PER I MORTI D’AMIANTO LA PIRELLI SI PORTA AVANTI E OFFRE MAXI RISARCIMENTI

 

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PER I MORTI D’AMIANTO LA PIRELLI SI PORTA AVANTI E OFFRE MAXI RISARCIMENTI

 

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di: LUDOVICA SCALETTI


IN AULA Alla sbarra 11 ex dirigenti per 24 decessi o casi di malattia Per i morti d`amianto la Pirelli si porta avanti e offre maxi risarcimenti. Le associazioni dei lavoratori: «L`azienda cerca di comprarsi la licenza di uccidere e l`impunità» Ludovic a Scaletti.

Trattative in corso per risarcire con milioni di euro le famiglie dei lavoratori morti di amianto negli stabilimenti milanesi della Pirelli. Ieri mattina si è aperta con questa notizia, annunciata dall`avvocato della difesa, la seconda udienza del processo che vede imputati undici ex dirigenti dell`azienda per omicidio colposo e lesioni colpose. Sono accusati di essere responsabili di 24 casi: una ventina di dipendenti morti di mesotelioma pleurico e altri malati di diverse forme di tumore.

Un colpo di scena per le associazioni che intendono costituirsi parte civile nel processo. «La Pirelli cerca di comprarsi la licenza di uccidere e l`impunità» denunciano.

TUTTO RIMANDATO Ieri, dopo la prima udienza “tecnica” del 19 dicembre 2011, era previsto che i giudici decidessero se accettare o meno le parti civili. C`è stato un cambio di programma. Uno dei legali della Pirelli ha spiegato che l`azienda ha già concluso le transazioni con sei delle famiglie colpite, che altre sei sono in corso, mentre una è tramontata. Si tratta di grosse offerte di denaro, nell`ordine, sembra, di centinaia di migliaia di euro, in cambio dell`uscita dal processo. E pare che altre transazioni potrebbero cominciare nei prossimi giorni, anche con l`Inail, l`Asl di Milano e Regione Lombardia.

Un modus operandi che è già stato sperimentato durante il processo Eternit di Torino, conclusosi con la condanna a 16 anni di carcere di due dirigenti. In quel caso l`offerta era di diversi milioni di euro per il Comune di Casale Monferrato, perchè ritirasse la costituzione di parte civile. Soldi che, dopo settimane di discussioni, sono stati rifiutati dall`amministrazione.

LA RABBIA Ieri in tribunale c`erano anche l`Associazione Medina Democratica, l`associazione Italiana Esposti Amianto e il Comitato per la Difesa della salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio (che raggruppa cittadini e operai delle fabbriche di Sesto e Milano, fra cui lavoratori Pirelli), che hanno ribadito di non essere disposti a nessuna trattativa. «Il fatto che delle famiglie in difficoltà accettino la transazione – spiega Michele Michelino del Comitato per la Difesa della Salute – lo possiamo capire anche se ci dispiace, ma che lo facciano le istituzioni no». In questo modo, continua Michelino, «si cerca di monetizzare la salute». Milioni di euro, quelli che la Pirelli propone alle famiglie dei suoi ex dipendenti, che pare fossero già stati messi in conto. «Ci fa rabbia – aggiunge Michelino che già nel 2006 la Pirelli aveva messo da parte 38 milioni di euro in previsione di cause per l`amianto». Quello che chiedono le associazioni è una «condanna pesante», affinchè i «datori di lavoro capiscano che è meglio prevenire». Anche perché, sottolinea Michelino, «l`amianto non è un problema del passato, ma del presente e del futuro e le bonifiche non devono essere un costo per la società».

LA VICENDA I 24 operai parte offesa nel processo, hanno lavorato tra la fine degli anni `70 e la fine degli anni `80 negli stabili- menti milanesi di viale Sarca e via Ripamonti. Secondo l`accusa hanno subito negli anni «esposizioni massicce e ripetute» alle fibre di amianto, senza «l`adozione di adeguati sistemi di aspirazione o protezione individuale» e senza alcun sistema di «raccoglimento polveri».

L`AZIENDA Non la pensa così la Pirelli, che sostiene di aver «sempre agito cercando di tutelare al meglio la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, con le misure adeguate alle conoscenze tecniche a disposizione nel corso degli anni». L`azienda, che dice «di essere sempre stata vicina ai propri ex dipendenti colpiti da malattie e alle loro famiglie», afferma anche di non aver «mai utilizzato amianto quale componente nella produzione degli pneumatici e che all`epoca l`uso dell`amianto negli edifici era pratica comune nelle tecniche di costruzione». Le responsabilità verranno stabilite dai giudici. Intanto «per esigenze legate alle trattative in corso per la definizione dei profili civilistici» il processo è stato rimandato al 19 aprile. [.]

PER I MORTI D’AMIANTO LA PIRELLI SI PORTA AVANTI E OFFRE MAXI RISARCIMENTIultima modifica: 2012-03-04T11:05:17+01:00da weefvvgbggf
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