La curiosità Il collezionista calabrese di santini che ha scovato la Madonna col randello, “protettrice dei fascisti”

 

L’IMMAGINE era venerata da secoli: la Madonna col randello è quella del Soccorso che scaccia il demonio. In epoca fascista, però, tutto veniva letto nella prospettiva del regime e così anche alla Vergine è stata imposta un’etichetta imbarazzante. L’editore calabrese Demetrio Guzzardi, nella sua collezione di santini che sta attraversando la regione nella mostra “Santi, santità e santini di Calabria”, ne ha rintracciato uno datato 1928 nel quale la Madonna del Soccorso diventa la Madonna del manganello, “protettrice dei fascisti”. Appena tre anni dopo, nella primavera del 1931, Mussolini ruppe definitivamente i rapporti con la Chiesa e sciolse le associazioni cattoliche.

GUARDA IL SANTINO CON LA DIDASCALIA FASCISTA

I “santini fascisti”, a quel punto, sparirono dalla circolazione. Tranne qualcuno, che rimase custodito in qualche cassetto e ora aiuta a scoprire uno spicchio di storia, che sembra ricollegarsi alla polemica in corso a Girifalco, dove la Fiamma Tricolore ha organizzato una festa alla Vergine dedicatndola ai martiri del fascio (LEGGI). «Si ricostruisce il passato guardando le immagini, ma anche leggendo le didascalie e soprattutto ciò che è scritto sul retro del santino» spiega Guzzardi. Preghiere, ricordi di manifestazioni, dalla missione popolare alla prima comunione o all’ordinazione sacerdotale. 

Un capitolo a parte meritano però le immagini natalizie: «L’inno più gettonato dietro ai santini di Natale resta “Tu scendi dalle stelle”» racconta il collezionista di imma

 

gini sacre sfogliando il suo raccoglitore. Ognuno, però, dietro al santino scriveva quello che voleva. E così la politica è tornata più volte a insinuarsi. Come quando, senza arrivare agli eccessi fascisti, dietro a un’immagine fu stampata una frase : “Il Sacro Cuoredi Gesù ti ispiri nel dare il voto il 2 giugno”. Era il 1946, l’anno del referendum che portò la repubblica.

 

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Dora Ratjen Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Dora Ratjen
Bundesarchiv Bild 183-C10379, Hermann Ratjen alias "Dora Ratjen".jpg
Dora Ratjen nel luglio 1937.
     
Dati biografici
Nome Heinrich Ratjen
Nazionalità Germania Germania
Atletica leggera Atletica leggera
Dati agonistici
Specialità Salto in alto
Record
Alto 1,70 m (1938)
Società VfB Komet
Carriera
Nazionale
1936-1938 Germania Germania  
 

Dora Ratjen, all’anagrafe Heinrich Ratjen – da alcuni indicato come Hermann Ratjen o Horst Ratjen[1] (Brema, 20 novembre 1918Brema, 22 aprile 2008), è stato un atleta tedesco, che prese parte alle gare femminili di salto in alto durante le Olimpiadi del 1936 a Berlino, classificandosi al quarto posto.

Biografia

Heinrich Ratjen, presentandosi come Dora, ha gareggiato nel salto in alto femminile durante le Olimpiadi di Berlino nel 1936, classificandosi al quarto posto.[1] L’atleta ha dichiarato nel 1957 di averlo fatto su richiesta della Gioventù hitleriana,[2] “per amore dell’onore e la gloria della Germania”.[1]

La sua vicenda si intreccia con quella di un’altra atleta tedesca: Gretel Bergmann, nata nel 1914 in una famiglia ebrea e tuttora vivente (residente negli Stati Uniti e su cui è stato girato un film dal titolo Berlin 36, nel quale compare anche lui, sebbene con un nome diverso).[3] Gretel Bergmann, promettente saltatrice ebrea, si trasferì nel 1933 in Inghilterra quando, dopo la presa del potere di Hitler, le fu impedito di gareggiare in Germania.[1]

Nel 1934 tuttavia fu richiamata in patria, convinta a tornare attraverso minacce di ritorsioni nei confronti dei suoi parenti lì rimasti. Il Comitato Olimpico Internazionale, infatti, aveva imposto come condizione per lo svolgimento a Berlino dei Giochi olimpici del 1936 che fossero reintegrati gli atleti ebrei nella rappresentativa tedesca.[1] Ad ogni modo, non le fu consentito di gareggiare. Una volta che la nazionale statunitense era in viaggio per l’Europa (e non poteva più boicottare i giochi, dunque), le fu comunicato di aver esibito prestazioni al di sotto delle aspettative[1] e fu sostituita dalla sua compagna di squadra e di stanza, Dora.[4] Secondo alcune interpretazioni degli eventi, ciò avvenne per evitare che un’atleta ebrea potesse vincere una medaglia d’oro e recare pertanto imbarazzo ad Hitler.[1]

Gretel Bergmann ha dichiarato, in seguito, di non aver mai sospettato che la propria compagna di stanza fosse in realtà un uomo, sebbene lei e le altre compagne la ritenessero strana e misteriosa (weird).[1] A posteriori, si è spiegata come mai fosse stata scelta come sua compagna di stanza: Heinrich sarebbe potuto essere tentato dalla vicinanza di una ragazza tedesca ed avrebbe potuto rivelare la propria mascolinità, ma sapeva che se avesse avvicinato una ragazza ebrea sarebbe stato imprigionato – le relazioni tra Ebrei e Gentili, infatti, erano proibite e severamente punite in Germania durante il regime nazista.[4]

Il salto della vittoria da 1,63 m di Ratjen ai campionati tedeschi di atletica leggera del 1937.

Dora Ratjen partecipò ai Campionati europei di Vienna nel 1938, dove stabilì un nuovo record mondiale nella specialità del salto in alto femminile,[4] raggiungendo la misura di 1,70 m.[3] Tuttavia, durante il ritorno in Germania due donne ne individuarono la barba. Riconosciuto come un uomo, fu arrestato per frode e la sua medaglia d’oro confiscata;[3] ciò pose fine alla sua carriera sportiva.[4]

Nel 1957 Heinrich Ratjen ha rilasciato un’intervista in cui ha ammesso di aver gareggiato come Dora.[1] Si è trattato del primo caso (accertato) di “imbroglio sessuale olimpionico”. È morto il 22 aprile 2008.[5]

Ricerche anagrafiche condotte dopo la sua morte, tuttavia, sembrano suggerire una vicenda notevolmente diversa. Heinrich avrebbe presentato sin dalla nascita caratteri sessuali dubbi, tanto che vi fu incertezza nell’identificarlo come maschio o femmina.[3] Registrato all’anagrafe come Dora Ratjen, avrebbe solo successivamente manifestato i caratteri sessuali maschili, purtuttavia continuando a comportarsi come una donna.[3]

Intrapresa la carriera sportiva, si rivelò una strabiliante saltatrice vincendo i campionati regionali della Bassa Sassonia nel 1934. Chiamata a far parte della squadra olimpionica, qui conobbe le altre due stelle del salto in alto tedesco: Gretel Bergmann e Elfriede Kaun. Ad ogni modo, Gretel Bergmann fu effettivamente allontanata poco prima dell’inizio delle competizioni perché ebrea. Non risulta tuttavia che i nazisti sapessero che Dora Ratjen fosse in realtà un uomo.[3]

Quando, nel 1938, Heinrich fu scoperto, fu per lui un sollievo. Lo vide come la fine di un incubo, come sembrano suggerire le sue dichiarazioni al poliziotto che lo arrestò, che riferì: «Ratjen ammise apertamente di essere contento che ‘il gatto fosse uscito dalla borsa’».[3] Risultano in questa circostanza le prime comunicazioni al Reich sul sesso di Ratjen.[6] Fu in seguito sottoposto ad esami medici, di cui non sono disponibili i risultati. Da allora in poi, condusse la propria vita lontano dai giornali e non rilasciò altre dichiarazioni pubbliche se non quella del 1957.

Palmarès

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
1936 Giochi olimpici Germania Berlino Salto in alto 1,58 m  
1938 Europei Germania Vienna Salto in alto sq [7]

Note

  1. ^ a b c d e f g h i (EN) The Jewish jumper and the male impostor, BBC News, 9 settembre 2009. URL consultato il 19 settembre 2009.
  2. ^ (EN) Sally Lehrman, Sex police, Salon.com, 5 aprile 1999. URL consultato il 19 settembre 2009.
  3. ^ a b c d e f g (EN) Stefan Berg, How Dora the Man Competed in the Woman’s High Jump, Spiegel online international, 15 settembre 2009. URL consultato il 19 settembre 2009.
  4. ^ a b c d (EN) Christopher Hilton, Amazing tale of man called Hermann who finished fourth in women’s high jump, The Independent, 20 luglio 2008. URL consultato il 19 settembre 2009.
  5. ^ (DE) Wenn Männer bei den Frauen gewinnen, Tages Anzeiger, 20 agosto 2009. URL consultato il 19 settembre 2009.
  6. ^ «La campionessa europea nel salto in alto Ratjen, primo nome Dora, non è una donna, ma un uomo. Prego notificare subito al Ministro dello Sport del Reich. Si attendono ordini via radio.»
  7. ^ Dora Ratjen vinse inizialmente la medaglia d’oro, ma fu squalificata dopo essere stata riconosciuta di sesso maschile.

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Ti piace vincere facile? Allora non giocare – IL LOTTO

 

 

 

Oggi parliamo del lotto stesso con tre giocate settimanali:martedì,giovedì e sabato che possono essere anticipate o posticipate se i giorni sopraindicati coincidono con festività.

 

 

 

ESTRATTO

 

Vinci se esce il numero che hai giocato 11,32 volte la posta giocata

 

La possibilità di non indovinare nemmeno un numero è: 94.444444%

 

La probabilità di perdere tutti i soldi giocati è: 94.444444%

 

La probabilità di ottenere almeno un estratto è del: 5.555556 %

 

 

 

ESTRATTO DETERMINATO

 

Vinci se esce il numero che hai giocato 55 volte la posta giocata

 

 

 

AMBO

 

Vinci se escono i numeri che hai giocato 250 volte la posta giocata

 

La possibilità di non indovinare nemmeno un numero è: 89.138577%

 

La probabilità di perdere tutti i soldi giocati è: 99.750312%

 

La probabilità di ottenere almeno un ambo è del: 0.249688 %

 

 

 

TERNO

 

 

 

La possibilità di non indovinare nemmeno un numero è: 84.073885%

 

La probabilità di perdere tutti i soldi giocati è: 99.991488%

 

La probabilità di ottenere almeno un terno è del: 0.008512 %

 

 

 

QUATERNA

 

Vinci se escono i numeri che hai giocato 120.000 volte la posta giocata

 

La possibilità di non indovinare nemmeno un numero è: 79.242052%

 

La probabilità di perdere tutti i soldi giocati è: 99.999804%

 

La probabilità di ottenere almeno una quaterna è del: 0.000196 %

 

 

 

CINQUINA

 

Vinci se escono i numeri che hai giocato 6.000.000 volte la posta giocata

 

La possibilità di non indovinare nemmeno un numero è: 74.634956%

 

La probabilità di perdere tutti i soldi giocati è: 99.999998%

 

La probabilità di ottenere una cinquina è del: 0.000002 %

 

La probabilità di perdere tutti i soldi giocati è: 99.999998%

 

La probabilità di ottenere una cinquina è del: 0.000002 %

 

VI SEMBRANO POCHE QUASI NULLE LE PERCENTUALI DI VINCITE ED ALLORA REGGETTEVI FORTE PERCHE’ BISOGNA AGGIUNGERE ANCHE IL 6% DI TASSE SULLA VINCITA

 

PREMI PER OGNI SORTE

Per iniziare, elenchiamo il PREMIO, cioe’ quante volte si vince la somma puntata, in base alla “sorte” scelta.
Con sorte si intende AMBO, TERNO, QUATERNA.. . I valori qui indicati sono quelli ufficiali al  28/09/2012.
Quindi, in teoria:

LA SORTE DI
PER OGNI EURO PUNTATO, NE PAGA
Estratto
determinato
55,00
Ambata
(Estratto semplice, 1 numero)
11,23
Ambo
250,00
Terno
4.500,00
Quaterna
120.000,00
Cinquina
6.000.000,00

In realtà, le vincite al lotto sono tassate alla fonte del 6%.
Quindi ad, esempio i 250 (x 1 Euro) dell’Ambo, diventano 235.00 !
Questa e’ la tabella effettiva di quanto si incassa in caso di vincita al lotto.

LA SORTE DI
PER OGNI EURO PUNTATO, NE PAGA,
AL NETTO DELLE TASSE:
Estratto
determinato
51,70
Ambata
(Estratto semplice, 1 numero)
10,52
Ambo
235,00
Terno
4.230,00
Quaterna
112.800,00
Cinquina
5.640.000,00

 

 

 

 

 

 

 

 

Ti piace vincere facile? Allora non giocare – l’ambetto

 

 
ORA FACCIAMO DUE CALCOLI
SE PUNTO 5 EURO SU UN AMBO E INDOVINO I NUMERI VINCO 1250 EURO
IPOTETICAMENTE GIOCO IL 26 E 67 CHE CON L’AMBETTO DIVENTA
26 E 66
26 E 68
67 E 25
67 E 27
E SE VINCO VINCO 325 EURO PER COMBINAZIONE
ATTENZIONE VA SEGNALATO CHE GIOCO L’AMBO QUINDI I 5 EURO DIVENTANO 10 ANCHE PER L’AMBO NORMALE SE NO CON L’USCITA DEL 26 E 67 NON VINCO CON I NUMERI CHE SPERAVANO CHE USCIVANO.
SE HO SEGNATO ANCHE L’AMBO NORMALE SE INDOVINO VINCO 1250 EURO SE NE GIOCO 5.
ORA GIOCHIAMO I CINQUE AMBI SEPARATI CON 2 EURO PER AMBO PER ARRIVARE A 10 EURO DI GIOCATA UGUALE ALLA PRIMA CON AMBO ED AMBETTO
26 E 67
26 E 66
26 E 68
67 E 25
67 E 27
VINCO 500 EURO PER GIOCATA
QUINDI VINCO 175 EURO IN PIU’ RISPETTO ALL’AMBETTO A PARITA’ DI GIOCATA TRANNE CHE SE ESCONO I MIEI NUMERI NE PERDO 750
OPPURE GIOCO SEMPRE I 5 EURO PER L’AMBO DA ME SCELTO E VINCEREI I 1250 COME VINCEVO CON L’AMBETTO GIOCANDO L’AMBO
E 1,25 PER OGNI AMBETTO CHE DIVENTA AMBO E VINCO 312,5 PERDENDONE 12,5 EURO RISPETTO ALL’AMBETTO
QUINDI NON E’ UN GRANDE AFFARE L’AMBETTO ALMENO PER NOI GIOCATORI ….
 

Usa, in arrivo il bebè su misura. “Come lo vogliono mamma e papà” Capelli biondi è castani, occhi chiari o neri: negli Stati Uniti le coppie potranno scegliere i tratti del bebé

neonato ap 367LaPresse

genitori potranno scegliere le caratteristiche del proprio bambino. Capelli biondi è castani, occhi chiari o neri: negli Stati Uniti le coppie potranno scegliere i tratti del bebé. Ma soprattutto potranno scegliere di proteggerli dalla predisposizione a determinate malattie (come alcuni tipi di tumore).

Ed è a questo secondo scopo più nobile che, assicura l’azienda statunitense 23andme, che ha brevettato la tecnica, verrà destinata la scoperta. Il progetto, la cui richiesta di brevetto era stata avanzata nel dicembre 2008, si chiamerà Family Traits Inheritance Calculator (Calcolatore di eredità dei tratti famigliari), e permetterà alla coppia che utilizza lo spermatozoo di un donatore, di selezionare i tratti desiderati, prendendoli da un apposito modulo su cui barrare le caselle preferite. ù

L’azienda, in un post dichiara: “Quando si presenta una richiesta di brevetto non si ha ben chiaro per cosa potrà servire la tecnologia. All’epoca pensavamo a un utilizzo del Calculator nelle cliniche per la fertilità, mentre ora i nostri clienti lo usano per scopi divertenti, come sapere quale sarà il colore più probabile dei capelli del proprio figlio o se è possibile che diventi intollerante al lattosio”.

(Affaritaliani.it)

COSTUME E SENSO DEL PUDORE NON FA PIÙ SCANDALO: POCHI CASI, NESSUNA LAMENTELA Garda, così tramonta il topless

N essun regolamento comunale vieta di prendere il sole in topless sulle spiagge benacensi. Eppure l’estate 2013 segna sul lago di Garda il declino precipitoso del bikini dimezzato. Sarà perché è ormai considerato inelegante. Sta di fatto che i vigili non ricevono lamentele. «Non registriamo nessuna richiesta di intervento», spiega Carlalberto Presicci, comandante della polizia locale di Desenzano. Semmai, la gente ogni tanto telefona perché qualche cane entra in acqua e non potrebbe. Oppure per le grigliate all’aperto che danno fastidio a qualcuno. In questi casi i divieti ci sono. Al lido delle Bionde di Sirmione la storia non cambia. Scendi in spiaggia e non vedi nessuna donna in topless. La moda – o la ribellione, chissà – di prendere il sole a seno nudo sembra acqua passata. Neppure a Toscolano-Maderno la polizia locale ravvisa lamentele. Tutto tace, insomma. Il senso del pudore non ne risente e la gente non si scandalizza. Anche i nudisti che frequentavano la spiaggia sotto la Rocca di Manerba sembrano ormai un fenomeno in via di estinzione. Erano un problema 8-10 anni fa perché «risalivano dalla spiaggia e infastidivano anche qualche famiglia», spiega il comandante della polizia locale di Manerba, Gianfranco Rossi. L’ordinanza comunale ha vietato questa «prassi» poco decorosa e anche i controlli in borghese hanno ridotto il fenomeno dei nudisti a casi isolati.

Quali sono gli acquisti più costosi della storia del calcio?

Gareth_Bale

Dopo una trattativa lunghissima, il Real Madridconvince il Tottenham a cedere il talento gallese Gareth Bale (classe ’89) per 109 milioni di euro, cifra-record per un trasferimento. E tutta in contanti. Vediamo a tal proposito tutti i trasferimenti più costosi di sempre.

10^ Neymar che in estate è passato dal Santos al Barcellona per 57 milioni di euro

9^  Hulk che nel 2012/2013 è passato dal Porto allo Zenit per 58 milioni di euro

8^ Fernando Torres è passato dal Liverpool al Chelsea per 58,1 milioni di euro

7^ Radamel Falcao passato dall’Atletico Madrid al Monaco per 60 milioni di euro

6^ Luis Figo, dal Barcellona al Real Madrid per 62,6 milioni di euro

5^ Edinson Cavani con 64,5 milioni di euro dal Napoli al PSG

4^ Kaka 67,2 milioni di euro per il suo passaggio dal Milan al Real Madrid nel 2009/2010

3^ Ibrahimovic, dall’Inter al Barcellona per 68 milioni di euro

2^  Zidane, dalla Juventus al Real Madrid per 76,2 milioni

1^ Cristiano Ronaldo nel 2009/2010 è passato dal Manchester United al Real Madrid per 93,3 milioni di euro

Gareth Bale può diventare L’ACQUISTO più costoso acquisto della storia.

fonte

TRUFFA ORIENTALE In Cina taroccano pure lo zoo: mastino al posto di un leone Il giardino zoologico di Louhe è a corto di fondi e spaccia. Anche volpi al posto di leopardi e…

In Cina taroccano
pure lo zoo:
mastino al posto
di un leone

Qual è il tuo stato d’animo?

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Leoni africani che abbaiano, serpenti che rosicchiano tronchi, leopardi bianchi e non maculati. No, non è un  film di fantascienza, ma una truffa messa in atto in uno zoo della Cina, nella città di Louhe. Qui un bambino, di fronte alla gabbia di quello indicato come “leone africano”, deve essersi chiesto: “Ma perchè non ruggisce?”. Semplice, perché si trattava di un mastino tibetano, con tanto di criniera fuorviante, e non di un leone. Stesso dicasi per la nutria che si trovava nel recinto dei serpenti, la volpe bianca al posto del leopardo e un comune cane al posto della volpe. Probabile causa la mancanza di fondi, il proprietario dello zoo si è giustificato dicendo che c’erano motivi ben precisi per gli scambi. Il leone e il leopardo sarebbero stati spostati per riprodursi, il mastino rinchiuso in gabbia per motivi “di sicurezza”, l’altro cane chiuso con un lupo per creare una discutibile nuova specie. Ora tocca agli organismi responsabili decidere se “perdonarlo” o meno. Certo, dovrà dare molte spiegazioni ai turisti.

Francesca Canelli

Notizie curiose L’OPPOSIZIONE IN CASA

L’OPPOSIZIONE IN CASA
Grispino, il marito della Kyenge confessa: “Ho votato Lega”
Grispino, marito di Cécile, svela le sue passioni politiche: “Nel Carroccio c’è gente per bene”. E pochi giorni fa aveva dato del “somaro” a sua moglie
A casa Kyenge tira aria di tempesta. Nelle ultime settimane il marito del ministro dell’intergrazione, Domenico Grispino mina gli “equilibri politici” del focolare domestico. Dopo gli insulti ricevuti dalla Kyenge da Roberto Calderoli (che l’aveva definita “un orango”) e dopo le bordate di altri esponenti leghisti come la Valandro che incitava allo “stupro” del ministro, Grispino confessa: “Sì, ho votato Lega”.

“Voto Carroccio” – Evidentemente Grispino non poteva più trattenre la sua passione leghista. “Nella Lega ci sono anche persone equilibrate come Luca Zaia o Flavio Tosi e alle ultime regionali ne ho perfino votato uno: Gian Francesco Menani (l`attuale vice-sindaco di Sassuolo)”, afferma in un’intervista a Gente. Insomma il marito del ministro più bersagliato dalla Lega, alle ultime regionali ha tracciato una belle “x” sul simbolo del Carroccio. Piuttosto paradossale.

“4 somari al governo” – Grispino, inoltre, è stato protagonista di un altro caso che di sicuro non gli avrà fatto passare un bel quarto d’ora tra le mura amiche di casa. Su Facebook qualche giorno fa aveva scritto, a proposito della raccolta firme per bloccare le riforme della Costituzione (promossa da Marco Travaglio e Il Fatto Quotidiano): “Perché la Costituzione è di tutti e non di 4 somari, prestati alla politica, che se qualche cambiamento introducono lo fanno solo per il bene del partito e non per il bene comune”. I “4 somari” erano ovviamente i ministri del governo, tra i quali anche sua moglie, Cecile Kyenge. Se a questo si aggiunge che Grispino è un elettore leghista, si capisce che la Kyenge il primo a contestarla ce l’ha in casa.

“Doveva andare dai leghisti” – Grispino inoltre non condivide alcune scelte della moglie, come quella di rifiutare l’invito di Maroni a partecipare alla festa della Lega di Milano Marittima. “Alla festa doveva andare. Anche senza scorta, e non le sarebbe successo niente. Anzi, le avevo anche consigliato di andare a sorpresa all`ultimo momento, ma sa com`è, tra scorta e meccanismi di sicurezza…”. Insomma il “Grispino leghista” stasera farà i conti con la moglie. Ma a questo punto sorge un dubbio: avrà mica aderito anche al referndum lanciato da Salvini per abolire il Ministero dell’Integrazione? (I.S.)