Dai Lea alle cure H24, ecco le leggi in stop forzato al Parlamento

Secondo la Conferenza delle Regioni all’appello mancano diversi decreti attuativi per applicare del tutto i tre provvedimenti più significativi del Governo Monti in materia sanitaria: legge di stabilità, spending review e legge Balduzzi

Fonte: Immagine dal web

 

Dai Livelli essenziali di assistenza (Lea) aglistandard ospedalieri, passando per la riforma delle cure primarie, la revisione della filiera distributiva del farmaco, ticket, ludopatia e costi standard: sono tante le questioni ancora aperte in materia di sanità che giacciono in Parlamento nel complesso transitorio tra la vecchia e la nuova legislatura. Norme rimaste al palo, tra accordi e intese non ancora raggiunte. Secondo un documento elaborato dalla segreteria della Conferenza delle Regioni, che fa il punto sui provvedimenti da emanare in sede di Conferenza Stato-Regioni e Conferenza Unificata, all’appello sembrano mancare diversi decreti attuativi per applicare del tutto le tre leggi più significative del Governo Monti in materia sanitaria: legge di stabilità, spending review e legge Balduzzi.

Oltre quelli appena citati, fermi ai box risultano poi la responsabilità professionale fino a quella considerata da più parti come la spada di Damocle dei 2 miliardi di ticket che scatteranno dal prossimo anno se non si troveranno altre coperture, anche se questi ultimi sono frutto della manovra Tremonti varata nell’estate del 2011. Tutte questioni che rischiano di rimanere incompiute, visto il complesso scenario politico uscito dalle urne elettorali di febbraio. Ad oggi, il provvedimento è bloccato al ministero dell’Economia. 

LA SPINOSA QUESTIONE DEI ‘LEA’ E DELLE MALATIE RARE. Spetterebbe, infatti, al prossimo governo occuparsi dell’attuazione di quanto appena visto, anche come nuovo interlocutore degli Enti locali. Uno dei provvedimenti ‘congelati’ più importanti è, ad esempio, l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). A fine anno il ministero della Salute ha emanato un decreto che aggiorna i Lea per le malattie rare, prevedendo alcune nuove cronicità, introducendo misure di contrasto alla ludopatia e prevedendo l’epidurale gratuita. Si tratta, però, solo di un primo passaggio: il percorso prevede ancora il parere delle commissioni parlamentari e l’intesa con le Regioni. Ad oggi, il provvedimento è bloccato al ministero dell’Economia. 

IL PROGETTO DEGLI AMBULATORI H24. La riforma delle cure primarie, è l’altra grande riforma sanitaria che prevede di creare ambulatori attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, grazie all’aggregazione tra medici di famiglia, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali ed ex guardia medica. Entro il prossimo maggio le convenzioni dei medici di famiglia, pediatri e specialisti dovranno essere adeguate alle nuove norme in tema di assistenza primaria stabilite dal decreto Balduzzi che ha previsto questo genere di assistenza. 

LE MISURE DI CONTRASTO ALLA LUDOPATIA E GIOCO D’AZZARDO. Rinviati al 30 giugno 2013, dalla legge di stabilità, i termini per le misure di contrasto alla ludopatia, che prevedono ad esempio restrizioni agli spot che pubblicizzano il gioco d’azzardo. Un’altra norma incompiuta è anche quella sulle bevande analcoliche, che in base alla legge Balduzzi devono essere commercializzate con un contenuto di succo naturale non inferiore al 20 per cento. Ebbene, manca ancora un decreto del ministero della Salute per la definizione dei criteri per la formazione del personale adibito alla produzione, alla somministrazione e alla commercializzazione degli alimenti.

DAI FARMACI ALLA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE, IN ATTESA DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Al palo c’è anche il nuovo sistema di remunerazione della filiera del farmaco. La legge di stabilità proroga al 30 giugno 2013 il termine per l’adozione del nuovo sistema, con la possibilità di un ulteriore slittamento al 31 dicembre. Un altro punto chiave è quello riguardante la responsabilità professionale degli operatori sanitari, che tra le norme più significative prevede che il camice bianco risponda dei danni solo in caso di dolo o colpa grave. Ad oggi, manca un decreto del presidente della Repubblica, previo parere della Stato-Regioni, per i contenuti e le procedure dei contratti assicurativi.

AL PALO ANCHE GLI STANDARD OSPEDALIERI E I COSTI SANITARI. Su un binario morto il regolamento sugli standard ospedalieri. Il termine era stato fissato al 31 ottobre, ma il testo è approdato all’ordine del giorno della Stato-Regioni solo a fine gennaio e da allora non è stato ancora trattato. La spending review prevedeva inoltre un’accelerazione per l’adozione dei costi standard, che sarebbero dovuti essere definiti entro il 31 dicembre 2012, ma lo scorso 22 novembre si è registrata la mancata intesa in Conferenza Stato-Regioni. “La mancata intesa – riferiscono fonti delle Regioni – è dovuta al mancato accoglimento da parte del governo del criterio della rappresentatività geografica”.

CRITERI IRCCS, NE MANCANO ANCORA DUE DAL MINISTERO. Nulla di fatto anche sui criteri di classificazione degli Irccs (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) previsti dalla legge Balduzzi. Mancano, infatti ancora, due decreti ministeriali sul tema. Per quanto riguarda la donazione e il trapianto di organi, il ministero della Salute, attraverso un decreto, fisserà entro giugno criteri e procedure per la gestione di tutte le attività connesse ai trapianti d’organo prevedendo norme su qualità, sicurezza e controlli per tutte le fasi del processo, dalla donazione all’eliminazione in armonia con le normative comunitarie.

INTRAMOENIA, FIRMATO DA BALDUZZI IL DECRETO CHE NE DEFINISCE LE MODALITÀ. Spiragli invece sul fronte dell’intramoenia, punto forte della legge Balduzzi. Malgrado l’impianto sia ancora tutto da costruire, lo scorso 21 febbraio il ministro della Salute ha firmato il decreto con il quale vengono definite le modalità tecniche per la realizzazione della infrastruttura di rete per il supporto all’organizzazione delle attività libero professionale intramuraria. Su questo punto le Regioni fanno sapere di aver chiesto al governo “un impegno per prorogare di 6 mesi l’applicazione di questo decreto”.

L’INCOGNITA DEI TICKET E DEL RISPARMIO DA 2 MILIARDI DI EURO. C’è poi la questione spinosa dei nuovi ticket. Dal 2014 saranno introdotte misure di compartecipazione alle prestazioni sanitarie aggiuntive rispetto a quelle già introdotte. È previsto che le Regioni potranno ridurne l’impatto purché assicurino comunque, con misure alternative, l’equilibrio economico finanziario che dovrà essere preventivamente certificato dal Comitato verifica del rispetto dei Lea. Il risparmio stimato è di circa 2 miliardi l’anno.

Dai Lea alle cure H24, ecco le leggi in stop forzato al Parlamentoultima modifica: 2013-03-07T15:21:53+01:00da weefvvgbggf
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