Che piaccia o meno il calcio, i campionati, la Champions League, gli allenamenti infrasettimanali come le particelle estive o le amichevoli di rito, l’inno della Champions League è ormai noto a livello planetario come la ninna nanna per i pupi.
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La passione, l’intraprendenza e il coraggio di provare. Questi, a spanne, gli elementi che ha spinto Riccardo Vetere a fare quello che oggi fa: raccontare il lato nascosto del mondo dello sport.
Ha iniziato quando aveva 16 anni e non ho più smesso. Certo, la laurea in Giurisprudenza ha forse poco a che vedere con quello che fa. Ma col tempo ha imparato che tutto fa brodo e che ogni esperienza è un valore in più che entra nel bagaglio. Ha iniziato scrivendo per la Prealpina di Varese, ho collaborato con Panorama.it, scrive per Style Magazine del Corriere della Sera.
La vita lo ha portato giorno dopo giorno a diventare un freelance, oggi blogger. Non che lo volessi, sia chiaro; più che altro non ci aveva mai pensato.
Nel frattempo si aprono delle porte e le maniglie sono lì e ti fissano: spesso – quasi sempre – è una questione di scelte.
Ho fatto anche l’inviato e corrispondente di alcune radio italiane, attualmente conduce un programma di infotainment per una radio di Milano.
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Uno degli argomenti più caldi continua ad essere il successore di Prandelli. Dopo le dimissioni del Ct, è partita, senza esclusioni di colpi, la corsa alla panchina azzurra. I nomi più gettonati restano quelli di Allegri, Mancini e Spalletti, eppure, nelle ultime ore, ci sarebbe una nuova pista, decisamente intrigante.
Come raccolto da Calciomercato.biz, ci sarebbe anche Guidolin in corsa per prendere il posto di Prandelli sulla panchina dell’Italia. L’ex tecnico dell’Udinese (ha chiuso, al termine della scorsa stagione, la sua avventura da allenatore dei friulani) avrebbe tutti i requisiti che va cercando la nuova Italia. Ha esperienza da vendere, è professionale, sa valorizzare i giovani come pochi altri, ha un prezzo decisamente inferiore rispetto ai vari Allegri, Mancini e Spalletti e, soprattutto, è alla ricerca di una grande occasione da sempre.
Stanco dello stress quotidiano dell’allenare, diventando Ct avrebbe il tempo necessario (e le pause) per lavorare al meglio. Inoltre, potendo ripartire da zero, potrebbe modellare la squadra a proprio piacimento, puntando sulle proprie idee di gioco, sempre vincenti a Udine. Che sia la volta buona? L’Udinese, in caso di chiamata, lo lascerebbe andare senza problemi (attualmente è supervisore tecnico dei bianconeri).
Quasi impossibile, invece, la pista che porta a F.Cannavaro. Il Campione del mondo 2006 si è proposto come nuovo Ct ma difficilmente il suo sogno si avvererà.
La storia dei Mondiali dipinta sulle magliette. Quelle che hanno segnato la storia della kermesse planetaria. Dal 1930 ad oggi, impossibile trovare una storia identica alle altre.
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