Scandaloso: gli euro donati dagli italiani ai terremotati emiliani, anziché essere impiegati come tutti si pensa per opere di bene, potrebbero essere utilizzati per CONCEDERE PRESTITI, esattamente come è accaduto con i soldi devoluti ai terremotati abruzzesi.
Dei 5 milioni raccolti per l’abruzzo quasi il 10% – ben 470.000€ – sono stati utilizzati per le spese, e ci chiediamo come sia possibile che raccogliere fondi via sms comporti così tante spese di gestione. E i 4,5 milioni rimanenti, sono stati utilizzati per concedere PRESTITI, che pur a tasso agevolato devono essere ovviamente rimborsati! E’ scritto persino sul sito di Etimos: “Si tratta di un progetto, realizzato grazie ai fondi delle donazioni post terremoto” (…) “Microcredito per l’Abruzzo offre prestiti a condizioni agevolate” come potete leggere qui
Ringraziamo Footam14 per la gentile segnalazione
Staff nocensura.com
di seguito vi proponiamo l’articolo di articolotre.com – lo stesso argomento è affrontato anche dal sito webcontro.com.
Il gesto è semplice, meccanico, si digita il numero e si compie un gesto di solidarietà nei confronti di polazioni sfortunate, vittime di catastrofi naturali.
La sensazione è quella di aver, ognuno nel suo piccolo, contribuito ad alleviare i disagi che quelle persone stanno patendo.
Però forse non è esattamente così, Gli euro donati attraverso sms, che fine fanno? Come raggiungono le vittime dei sismi, delle alluvioni, delle calamità naturali?
Ad esempio per il terremoto dell’Aquila vennero raggiunti i cinque milioni di euro di donazioni, come vennero distribuiti? E qui la sorpresa.
Viene naturale immaginare che il sostegno economico raggiunga immediatamente chi ha bisogno di aiuto, ma non è così. Nel 2009 il denaro raccolto venne convogliato dalla Protezione civile ad Etimos, un consorzio finanziario internazionale che si occupa di microcredito, che concede ‘ a tassi agevolati’ prestiti e finanziamenti a persone e imprese coinvolte nel sisma.
Quindi attenzione: nessun regalo da parte dei donatori. Va sottolineato che di quei 5 milioni di euro raccolti per il terremoto dell’Aquila, 470 mila vennero utilizzati per ‘oneri riferibili alla gestione del progetto’. C’è da credere che nessuno dei donatori potesse immaginare una situazione del genere: i loro soldi utilizzati per concedere prestiti, per quanto a tassi vantaggiosi, e solo nel 2011.
Cosa possa accadere adesso con gli sms al 45500 non è dato sapere, però è certo che non sono immediatamente utilizzabili per aiutare i territori colpiti dal sisma e che il denaro confluisce sempre alla Protezione civile.