crescita di un vivaio giovanile tra i migliori degli ultimi anni». A mancare è stato quell’abbraccio che il patron ha sempre aspettato dalle forze economiche e sociali del Nord Milano.

«È una perdita per tutto lo sport italiano, non solo sestese, e il simbolo di una difficoltà che sta colpendo il movimento sportivo nazionale e cittadino – commenta l’assessore allo Sport Felice Cagliani -. L’attività del settore giovanile, che il Geas ha annunciato di voler proseguire, ci vedrà sostenitori partecipi e convinti». Un vero peccato. Perché proprio nei giorni scorsi Cagliani aveva incontrato la Bcc e altri operatori, aveva scritto una lettera ai consiglieri comunali per chiedere l’adesione alla Cooperativa «Amici del Geas», aveva concordato con la società i lavori per farla tornare al PalaFalck e il cantiere era pronto a partire.

Troppo tardi, quest’anno non ci sarà nessun fischio di inizio per uno dei club più blasonati d’Italia con 8 scudetti e una Coppa Europa in palmares lungo 57 anni. «La Pro Sesto si è salvata, forse il calcio ha più appeal. Ma anche nel mondo del pallone fallimenti e difficoltà sono all’ordine del giorno – conclude Oldrini -. Queste vicende devono farci riflettere: è giunto l’anno zero per un rinnovamento della gestione e dei costi dello sport».

laura.lana@ilgiorno.net