IL CANCRO E’ COMUNISTA parte IX

salto pranzo 2.pngNotizia importante oggi 5 ott. 2011 mia figlia Ilaria mi ha comunicato la data ufficiale delle sue nozze:il 12 genn prossimo alle sei di pomeriggio,cotto e mangiato,ma io tutta sta fretta improvvisa la capisco,ha paura,paura che rimandando ancora,ormai sono quattro anni che convivono,non ci sia più io ad accompagnarla.Ovviamente faccio finta di niente e accetto i suoi perché,non che io abbia intenzione di andarmene tanto presto,ma col canaccio non si sa mai.Comunque alla sua laurea c’ero alle sue nozze ci sarò, già non mi posso lamentare.Aver avuto il tempo di sistemare quello che avevo in sospeso,per quello che ho potuto,in questo il destino mi ha favorito,lo ho detto prima:nella sfortuna sono fortunato,per me sarebbe normale morire mentre divento ricco.

 

 

Appena sveglio,oggi,una notizia mi ha bruciato la giornata,eppure io l’ho sempre saputo,dove c’è cancro non c’è futuro,ma ti viene ugualmente in mente che se pure un personaggio come Steve Jobs

 

È stato vinto che possibilità abbiamo noi comuni mortali,un uomo dotato di uno spessore inarrivabile,di possibilità quasi infinite;niente ha potuto la sua genialità,niente ha potuto la sua volontà,niente ha potuto la sua potenza,i suoi milioni,perché come ho gia detto altre volte :il cancro è comunista per lui non conta importanza,soldi,potenza,lui riduce tutti allo stesso modo,quasi fosse un enorme zecca,ci succhia la vita a tutti ,nei momenti finali,ci somigliamo tutti:raggrinziti,smagriti,grigiastri,col sorriso spento,appena accennato,imbecilli attori,che negano il proprio terrore.

 

L’unico modo per vincere il cancro è un controsenso: rinunciare alla vita noi stessi quando ancora non ci ha reso assurdi cloni di tutti quelli che la battaglia la hanno combattuta sino in fondo.

 

Sta cambiando il tempo,me lo dice la cicatrice dell’operazione al polmone,da questa mattina mi sta facendo male boia.La gente non vede l’ora che,finalmente,questa estate di S.Martino finisca ed io mi chiedo perché,forse avranno nostalgia dei raffreddori,delle bronchiti,dei dolori alle ossa,del grigio del cielo,del buio delle notti invernali,dell’umidità,delle giornate passate a casa perché fuori piove troppo,trà un po’ di giorni sarà il mio compleanno,io non ho voluto festeggiare i cinquant’anni,perché ne ho visti troppi che non ne hanno festeggiato altri,poi per scaramanzia non ho festeggiato nemmeno i sessanta,eppure quest’anno i sessantatre li festeggerei,ho come una specie di premonizione,non credo che ci saranno altre possibilità,so che alla fine non lo farò e come tutti gli altri anni staremo in famiglia,io mi inventerò una frase dissacrante da scrivere sulla torta,un brindisi e via ,a sessantatre ci siamo arrivati, d’altronde chi è nella mia situazione deve proseguire a piccoli passi ,tanti traguardi ravvicinati tra loro: ora è il compleanno,poi sarà Natale e ancora dopo il matrimonio di Ilaria e così via ,tutto sempre con i piedi per terra,io non penso mai al futuro lontano,prima svegliamoci domani mattina,poi vedremo il da farsi,che poi in fondo c’è più gusto,hai sempre il tempo di fare la scarpetta nel piatto del destino,quelle che per voi sono sciocchezze per me sono conquiste,valorizzo tutto e tutto mi sembra significare qualcosa.

 

Domani andrò con mia sorella ed il marito ad Anzio,mangerò una frittura di paranza di quelle che si ricordano,berrò del buon vino alla faccia dei dottori e poi dopodomani al Gemelli per gli esami di routine prima del ricovero,poi tra una settimana il trattamento di alcolizzazione alla lesione neoplastica del fegato,poi….poi vedremo,come dicevo non ci allarghiamo col tempo.Io spero di aver un po’ di tempo per me,ma già so che ci sarà qualche altro controllo da fare e poi un altro e poi tutto bene ma….tutto bene però e così via,comunque vedremo.Credevo di aver provato tutti i tipi di dolore che si possono patire,sbagliavo:sono andato a fare questa famosa alcolizzazione,il 19 0ttobre,per prima cosa mi hanno messo un ago cannula ed alla mia richiesta di spiegazioni mi hanno detto che sarebbe servita per dopo,per la flebo di antidolorifico,cazzo ma non avevano detto che si trattava di un trattamento molto più leggero della termo ablazione,che mi avrebbe dato un po’ di bruciore per poco tempo e poi niente di più??Ed invece??Penso di aver provato il dolore di chi ha ricevuto una pistolettata al fegato,sarà perché non me lo aspettavo,sarà perché il chirurgo l’etanolo non me lo ha inoculato normalmente,ma letteralmente sparato tutto insieme a pressione(tecnica solo sua,ma a dire dei paramedici che lo hanno coadiuvato così ottiene risultati più efficaci)sono stato così per quattro ore,poi l’antidolorifico ha avuto il suo effetto e sono rientrato a casa,per quatto o cinque giorni quasi sempre a letto,anche perché il dolore era stato così improvviso e violento che avevo forzato tutti i muscoli ed i tendini insieme ed ora erano tutti indolenziti e dolenti,comunque anche questo è passato,ora aspettiamo l’otto nov per un controllo per decidere l’ulteriore da farsi.Nel frattempo ho festeggiato il mio sessantatreesimo anno,certo realmente non credevo di arrivare a queste cifre,specialmente questo ultimo anno ho passato momenti veramente difficili,qualche attimo di scoramento lo ho avuto,magari per un minuto ma mi sono chiesto se riuscivo a mangiare il panettone ed invece eccoci qui,tra un mese e mezzo arriveranno le feste natalizie,pensare che è un periodo che non amo molto,pieno di luoghi comuni,pieno di falso buonismo,finta allegria,io poi non ne colgo la religiosità in quanto ateo,il regalo per forza ,il cenone che diventa la fiera dello spreco.Eppure il pensiero di rifare l’albero mi fa venire le lacrime agli occhi,quando lo ho disfatto mi sono domandato se mai mi sarebbe capitato di rifarlo ed invece sono ancora qui,a pensare che è quasi ora e mi sento fortunato come se avessi vinto la lotteria,mi congratulo con me stesso di aver fatto sembrare tutto normale,di non aver fatto pesare le mie paure.

 

Una cosa che mi sono dimenticato di dire è che in tutte queste mie vicissitudini,ho potuto sempre contare su una presenza,discreta,ma inamovibile muro a cui appoggiarsi,quando serviva lei è sempre stata al mio fianco,Ilaria,dovrei spendere più parole per lei,ma è impossibile spiegare chi è

Ilaria,la sua dedizione è totale,la positività ti coinvolge,è una spugna assorbi tutto,non potrò mai essere più fiero di quanto lo sia di mia figlia,è un moltiplicatore d’amore:quello che sua madre ed io gli abbiamo dato lei lo moltiplica e ce lo ridà.Sin dal primo controllo,sette anni fa,ho preso l’abitudine che,in caso di buone notizie,tornavo a casa con una torta di pasticceria,spero che domani,essendo otto novembre torni a rinnovare la consuetudine,anche perché ripetere l’alcolizzazione mi roderebbe alquanto,scherzi a parte spero davvero che finalmente mi sia tolto dalle palle anche questo bestiolina,fosse che t’arifusse la vorta bona!!

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IL CANCRO E’ COMUNISTA parte IXultima modifica: 2012-04-01T07:46:00+02:00da admin
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