Effetti dell’Eroina sul Cavo Orale

Effetti dell’Eroina sul Cavo Orale
I danni provocati dall’abuso di sostanze stupefacenti, e in particolar modo eroina soprattutto quando viene assunta fumandola, si ripercuotono pesantemente anche sul cavo orale e, da lì, anche su tutto l’apparato respiratorio.

La maggior parte dei soggetti che fa uso di eroina, riporta di avere problemi di salute del cavo orale dovuti, in parte, alla scarsa cura di sé ma, soprattutto, agli effetti nocivi della sostanza stessa.

Fumare eroina, a lungo andare, causa tutta una serie di problemi fisici che, a partire dal cavo orale, si ripercuotono anche alle vie respiratorie; fumando eroina si inala fumo ad alte temperature che, oltre a causare piccole ustioni all’interno della bocca, possono causare infiammazioni alla laringe nonchè reazioni alle sostanze da taglio, generalmente di natura chimica, inalate insieme ai fumi dell’eroina.

Il fumo, non avendo tempo di raffreddarsi, giunge ai polmoni ad una temperatura elevata e può, in alcuni casi, creare piccole lesioni localizzate all’inizio dell’apparato polmonare che creano, laddove le ustioni portino alla formazione di vesciche, difficoltà all’ossigenazione (ingresso di ossigeno nei polmoni).

Tuuta questa serie di problematiche, caratteristiche di chi fuma eroina, hanno un decorso molto rapido, tant’è che coloro che fanno uso di oppiacei, assistono ad un rapido peggioramento della propria salute orale nell’arco di un anno.

Anche queste sono ulteriori prove delle conseguenze che l’eroina provoca all’organismo, andando a smontare la convinzione di chi crede che fumandola si mette al sicuro dalle conseguenze più gravi di questa sostanza.

Per avere maggiori informazioni visita il sito: www.disintossicazione-eroina.it

Guarda il Video del Centro di Recupero Eroina

http://www.disintossicazione-eroina.it/disintossicazione/video_eroina.htm

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Prevenzione tumori: le 12 regole degli oncologi

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La prevenzione dei tumori svolge un ruolo importante nell’ambito della lotta alle neoplasie. Glioncologi raccomandano di seguire alcune regole molto importanti, dirette proprio alla riduzione del rischio di incorrere in una grave patologia. In realtà non è possibile dire con certezza a quanto ammonta la diminuzione del pericolo, perché l’incidenza dei vari tumori è diversa. Tuttavia, secondo gli esperti del Policlinico “Gemelli”, contare su criteri ben precisi è fondamentale, per avere una riduzione pari al 30% circa.

1. Non fumare

Non fumare è molto importante, perché il fumo, anche quello passivo, può essere considerato a tutti gli effetti la prima causa di cancro al polmone. Il tutto va ricollegato alle sostanze che vengono inalate in seguito alla combustione, le quali si rivelano dannose per l’organismo.

2. Evitare l’obesità

L’obesità e il sovrappeso rappresentano un fattore di rischio per l’insorgenza di tumori che riguardano il pancreas o l’apparato gastrointestinale. Gli specialisti fanno notare che circa il 40% delle neoplasie può essere ricondotto a delle scelte alimentari che non si configurano come corrette.

3. Esercizio fisico

Fare esercizio fisico è indispensabile, non soltanto per il benessere corporeo, ma anche per quello mentale e per l’equilibrio psicofisico in generale. Non dimentichiamo che l’attività fisica, se svolta con regolarità, riesce a contrastare i chili di troppo e tutte le malattie ad essi collegate.

4. Consumo di frutta e verdura

Portare avanti un’alimentazione corretta significa innanzi tutto non trascurare il consumo di frutta e verdura, che contengono tutti i sali minerali e le vitamine di cui il nostro organismo ha bisogno per badare al proprio benessere. Allo stesso tempo si devono evitare, per quanto è possibile, i grassi di origine animale.

5. Attenzione all’alcool

L’alcool deve essere bevuto con moderazione. Non si dovrebbe esagerare, ma limitarsi a due bicchieri al giorno per gli uomini e uno per le donne, preferibilmente durante i pasti. In questo modo si evita il rischio di tumore alla faringe, alla laringe, al cavo orale e al fegato.

6. Esposizione ai raggi del sole

L’esposizione ai raggi del sole deve essere moderata. Devono prestare particolare attenzione soprattutto coloro che hanno una pelle chiara, proteggendosi con le creme adatte ed evitando la fascia oraria più calda. Ricordiamoci che i raggi ultravioletti costituiscono un fattore di rischio per lo sviluppo del melanoma.

7. Esposizione alle sostanze ambientali

Spesso nell’ambiente possiamo trovare delle sostanze cancerogene, che vengono disperse senza prestare particolare attenzione alla salute pubblica. L’esposizione a queste sostanze, come le diossine, i pesticidi o l’amianto, deve essere assolutamente limitata.

8. Segnali del corpo

Spesso il corpo ci manda dei segnali, ai quali bisogna prestare attenzione, perché sono degli indizi che indicano delle trasformazioni che inducono ai tumori. Potrebbe essere il caso di un neo che cambia forma, di sanguinamenti e di altri sintomi come tosse, acidità e perdita di peso.

9. Pap-test

Sottoporsi ad uno screening preciso attraverso il pap-test, almeno ogni tre anni, è fondamentale per le donne che vogliono proteggersi dai tumori del collo dell’utero. Soltanto in questo modo si può, infatti, puntare sulla diagnosi precoce come adeguato strumento di prevenzione.

10. Autopalpazione

L’autopalpazione è molto importante per poter avvalersi della diagnosi precoce anche per quanto riguarda il tumore al seno. La maggior parte delle neoplasie di questo tipo viene scoperta proprio attraverso l’autopalpazione, aggiungendo comunque la mammografia.

11. Test per il tumore del colon retto

Il tumore del colon retto viene considerato fra i più pericolosi. Anche in questo caso l’individuazione precoce del problema può rappresentare un punto a vantaggio del paziente. Si devono effettuare il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci e la colonscopia.

12. Epatite

Per evitare l’epatite, ma anche la cirrosi epatica e il carcinoma al fegato, sarebbe auspicabile prevenire l’infezione da alcuni virus come l’Hbv e l’Hcv, responsabili rispettivamente dell’epatite Be della C. In particolare contro la prima forma di epatite il vaccino è obbligatorio per tutti i neonati e per i bambini che non abbiano ancora compiuto 12 anni.

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Cannella, la nuova droga dei giovani. E’ boom di intossicazioni La sfida della cannella consiste nell’inghiottire un cucchiaio di questa spezia senz’acqua. Il sapore rende quasi impossibile deglutire, e provoca attacchi di tossest

cannella 367Fonte: creative commons
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Tra gli adolescenti americani e’ sempre più in voga una sfida che consiste nell’ingoiare un cucchiaio di cannella in polvere in meno di un minuto senza bere acqua. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Pediatrics, secondo cui la pratica avrebbe dei rischi seri per la salute. Nel 2012, scrivono gli autori dell’universita’ del Michigan, ci sono stati molti ricoveri causati dall’intossicazione da cannella: “I rischi per la salute – scrivono gli autori –  vanno dai problemi respiratori all’infiammazione dei polmoni agli attacchi d’asma. Quello che stiamo scoprendo e’ che il gioco non solo puo’ dare problemi acuti, ma sul lungo periodo potrebbe essere associato a malattie croniche”.

I giovani americani non sono nuovi a mode strsne e dannose. L’ultima era quella delle ustioni causate da  sale e ghiaccio. Il gioco della cannella è diventato popolare anche grazie a YouTube, dove i video delle varie “prove di coraggio” vengono pubblicati tra commenti e risate di chi guarda.

Medici e pediatri a stelle e strisce hanno lanciato l’allarme dopo che, negli ultimi dodici mesi, una trentina di adolescenti sono stati ricoverati dopo aver accettato la sfida. In vertiginoso aumento anche le chiamate ai centri anti-veleni: nel 2011 51 persone hanno chiesto un consulto dopo aver inghiottito un cucchiaio di cannella. Nel 2012 le telefonate sono state 222. “Le persone che soffrono d’asma o di altre patologie respiratorie hanno un rischio maggiore di non riuscire più a respirare bene dopo la sfida” – si legge sul sito della American Association of Poison Control Centers, che mette in guarda i ragazzi dall’accettare di prestarsi a simili bravate.

Parte della spezia finisce nei polmoni, causando irritazioni e lesioni permanenti. “La cannella è ricavata dalla corteccia di un albero – spiega Steven E. Lipshultz, pediatra della Miami Miller School of Medicine – Le fibre della cellulosa non si dissolvono tanto in fretta”. Una storia su tutte: lo scorso febbraio, racconta l’Huffington Post, Dejah Reed ha accettato la sfida per far compagnia a un amico che non voleva farlo da solo. Era la quarta volta che Dejah lo faceva: “Stavo ridendo, ho tossito, e ho mandato la cannella nei polmoni – racconta la ragazza – non riuscivo più a respirare. Il padre l’ha trovata con il viso bluastro. È stata ricoverata quattro giorni e da allora deve usare un inalatore tutte le volte che le manca il fiato dopo una corsa o se parla troppo in fretta. Non ha mai avuto problemi di asma. Ora sa che fare una cosa del genere “non è figo, è pericoloso”.

(Affaritaliani.it)

Prevenzione tumori fra i giovani con la campagna Non fare autogol

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Al via la terza edizione della campagna ‘Non fare autogol’, per la prevenzione dei tumori fra i giovani, promossa dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). La campagna è rivolta agli adolescenti, ed ha coinvolto il mondo dello sport, per spiegare loro che la prevenzione dei tumori parte da un corretto stile di vita che va adottato fin da giovanissimi.

Sotto accusa soprattutto il fumo, i ragazzi cominciano a ricorrere alla sigaretta soprattutto in giovane età, basti pensare che il 16 per cento dei ragazzi e il 22 per cento delle ragazze iniziano a fumare tra i 14 e i 15 anni, non sapendo che il fumo è uno dei fattori di rischio più diffusi. Chi comincia così giovane con le sigarette, triplica il rischio tumori da adulti, soprattutto cancro al polmone, rispetto a chi comincia dieci anni più tardi. Del resto, le ricerche lo dicono, fumo e alcol da giovani, sono altamente dannosi per la salute da adulti.

Per sensibilizzare i teenagers, per insegnar loro come tenersi alla larga dai tumori, sono stati coinvolti anche personaggi del mondo del calcio, l’iniziativa è sostenuta dalla Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC e FMSI. Così, Antonio Nocerino, campione rossonero, è salito in cattedra per un giorno all’Istituto Vilfredo Pareto di Milano, per parlare con gli studenti in occasione della prima tappa del progetto ‘Non fare autogol’:

Se si parla di salute non c’è da scherzare, anche per un napoletano verace come me. Quindi ragazzi, non fumate! Non serve a nulla e vi fa solo male. Se sono arrivato fin qui lo devo a una vita di sacrifici e rispetto delle regole. Sono valori che metto in pratica tutti i giorni e che cerco di trasmettere a chi mi sta intorno. Oggi tocca a voi!.

Stefano Cascinu, Presidente AIOM, ha voluto sottolineare l’importanza dell’adozione di un corretto stile di vita:

I tumori sono secondi solo alle malattie cardiovascolari come numero di decessi, ma rappresentano la principale causa di anni di vita persi, poiché insorgono in età più giovane. Si tratta in ogni caso di malattie in cui la prevenzione può fare la differenza. È questo il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute.

Il progetto ‘Non fare autogol’ coinvolgerà tutte le 20 squadre del campionato di Serie A, sarà un vero e proprio Tour della prevenzione oncologica che toccherà 16 città italiane, saranno coinvolti i più importanti campioni del nostro torneo, da Nocerino a Chiellini, da Cambiasso a Diamanti, fino a Balzaretti, con il CT della Nazionale Cesare Prandelli.

Photo credit: The Green Odyssey su Flickr

Salute: Veronesi, contro stili di vita errati meglio educazione che divieti

Roma, 28 ago. (Adnkronos) – Si dice “favorevole alla educazione dei cittadini in fatto di salute piuttosto che alla repressione”, l’oncologo ed ex ministro della Salute Umberto Veronesi commentando, in una intervista a ‘Il Messaggero’, i contenuti della bozza di ‘decretone’ su salute e sanità che tocca anche i consumi di tabacco e bibite gassate e il gioco d’azzardo, in materia di stili di vita.

“Alla lotta contro il fumo va data la massima priorità, Però sono contrario ad ogni forma di proibizionismo” che “ha dimostrato di non essere uno strumento efficace”, esemplifica Veronesi, dicendosi “favorevole all’approccio educativo-infomativo”. Quanto alle benvande gassate, “come l’acqua minerale, non sono dannose. Su quelle zuccherate sono incerto. Da un lato mi rendo conto che la misura potrebbe ridurre il problema dell’obesità. Ma dall’altra sono cosciente che si tratta di una forma sottilmente coercitiva, che non è parte della mia cultura”.

“Sono convinto che la salute sia un diritto e non un dovere: Credo che lo Stato debba svolgere al massimo la sua funzione di educazione alla salute, informazione e prevenzione”, sottolinea Veronesi, per il quale “il cittadino va prima di tutto reso consapevole dei suoi comportamenti e delle sue scelte di salute per poter esercitare il suo diritto di autodeterminazione”.

Gli effetti devastanti del Krokodil, la nuova droga russa [Fotogallery e video]

 
Le immagini che state per vedere sono per gente di stomaco forte. Si tratta di un video e di una gallery fotografica che evidenziano quelli che sono gli effetti del Krokodil, una potente droga tirata fuori dal cilindro dai narcotrafficanti di Russia. Nota ai più come coccodrillo o desmorfina, fa divenire i soggetti dipendenti dopo solo due iniezioni, avendo sull’organismo tre volte più devastante dell’eroina, pur avendo prezzi dieci volte più bassi. La cosa che la sta facendo diffondere a macchia d’olio, è la possibilità di farsela in casa, poiché gli ingredienti sono facilmente reperibili: codeina (sostanza presente in molti farmaci contro il mal di testa), benzina, olio detersivo industriale, iodio.
Una volta che se ne diviene consumatori, gli effetti sul corpo sono da subito evidenti: il Krokodil squarcia la pelle proprio come le scaglie della pelle del coccodrillo e devasta gli organi interni muovendosi piano piano verso il cervello. Chi fa uso di questa droga può vivere al massimo da uno a tre anni e la percentuale che sin qui è riuscita ad uscire dalla dipendenza dal Krokodil è solo dell’1%. Incredibile.




 

 



fonte: controcopertina.com

Si celebra il 26 giugno la Giornata Internazionale Contro l’Abuso ed il Traffico illecito di stupefacenti.

Contro abuso e traffico di droga

Contro abuso e traffico di drogaIl 26 giugno si celebra la Giornata Internazionale Contro l’Abuso e il Traffico Illecito di Stupefacenti. L’iniziativa, indetta dall’Assemblea Generale dell’Onu del 1987, e’ volta a ricordare l’impegno di cui gli Stati si fanno carico, ossia combattere per assicurare alla comunità un ambiente libero da tali sostanze. L’obiettivo locale della campagna e’ quello di coinvolgere i cittadini  e renderli consapevoli del rischio che l’uso di droghe comporta per chi ne assume e per i propri cari. Per fare questo l’United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) invita i cittadini a prendere parte alle iniziative organizzate in varie città e diventare parte attiva della campagna contro la droga e il traffico di stupefacenti.
Le cifre che descrivono l’entità del fenomeno sono impressionanti. Secondo le stime ammontano ogni anno a 210 milioni gli individui che ne fanno uso e tra questi 200 mila circa ne muoiono a causa delle devastanti conseguenze psico-fisiche. In Italia sono stati da poco divulgati i dati del report 2012 sulle droghe del Sistema Nazionale. A impressionare maggiormente la quantità delle nuove sostanze identificate dagli esperti: 36 cannabinoidi sintetici, 30 catinoni sintetici, 23 fenetilamine e le allerte registrate nel 2011 hanno interessato proprio l’uso delle nuove molecole. Inoltre, nonostante i divieti, sono stati individuati 113 siti online dove era possibile acquistare le sostanze, aggirando così le normative previste dalla legge. In seguito all’indagine delle forze dell’ordine, 78 di questi luoghi di spaccio online sono stati fatti chiudere e 56 dei prodotti normalmente venduti sono stati analizzati dagli esperti. Questi ultimi hanno individuato la presenza di catinoni sintetici, cannabinoidi sintetici, analoghi del sildenafil, composti stimolanti e allucinogeni. Insomma una grande varietà di sostanze per un mercato in continua attività.

Sempre dal report emerge come nell’ultimo decennio nello Stivale le vittime della droga si aggirino intorno alle 5250, cifre che dopo un incremento registratosi nel 2007 hanno subito una leggera diminuzione. Tra le cause dei decessi dovuti al consumo delle sostanze va per la maggiore l’eroina, che ha mietuto 164 morti nel 2011, seguita da cocaina, 29, e metadone, 15. Inoltre le regioni in cui si registra questo oscuro primato sono la Campania, il Lazio e il Piemonte. La Giornata Internazionale, dunque, e’ finalizzata a prevenire questo male tramite la diffusione di una maggiore informazione e la creazione di una rete di supporto tale da aiutare gli individui a essere consapevoli dei danni permanenti che la droga comporta.

Per fare questo le istituzioni e le organizzazioni coinvolte puntano l’attenzione sulla famiglia e sulla scuola, punti di riferimento per i giovani e luoghi di supporto e formazione della personalità. Un’attenzione particolare e’ dedicata anche alle attività e ai luoghi di recupero, affinché coloro che soffrono i disagi causati dall’abuso di sostanze possano, con il supporto degli esperti, venirne fuori e cominciare una nuova vita. 

26 Giugno 2012 

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