Il trombettista dalla voce perduta

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“Quando soffia, l’ aria dei polmoni non esce più dalla bocca, ma sibila da un foro sul collo, all’ altezza del pomo d’ Adamo.Nonostante questo grave handicap, Salvatore Barile, 45 anni, nato a Parigi, ma residente a Corato, in provincia di Bari, è l’ unico al mondo senza laringe che riesce a suonare uno strumento a fiato. Prima della laringectomia (resasi necessaria perché colpita da un tumore), era un musicista, trombonista per la precisione. Dopo l’ operazione, grazie all’ innesto di una modernissima protesi impiantatagli da un chirurgo di Torino, Andrea Cavalot, è ancora un musicista. Non suona più come prima il trombone perché per farlo ci vogliono due mani, una per impugnarlo, l’ altra per diteggiare i tre tasti. Ora suona il flicorno, una tuba inventata da Adolphe Sax e per questo chiamata anche saxhorn” questo scrive di lui Repubblica in un articolo di qualche tempo fa.

Noi siamo andati ad intervistarlo.

Salvatore Barile, cosa rappresenta la musica nella tua vita oggi?

Uno dei motivi di vita, prima e dopo gli incidenti di percorso che mi sono occorsi: sempre.

“Il trombettista dalla voce perduta”, uno dei rari casi al mondo di musicista di strumento a fiato che continua a suonare dopo un’operazione di laringectomia: dopo questa esperienza di vita quale  messaggio puoi  trasmettere?

Se si è stati al “fronte” a combattere e si è avuta la fortuna di essere reduci, non si deve demordere un attimo dal tentare di raggiungere traguardi per sé e per gli altri, alias dare tutto ciò che è possibile al prossimo.

A cosa ti stai dedicando ora e quali sono i tuoi prossimi impegni?

All’insegnamento: continuare a dare il meglio di me ai ragazzi-alunni nella scuola e fuori; portare avanti il progetto appena intrapreso, di costituire un gruppo-associazione che attraverso la musica dia motivo di vita e crescita a tutti coloro che lo desiderino.
I prossimi impegni? Cercare di portare a conclusione il corso di laurea in Lettere (che non riesco a terminare per i continui contrattempi); continuare a studiare con il trombone a tiro (cosa che ora sto facendo avendo escogitato un sistema per avere entrambe le mani libere), e onorare gli impegni presi e che verranno come musicista strumentista.

C’è spazio per il tuo lavoro di insegnante di strumento , per nuovi progetti per i giovanissimi?

Come già accennato nella precedente risposta: sì, certo che trovo, anzi devo trovare, spazio per progetti miranti alla crescita dei giovanissimi, soprattutto, e per chiunque lo voglia.

Come mai la scelta di costituire una “brass ensemble” con ragazzi dagli 11 ai 14 anni?

Per dare la possibilità , a chi lo voglia, di non sprecare, cominciando da subito e finito il triennio della scuola media, le abilità acquisite e soprattutto di continuare a coltivare la passione per la musica e per … , dovendo operare come cultore della musica, lo stare insieme grazie alla musica. Dare la possibilità di crescere sotto tutti i punti di vista con e per mezzo della musica.

A quale musicista del passato ti ispiri in particolare ?

Dovendo spaziare come musicista dagli aspetti didattico–pedagogici ed educativi a quelli del “far musica”, attualmente il musicista che sento più vicino alla mia sensibilità e per la sua versatilità e ricercatezza in ogni aspetto della musica, è Stefano Bollani, senza nulla togliere ai grandissimi classici.

Abbiamo scoperto che, oltre ai concerti internazionali e nazionali, ami suonare in salotti privati o in piccoli locali: raccontaci di questa tua passione…

La passione è quella di suonare, suonare ovunque mi venga data la possibilità di esprimere la mia concezione della musica, e di presentarla come valore aggiunto alla voglia di viver; di continuare a vivere, e soprattutto di riprendere a vivere. Questo spesso diviene possibile proprio nei piccoli ambienti quali salotti e piccoli locali: permettono un maggior contatto umano.

Riesci a trovare spazio anche per altro? per famiglia? gli amici?

Certo, con un po’ di difficoltà, ma sì. La lettura e qualche piccolo viaggio (adeguatamente alle disponibilità economiche). Cerco di coinvolgere, portandola insieme a me, quando è possibile, la mia compagna. Gli amici di vecchia data, ci sono nei momenti liberi, e quando possibile coinvolti nelle mie attività. E poi, ci sono coloro che non conosco e incontro in tanti bellissimi momenti che la musica crea e mi fa vivere: la musica è uno degli aspetti della cultura più fortemente socializzanti, se vissuti con semplicità e passione.

Il tuo sogno ancora da realizzare?

Tutto ciò che la vita mi consente è un sogno realizzato. Vivere una vita serena il più possibile con la musica e la mia compagna.

fonte

DA LONTANO-SANREMO 2014 Antonella Ruggiero

DA LONTANO
di A. Ruggiero – A. Graziano – R. Colombo – A. Rossi
Ed. Libera/BMG Rights Management (Italy) – Milano

Capita spesso anche a me
Di rovistare
Tra tutti i miei ricordi
Capita di buttare via
Solo quello che
Mi ha fatto un po’ più male
…Un po’ più male
Spettatrice attonita
Solitaria ma…
Da lontano tutto è limpido
Da lontano nulla pesa più
Il sereno si intravede già
I temporali si allontanano
Capita spesso che ci sia
Chi ha un tesoro e
Lo perde in un giorno
Capita che la nostalgia
Rompa gli argini
Che frenano il pianto
Ma dall’altopiano
Stento a crederci che
Da lontano tutto è nitido
Da lontano in un attimo
Il sereno si intravede già
I temporali si allontanano

“Ascoltate la nostra voce, non fumate”

“Ascoltate la nostra voce, non fumate”: in coro dopo la laringectomia

Il pubblico presente al Masp (Museo d’Arte di San Paolo), in Brasile, è stato sorpreso da un coro speciale: quello composto da alcuni pazienti che hanno subito una laringectomia a causa del fumo. Prima di assistere alla performance dell’Usp (il coro dell’Università di San Paolo), gli spettatori hanno ascoltato il Sua Voz Choir accennare due brani dei Beatles, ‘All you need is Love’ e ‘She loves you’. L’obiettivo dell’iniziativa – creata dall’A.C. Camargo Cancer Center con l’aiuto dell’agenzia Jwt Brazil – è sensibilizzare le persone su una delle cause principali del cancro alla laringe: le sigarette. Alla fine dell’esibizione il gruppo ha mostrato alla platea il suo messaggio: “Ascoltate la voce di questo coro: non fumate”

(a cura di Eleonora Giovinazzo)

http://video.repubblica.it/mondo/ascoltate-la-nostra-voce-non-fumate-in-coro-dopo-la-laringectomia/150680/149185

O è Natale Tutti i giorni, o non è Natale mai!

E’ quasi Natale
e a Firenze
che freddo che fa
Io parto da Milano
per passarlo
con mamma e papà

Il mondo
forse no, non è cambiato mai
e pace in terra
no non c’è
e non ci sarà
perché noi non siamo uomini
di buona volontà

Non so perché
questo lusso di cartone
se razzismo guerra e fame
ancora uccidon le persone.

Lo sai cos’è,
dovremmo stringerci le mani
… O é Natale tutti i giorni
o non é Natale mai…

E intanto i negozi
brillano e brilla la TV
e le offerte speciali
e i nostri dischi si vendono di più

Il mondo
forse no, non é cambiato mai
e pace in terra
forse un giorno ci sarà
perché il mondo ha molto tempo,
ha tempo
molto più di noi

E intanto noi
ci facciamo i regali
il giorno che è nato Cristo
arricchiamo gl’industriali
e intanto noi
ci mangiamo i panettoni
il giorno che è nato Cristo
diventiamo più ciccioni

Lo sai cos’è,
dovremmo stringerci le mani
… O é Natale tutti i giorni
o non é Natale maaaai…

… O é Natale tutti i giorni
o non é Natale maaaai…

 

 

Comunque Auguri, la canzone di Natale di Radio Deejay

Comunque Auguri, la canzone di Natale 2013 di Radio Deejay

La tradizionale canzone di Natale ad opera degli speaker di Radio Deejay: il testo e l’audio.

Tradizione since 1995, il Natale in casa Radio Deejay ha sempre prodotto collaborazioni notevoli: parodie, citazioni, partecipazioni eccellenti sin dal lontano Christmas with the yours con il featuring di Elio e Le Storie Tese, fino alla recentissima Comunque Auguri, incisa da tutte le voci della radio con la partecipazione di J.Ax e l’intro affidata a Luciana Littizzetto e Linus. Il testo, ça va sans dire, è stato affidato a Rocco Tanica e la musica è riconoscibilissima (per cui non ve la sveliamo).Proprio il capo di Radio Deejay ha scritto sul suo blog che l’anticipazione della canzone, quest’anno pubblicata una settimana prima del tradizionale 8 Dicembre, è stata voluta proprio per avere il tempo di riascoltare quasi tutte le venti canzoni di Natale di questi anni:

Siamo vicini a quota venti canzoni, partendo dall’indimenticabile Christmas With the Yours del 1995. Una ventina di canzoni da far riascoltare, una più una meno, in uno spazio che, partendo l’8 dicembre, era limitato a poco più di un paio di settimane.
Per questo partiamo qualche giorno prima, per godercele tutte come meritano.
Per questo, e perché questa nuova ci piace così tanto che non possiamo aspettare.

Comunque Auguri, Indiestinty: testo della canzone di Natale di Radio Deejay

E’ Natale che va
(Luciana, ciao sono Linus)
(Ciao balengo, come stai?)
(Stavo abbastanza bene, però… hai saputo la canzone di Natale? Praticamente l’hanno già incisa e io e te siamo gli unici che non ci sono)
(Ma sono sarà che sarà la più bella canzone di Natale che abbiamo mai fatto?)
(Mi sa che c’hai ragione.. vabbè comunque auguri)
(anche a te, badola)

Siamo in tanti, più di 5 o 6
noi cantanti di radio deejay
e dai proviamoci
arrabbattiamoci
senza cacciarci nei gua-a-a-i
a fare una canzone
per toglierci lo sfizio
e come al solito
stiamo sul natalizio (miao)
e non vi lamentate
tanto lo sappiamo
che state già pensando
che quelle prima erano meglio

comunque auguri
pacchi di auguri
slitte di auguri
and Happy Christmas
preparati ai pasti
che rendono esausti
ma son fantastici a Natale
so che ti piace
so che lo cerchi
so che vorresti il panettone
no la cassata
non la colomba
o la purea di fave

vieni e fammi un fischio
complice il nevischio
prenditi sto rischio
un bacio sotto il vischio io e te
sogni a colori
che batticuori
e ti innamori di me-e-e-e-e
quest’oggi Santa Claus
si cala dalla cappa
cade sul focolare
scottandosi una chiappa
dai consoliamo Clauso
anche se è stato scrauso
facciamogli un applauso
dai l’anno prossimo andrà meglio

comunque auguri
mucchi di auguri
auguri di auguri
happy christmas
preprarati ai pranzi
a mangiare gli avanzi (Nicola cosa fa?)
del resto si sa che c’è la crisi

faccio le corna con le renne
se la ripresa economica slitta
ho l’odore d’incenso, la catena d’oro
sono un re magio a parte la mirra
a quanto pare al polo fa caldo
ho visto un elfo nudo
e gira troppo spumante per radio
io sudo come pupo
e ho il naso rosso come Rudolph
tu vestita da babba natale
rossetto glossi stivaletti rossi
è molto meglio di regali e dolci
e poi quando li togli io mi sciolgo come Frosty
dai non fare come il Grinch attaccato ai soldi
o quella Befana cui piace fare gossip
che se mi cadono le palle dall’albero
quest’anno risparmio e le incollo con il bostik

la senti questa hit
che sgorga dalla radio
nasce in massena street
e arriverà allo stadio

tutte le feste
ve la cantiamo
la martelliamo
e dopo arrivederci e grazie!

comunque auguri
mucchi di auguri
auguri di auguri
happy christmas
viva le renne
viva le strenne
e tante care cose da radio deejay

(e tanti auguri e bon natale, alla radio de Pasqualeeee)
Via | Blog di Linus

29 settembre Lucio Battisti

 

Seduto in quel caffe’
io non pensavo a te….
Guardavo il mondo che
girava intorno a me…
Poi d’improvviso lei
sorrise
e ancora prima di capire
mi trovai sottobraccio a lei
stretto come se
non ci fosse che lei.
Vedevo solo lei
e non pensavo a te…
E tutta la citta’
correva incontro a noi.
Il buio ci trovo’
vicini
un ristorante e poi
di corsa a ballar sottobraccio a lei
stretto verso casa abbracciato a lei
quasi come se non ci fosse che,
quasi come se non ci fosse che lei.
Mi son svegliato e
e sto pensando a te.
Ricordo solo che,
che ieri non eri con me…
Il sole ha cancellato tutto
di colpo volo giu’ dal letto
e corro li’ al telefono
parlo, rido e tu.. tu non sai perche’
t’amo, t’amo e tu, tu non sai perche’
parlo, rido e tu, tu non sai perche’
t’amo t’amo e tu, tu non sai perche’
parlo, rido e tu, tu non sai perche’
t’amo, t’amo tu, tu non sai perche’.

Allen Lanier (1946-2013)

NEW YORK, NY, USA –

Come on baby… Don’t fear the Reaper
Baby take my hand… Don’t fear the Reaper
We’ll be able to fly… Don’t fear the Reaper
Baby I’m your man…

Beh, di sicuro Allen Lanier non temeva la morte, altrimenti avrebbe fumato meno. Se ne va per una broncopneumopatia cronica ostruttiva il tastierista e fondatore dei Blue Öyster Cult (potevo scrivere: il tastierista dei BOC se n’è andato per una BCO); suoi i pezziTenderloinLonely TeardropsIn TheeTrue Confessions eSearching for Celine, fra gli altri.

Negli anni ’70 ebbe una relazione con Patti Smith, con la quale scrisse e registrò diverse canzoni, tipo Elegie eKimberly (la spilla a forma di cavallo sulla giacca della Smith sulla copertina dell’album era un regalo di Lanier). Collaborò, non accreditato, anche con i Clash (Julie’s Been Working For The Drug Squad), con John Cale (fu anche uno degli amici con i quali registrò The Ocean Club), e soprattutto con Jim Carroll, per il quale scrisse un sacco di canzoni (guardate chi suona il piano in questo video).

They were all my friends, and they died

Fuma, fu’.

link

http://www1.ilmortodelmese.com/2013/08/allen-lanier-1946-2013.html link