Troika alla Grecia: “Dovete lavorare 13 ore al giorno e anche al sabato”. Utile ricetta anti crisi? Meglio uscire dall’euro?

 

In Grecia è duro scontro tra la Troika (Fmi, Ue e Bce) ed il governo per riuscire a trovare un accordo sul pacchetto di nuove misure di austerità per il biennio 2013-2014 per un totale di 11,5 milioni di euro. Questo rappresenta la condizione indispensabile per dare via libera all’assegnazione di una nuova tranche da 31,5 miliardi, gran parte della quale andrà per la ricapitalizzazione delle banche elleniche.

 

Sulla stampa greca ha avuto molto risalto una delle ricette suggerite dalla Troika “Aumentare il numero massimo di giorni di lavoro a sei settimanali per tutti i settori” e ciò vuol dire che il sabato lavorativo diventerà fisso. Inoltre si sono materializzate anche le indiscrezioni secondo cui sarebbe stata avanzata la richiesta di allungare l’orario lavorativo giornaliero a 13 ore. Si arriverebbe ad avere una settimana lavorativa di 78 ore ossia il doppio della settimana standard in tutta Europa. 

 

Secondo la Troika per rilanciare l’economia ellenica ed il mondo del lavoro bisognerebbe “Aumentare la flessibilità degli orari di lavoro; fissare il tempo di riposo minimo a 11 ore; scollegare le ore di lavoro dei dipendenti dagli orari di apertura al pubblica; eliminare restrizioni sul tempo minimo/massimo tra i turni del mattino e del pomeriggio“.

 

Secondo altre fonti poi la Troika suggerisce che i datori di lavoro dovrebbero poter licenziare i dipendenti più facilmente e, a tale scopo,propone di ridurre della metà (da 4-6 mesi a 2-3 mesi) la durata del periodo previsto per inviare al lavoratore l’avviso di licenziamento. Sulla stessa linea propone inoltre che la liquidazione, ovvero la somma di denaro che i dipendenti ricevono alla fine del rapporto di lavoro, venga ridotta del 50% se essi ricevono una seconda pensione.

 

E’ la giusta ricetta per combattere la crisi? Esistono altre soluzioni? Non sarebbe meglio per la Grecia uscire dall’euro?