IL CANCRO E’ COMUNISTA parte VI

salto pranzo 2.png.Finalmente arriva il giorno del ritorno a casa,non prima di averla fornita di un valido aspiratore che ormai fa parte del mio quotidiano,così come la cannula dello stoma che ormai ho imparato a gestirmi da solo ,infatti ogni tanto va tolta lavata con soluzione tipo amuchina smontata sciacquata rimontata e reinserita,ormai sono diventato un esperto,certo di catarro ne ho tanto,mezzo secolo di tabacco non si tolgono in poche settimane,la tosse mi squassa ho tutti i muscoli indolenziti,ma ancora mi tengo la maschera del tutto bene,uno è portato a pensare che il ritorno a casa coincida con la guarigione,la fine dei problemi,invece comincio a rendermi conto che i problemi non finiranno mai,almeno alcuni di loro Viene una signora col sorriso dolcissimo,un po’ professionale ,un po’buono,si presenta è la logopedista,sicuramente sa tutto di me pero,anche per farmi sentire importante,la vuole sentire da me,sicuramente è una persona che sa ascoltare mi spiega con molta dolcezza che non mi debbo disperare più di tanto per la mancanza della mia voce,perché se voglio ne riavro’ un’altra,sicuramente con molta testardaggine,sicuramente non sarà bella come quella precedente(ma chi ti ha detto che la mia voce era bella)ma avro una voce che mi permettera di farmi capireMa che me frega adesso della mia voce,io voglio vedere il mio viso sistemato,io voglio sapere se quest’intervento e’stato risolutivo come quell’altro al polmone che strascichi mi lascera’A me,ho sempre detto non interessa quanta vita mi rimanga ,io voglio sapere come camperò

E Qui mi pare che sia i primi a Ostia che i secondi del Forlanini abbiano indorato la pillola Non mi rimandano a casa se non ti ci hanno portato i casa un vacuum sorta di aspiratore simile a quello in ospedale .Questo vuole dire ,che anche a casa non sarà una passeggiata ,ma non mi aspettavo altro ,lo ripeto questa volta sento che sarà dura. Ancora non ho capito se potrò lavarmi per intero ho dovrò farlo a pezzi ,rinunciando per sempre ad un bagno,rilassante caldissimo,lunghissimo,pro-

fumatissimo,di quelli come li facevo io,a proposito di profumo ne risentirò mai uno?

Finalmente a casa,c’è da riorganizzare tutte le mie vecchie abitudini,finalmente uno specchio ,degno di questo nome,certo i chirurghi hanno fatto un gran lavoro in definitiva ho due cicatrci che da ciascun orecchio vanno in basso descrivendo una dolce curva,fino al centro della base del collo

E convergono in un buco abbastanza notevole da cui fuoriesce una cannula,da lì da quell’apertura io respiro,tossisco,escreto ,è un buco pulsante ,segue i battiti del cuore,mi accorgo solo ora che non ho più il pomo d’adamo,che vorrà dire?che la mia mascolinità se ne andata con lui?che è andata via anche la tiroide?Saranno stati pur bravi ma in quanto a seguire psicologicamente gli operati hanno peccato nel modo più assoluto,mi hanno lasciato con mille domande,con mille perché,noi abbiamo bisogno di rassicurazioni,delle più stupide,che ci diano una certa sicurezza,siamo stati operati di cancro per dio nella maggioranza dei casi abbiamo perso la voce ,vi accingete a bruciacchiarci ciò che non avete tolto,no non una parola “Tutto bene ci vediamo tra una settimana”e tu pensi che tra una settimana ti diranno i perché,i percome,i quando,i se che ti assillano.Invece tra una settimana niente ,un semplice controllo all’andamento della ferita un tutto bene e via.lo so che l’importante

è quello, ma noi abbiamo bisogno di altro ,di rassicurazioni di promesse di calore umano,che non troviamo su internet e meno male che c’è,li ho trovato parecchi miei compagni di viaggio con cui condividere questa mia sete di comprensione ,ho tolto parecchi dei miei dubbi particolarmente a due di loro sarò grato sempre,un rieducatore del nord ed un vecchio leone siculo,a loro debbo tanto,anche nei periodi più bui della mia esistenza,loro erano li,sicuri come due balie di vecchio stampo.Vi amo,tu luciano con la tua esperienza che però non dimentica mai l’uomo,tu Giuseppe col tuo calore,col tuo sincero interesse,con la dedizione tipica dell’amico sincero,ecco vedi che non tutto è per caso,come avrei conosciuto voi?

Non va bene,non va affatto come mi aspettavo,i miei ,abituati al primo post operatorio,non riescono a capire,fisicamente,a parte la strana sensazione di avere una protesi al posto del collo ,a parte dolori che sinceramente sono forti,non riesco a dormire,i sapori sono tutti nuovi,si dividono essenzialmente in due ciò che riesco a mandar giù e ciò che debbo risputare,il mio modo di mangiare è cambiato,bocconcini piccolissimi,mandati giù con acqua o coca cola non ha lo stesso sapore però è accettabile.Il caffè neanche a parlarne,in più ho notato una cosa strana,il fumo mi da fastidio l’odore non lo sento ma appena vengo a contatto con un ambiente dove fumano ho abbiano fumato, io ne ho fastidio ,io che per cinquanta anni la sigaretta è stata la mia prima idea al mattino addirittura prima del caffè ,della pisciata:un piede per terra e prima del secondo l’avevo già accesa,il mio ultimo gesto prima di addormentarmi era spegnere l’ennesima assassina.A mia

Moglie,accanita fumatrice,la cosa non va giù,non ci crede,nella sua mania di grandezza ,pensa lo faccia per lei,che così facendo la ricatto a non fumare salvandola così da tutto quello che è capitato a me,non si accorge che io, in questo momento non ho posto per nessuno.Mi sto’ rendendo conto che il mio apice è passato ,allora dico io,se io dalla vita non mi posso aspettare nulla di più grande dei miei ricordi se il mio zenit è volto alla discesa,perché debbo vivere,per pesare sugli altri.

FONTE

continua

IL CANCRO E’ COMUNISTA parte VIultima modifica: 2012-02-28T16:58:00+01:00da admin
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