nverni miti e temperature in crescita in tutta Europa: ecco le alterate condizioni climatiche che stanno portando la zanzara tigre sempre più a nord.
Altro che tropici, la zanzara tigre potrebbe presto arrivare fino alle porte della Gran Bretagna. Il motivo? Ancora una volta il cambiamento climatico, che secondo un nuovo studio starebbe spingendo i pericolosi insetti verso il Nord Europa. La zanzara tigre asiatica, scientificamente conosciuta con il nome Aedes Albopictus, è nativa delle zone tropicali e subtropicali del sud-est asiatico, al quarto posto tra le specie più invasive, è ormai presente in tutti in continenti, provocando focolai anche in Italia.
Il lavoro dei ricercatori, pubblicato sulla rivistaInterface della Royal Society, ha ripercorso i dati sulla temperatura e l’umidità in Europa tra il 1950 e il 2009, proiettandoli con un modello matematico fino al periodo 2030-2050: «Negli ultimi 20 anni le condizioni climatiche sono diventate adatte alle zanzare tigre nell’Europa centrale, in Benelux e Germania occidentale – spiegano gli esperti – una tendenza simile è probabile in futuro per il nord Europa, mentre il rischio dovrebbe diminuire leggermente al sud. La diffusione degli insetti sarà guidata dagli inverni più umidi e caldi a nord, mentre le estati secche e torride al sud potrebbero limitarne l’espansione».
E se il caldo sta spostando le aree di vita della zanzara, le alterate condizioni climatiche rischiano, nelle zone in cui l’insetto è già endemico o dove presto lo diventerà, di allungare le sue settimane di attività, che ora sono circa 20 all’anno: «Le simulazioni suggeriscono che la finestra di attivitàdella zanzara tigre diventerà più grande in Francia, in Corsica, sulla costa nord della Spagna, in Italia e nei Balcani, oltre che in Germania e nel Benelux – scrivono gli autori dello studio – con i cambiamenti maggiori in Francia, Gran Bretagna e Spagna dove aumenterà di due settimane. Al contrario nel sud di Spagna e Portogallo l’attività potrebbe scendere a zero, perché queste aree diventeranno troppo secche».
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