I noduli alle corde vocali i sintomi i danni provocati e le cure da adottare


In breve:
In questo approfondimento viene illustrato nel dettaglio cosa accade quando si formano i nodi alle corde vocali; inoltre vengono evidenziati quali sono i sintomi di tale di problema, quali danni vengono causati alle corde vocali e come è possibile porre rimedio.

La figura a destra è riflessa nello specchietto mentre la “RIMA GLOTTIDEA” è in posizione respiratoria, cioè con le corde vocali divaricate, che lasciano intravedere i primi anelli della trachea. E’ chiaramente visibile, sul margine della corda vocale destra, un piccolo nodulo; a sinistra, l’immagine laringoscopica della rima glottidea in posizione fonatoria; la posizione del NODULO è ben evidente e se ne può dedurre facilmente il danno arrecato alle vibrazioni delle corde.

 

Immagine dei noduli alle corde vocali e i danni provocati
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I noduli alle corde vocali sono purtroppo assai frequenti, soprattutto in chi esercita canto leggero. Sono delle piccole nodosità rotondeggianti che si formano sul margine libero delle corde vocali e vengono generati, solitamente, da un errato uso o abuso delle corde vocali, sia nella voce parlata che in quella cantata. Se vengono diagnosticati in tempo (quando sono ancora piccolissimi) possono anche riassorbirsi con esercizi appropriati di respisazione ed emissione vocale che vengono in genere guidati da un “Logopedista”, se invece riescono a crescere, degenerano in “polipi” e purtroppo vanno asportati (quindi è bene usare prudenza e fare attenzione!).
I sintomi che questa patologia produce, non sono dolorosi, piuttosto si riscontra afonia al momento della fonazione (voce sporca, velata) nella gamma interessata ( generalmente zona centrale o quella corrispondente al passaggio verso la voce di testa) ed anche nel parlato.
In alcuni casi, si accusano abbassamenti repentini e persistenti della voce ed interruzioni sonore insolite cioè vere e proprie fughe d’aria attraverso la “glottide” non ben chiusa.
Quindi è meglio scongiurare i pericoli facendo una visita da un ottimo otorinolaringoiatra ma, meglio ancora, da un foniatra.

Corde vocali

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

 

Le corde vocali viste dalla Laringe.

Le corde vocali (o più correttamente pliche vocali) sono lembi muscolari che, con il supporto dell’aria, vibrano generando la voce.

L’organo è costituito da uno scheletro cartilagineo e da un certo numero di muscoli oltre che da legamenti, fasce connettive, mucose ecc.

I muscoli della laringe si possono classificare in due gruppi: la muscolatura intrinseca, costituita dalle corde vocali e dai muscoli che agiscono indirettamente su queste collegando fra loro le cartilagini che compongono la laringe e la muscolatura estrinseca, costituita da muscoli che collegano la laringe con lo scheletro osseo ma che pervengono ad agire sulle corde vocali.

Fondamentale è poi anche il ruolo svolto dall’osso ioide, a forma di U, che fa da raccordo tra la laringe e lo scheletro osseo e dà attacco a numerosi muscoli orientati in molteplici direzioni, che determinano la posizione della laringe nel collo. Per quanto riguarda le corde vocali, queste lamine di tessuto elastico rivestito da mucosa, vibrano al passaggio dell’aria espirata producendo suoni di diverse frequenze. Fra le due corde vocali rimane una fessura più o meno ampia, la glottide, attraverso la quale avviene il passaggio dell’aria respirata e grazie alla quale si può svolgere la funzione della fonazione. Prima della fonazione la glottide è chiusa e viene sollecitata dalla pressione dell’aria proveniente dai polmoni. Tale sollecitazione divarica le corde, la pressione scende nell’intorno della glottide e ciò provoca un risucchio delle corde vocali che tornano ad accollarsi e il processo si ripete daccapo. Le corde vocali si spostano sia lateralmente sia dall’alto verso il basso con un movimento pressoché circolare. Tanto è maggiore la velocità con cui si alternano tali rarefazioni e compressioni dell’aria nei dintorni della glottide tanto più acuta risulta la voce, mentre il volume del suono è determinato dall’ampiezza del movimento delle corde stesse.

Differenze nell’uomo e nella donna

La lunghezza delle corde vocali è anatomicamente prestabilita, circa 2-3 cm. Nell’uomo esse sono più lunghe del 30% rispetto a quelle della donna e ne risulta una maggiore profondità della voce maschile. Per quel che riguarda la formazione di suoni articolati partecipano attivamente sia le corde vocali come strumenti di produzione di suoni, sia le vie aeree superiori e i seni paranasali come cassa di risonanza, sia la cavità boccale come strumento di modulazione.

Distinguiamo tra le false e le vere corde vocali: le prime, più sottili, sono quasi prive di fasci muscolari; le vere corde invece sono spesse e muscolari.

Cancro iniziale delle corde vocali:


censiti oltre 3500 casi in Italia settentrionale

Cancro iniziale alle corde vocali: solo in   Piemonte sono stati identificati ben 1000 casi su tutto il territorio regionale.

Nelle diverse regioni del Nord Italia altri 2500 casi.

A costituire la più ampia casistica mai prodotta al mondo su questa patologia.

I dati sono stati presentati a Torino il 29 novembre scorso, in occasione del LIV°  Raduno del Gruppo Alta Italia di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale, presieduto dal Dottor Fabio Beatrice – Direttore di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale San Giovanni Bosco- ed organizzato dall’ASL TO 2.

E’ stata presentata e discussa la più ampia casistica mai raccolta sul cancro iniziale delle corde vocali, riassumendo  omogeneamente i risultati dei principali Centri Universitari, Ospedalieri ed Istituti di Ricerca Oncologica del Nord Italia.

Il cancro delle corde vocali colpisce soprattutto gli uomini in proporzione di 7 a 1 rispetto alle donne, ma questo trend  si sta modificando a causa dell’abitudine al fumo, sempre più diffusa tra le donne, anche giovanissime: il rapporto maschi/femmine negli Stati Uniti era di 15/1 nel 1950 ed è sceso a 5/1 nel 2000.

La tendenza alla riduzione di questo rapporto è registrata anche dalla  IARC (International Agency for Research on Cancer) ed è dovuta ad una aumentata incidenza del fenomeno  nel sesso femminile più che ad una ridotta incidenza in quello maschile, in accordo con il trend del cancro del polmone.

Circa 9 tumori maligni delle corde vocali su 10 sono dovuti al fumo di sigaretta.

Ma anche l’esposizione a fattori di rischio nell’ambiente di lavoro, quali polveri industriali, solventi, etc, può avere un ruolo nella insorgenza di questa neoplasia.

La patologia colpisce soggetti compresi tra  i 35 e gli 85 anni, con un picco medio intorno ai 50 anni: in Europa i maggiori tassi di incidenza si trovano in Spagna, Polonia, Francia, Italia.

Il cancro iniziale delle corde vocali (T1 glottico)  rappresenta una percentuale relativamente modesta di tutti i tumori della glottide a dimostrazione che la diagnosi precoce può e deve essere migliorata .

Sui 3500 casi raccolti, 2800  sono stati sottoposti a chirurgia con netta prevalenza di tecniche di chirurgia mini-invasiva laser mentre circa 700 casi sono stati sottoposti ad esclusivo trattamento radiante.

Si è dimostrato che il cancro delle corde vocali, se diagnosticato precocemente, presenta un’altissima probabilità di guarigione con le attuali metodologie di cura.

In base ai dati raccolti, la sopravvivenza libera da malattia a 5 anni è nettamente superiore al 90% con alcune differenze nell’ambito delle stesse modalità di trattamento.

Le tecniche di chirurgia mini invasiva sembrano assai promettenti, ma è fondamentale diagnosticare in tempi rapidi.

Le possibilità terapeutiche sono ispirate al principio di ottenere la guarigione limitando al massimo le conseguenze sulla voce.

Su questi temi, in occasione del convegno, la Scuola Italiana si è confrontata con la Scuola Francese, rappresentata dal Prof. Jean Christian Pignat, uno dei massimi otorinolaringoiatri francesi: in caso di diagnosi precoce di cancro della corda vocale, gli esperti italiani e francesi concordano su un approccio personalizzato, in modo da adattare la cura al singolo paziente, quasi come un “abito” confezionato su misura.

Ciò è possibile grazie anche agli enormi progressi della diagnostica clinica e di imaging per la diagnosi da una parte e allo sviluppo della chirurgia mini-invasiva e della radioterapia “3D-Conformal” dall’altra.

Nel caso della corda vocale, costituiscono un campanello d’allarme le alterazioni persistenti  della voce, soprattutto se comparse in soggetti che fumano. Sintomi che durano oltre i 10-15 giorni devono essere posti all’attenzione del medico curante e, se possibile, dello specialista otorino. L’unico  modo di porre veramente  rimedio a questa malattia è infatti prevenirla o diagnosticarla precocemente.

Per quanto attiene alla prevenzione, il cui costo sociale ed economico  è certamente assai inferiore a quello delle cure, è sicuramente da migliorare la lotta al tabagismo, con l’adozione di misure concrete che richiedono investimenti anche culturali e servizi.

Inoltre, qualità dell’alimentazione, movimento, attenzione alle misure di prevenzione nell’ambiente di lavoro ed in comunità, moderazione nell’uso di alcolici, attenzione a sintomi che durano oltre i 10-15 giorni sono il vademecum essenziale per curare  la propria salute  prevenendo la malattia.