Cantautori Nuovi Simone Vuono

SIMONE VUONO

Nato a Milano il 20 dicembre 1982,Simo inizia a studiare le tastiere fin dall’età di 12 anni presso l’accademia musicale stajano, diretta dal maestro Rino Rebecchi.Negli anni successivi, avviene il passaggio al pianoforte e Simo inizia a frequentare la scuola Music Time del maestro Davide Lo Giri. i suoi studi spaziano dagli standard jazz alla musica contemporanea italiana. dopo qualche anno decide di iniziare a prendere lezioni di canto dall’insegnante Roberta Sdolfo della medesima scuola.

 

La vita gli riserva dei momenti duri che spingeranno simo a scrivere musica e a tirare fuori le emozioni attraverso dei testi…da qui parte l’idea di voler realizzare qualcosa di grande e poterlo urlare a tutti….Oggi Simo è impegnato nella realizzazione di diversi brani ed è in attesa dell’uscita del suo primo EP che conterrà 5 nuove canzoni. 

La salute e la voce con il mondo del coro di laringectomizzati

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Abbiamo intervistato DANIEL Fernando Rojas RESTREPO,attuale direttore del primo coro è formato con componenti laryngectomized. In seguito, altri gruppi sono emerse.

Oggi abbiamo nel nostro programma una storia di superamento. Un esempio di come alcune persone a crescere nelle avversità e nella malattia, e come aiutare altre persone in questo modo, e insieme si imbarcano in un progetto entusiasmante, con la speranza e la voglia di andare avanti.

Chi ha detto che avevi bisogno di cantare la voce? Una storia incredibile di umanità e di superamento. Parliamo con l’attuale direttore del coro primo mondo laryngectomized. Ciò che conta è voler comunicare, e vogliamo cantare!

Il coro fa parte delle attività promosse dallaAssociazione Laryngectomees di Leon, Alle.

 

“(…) E ‘un coro speciale.

La persona laryngectomized perde non solo voce, ma anche il gusto e l’olfatto.

Il coro ha 20-25 componenti, e canta con voce esofagea.

Essi respirano attraverso un foro che hanno praticato in gola, e l’aria forza dallo stomaco.

Alcuni conservano una corda vocale, in quanto non vi laringectomia totale e parziale.

Il coro ha effettuato diverse registrazioni.

Abbiamo provato per un’ora o un’ora e quindici minuti una volta alla settimana.

99% delle persone con tumore della laringe, sono fumatori o ex (…) “

FONTE





Dal Trio Lescano a Delia Lodi, il viaggio canoro dal sapore retrò delle Sorelle Marinetti

Sul palco del Duse di Bologna i ricordi diventano note in uno spettacolo che trasforma un semplice concerto in una vera e propria pièce di teatro musicale che proietterà lo spettatore in un viaggio a ritroso nel tempo nella storia socio-culturale

Fonte: © Emilio Resmini

 

Turbina, Scintilla e Mercuzia, ovvero le SorelleMarinetti, un trio di “ragazze” sui generis che, che, affascinate dall’esperienza artistica e umana del Trio Lescano, si calano nei panni di tre signorine degli anni ’30 per raccontare con gustosi sketch la società del tempo e per interpretare i più grandi successi di quegli anni in perfetto falsetto e “canto armonizzato”. A sostenerle, il quartetto jazz dell’Orchestra Maniscalchi diretta dal Maestro Christian Schmitz, vero mentore delle Sorelle. Ad ospitare la straordinaria performance del trio canterino nello spettacolo ‘Non ce ne importa niente’ di Giorgio Bozzo per la regia di Max Croci, sarà domenica 13 dicembre alle ore 16 il palcoscenico del Teatro Duse di Bologna [1].

Un momento artistico di grande fascino e divertimento, dal sapore sicuramente retrò, che sitraduce in una vera e propria pièce di teatro musicale e che proporrà allo spettatore un viaggio indietro nel tempo, proiettandolo negli anni delle grandi inquietudini, per l’approssimarsi all’orizzonte di ‘nubi nere’, ma anche gli anni di voglia d’evasione e di spensieratezza che, grazie alla scuderia di autori, cantanti e direttori d’orchestra dell’EIAR (l’Ente Italiano Audizioni Radiofoniche, da cui, come araba fenice, sarebbe poi nata la RAI) ha prodotto un repertorio di canzoni che ancora oggi mettono buon umore.

PINO STRABIOLI INTERVISTA LE SORELLE MARINETTI (da ‘APPRESCINDERE’ RAI TRE, 2011)


Dopo aver lavorato, tra gli altri, con Arisa, Simone Cristicchi, Paolo Virzì e da ultimo conVinicio Capossela nel suo ultimo album che uscirà il 26 aprile prossimo, durante lo spettacolo Turbina (Nicola Olivieri, attore e corista lirico), Mercuria (Andrea Allione, attore, cantante e coreografo – cura le coreografie dello spettacolo) e Scintilla (Marco Lugli, cantante e attore, diplomato ai Filodrammatici) omaggeranno la storia musicale di Bologna con due brani in scaletta di “assi del microfono” della città emiliana della scuderia EIAR: ‘Silenzioso Slow’, meglio conosciuto come ‘Abbassa la tua radio’, successo degli anni ’40 di Norma Bruni e ‘Signorine Grandi Firme’ del Trio Lescano e Carlo Moreno, anche lui cantante e compositore bolognese.


[Un momento dello spettacolo delle Sorelle Marinetti. © Emilio Resmini]

Il successo dello spettacolo è garantito  da un perfetto affiatamento umano ed artistico nato daun duro lavoro a monte. Figlie improbabili della fulgida epopea dell’EIAR, le tre sorelle canterine sono una creazione del produttore e autore Giorgio Bozzo, che, con impagabile ostinazione, le ha preparate all’impegno convincendole ad ascoltare i grandi nomi della canzone degli anni ’30 quali, appunto, il Trio Lescano, Silvana Fioresi, Maria Jottini, Alberto Rabagliati, Natalino Otto, Ernesto Bonino. E se sul piano artistico sono una cosa sola, su quello più caratteriale le Sorelle Marinetti sono davvero una diversa dall’altra: Turbina, la maggiore, è la più saggia e posata; Mercuria, la mediana, più ingenua e sognatrice; Scintilla, la minore, più sfacciata e birichina. Affidate al maestro preparatore Christian Schmitz, che ha curato gli arrangiamenti e le trascrizioni del repertorio, le sorelle, già dalle prime incisioni di prova realizzate nella primavera del 2007, hanno prodotto ottime interpretazioni di ‘Tuli Tulipan’ (Trio Lescano), ‘La gelosia non è più di moda’ (Trio Lescano) e ‘Non sei più la mia bambina’ (Delia Lodi). Per poi riscuotere consensi in ogni loro esibizione. 

LINK
– Teatro Duse

L’anno che verrà

Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c’è una grossa novità,
l’anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.

Si esce poco la sera compreso quando è festa
e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.

Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.

E si farà l’amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.

Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.

E se quest’anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch’io.

L’anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità