Carnevale, Jukebox: metti in scena una canzone

di Bianchi Enrico
 
Come da tradizione ormai consolidata anche quest’anno gli Oratori di Sesto San Giovanni in collaborazione e sotto il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e dei consigli di circoscrizione e dell’associazione “Sesto Proloco” organizzano per sabato 25 febbraio 2012 la tradizionale sfilata di carri allegorici e ragazzi in maschera per le vie della città. La sfilata, come nelle edizioni precedenti prenderà il via alle ore 14.30 dall’oratorio salesiano della rondinella per proseguire per Viale Matteotti, Piazza XXV Aprile, Via Fratelli Bandiera, Piazza IV Novembre, (ove in collaborazione con il consiglio di circoscrizione 1 vi sarà un “dolce” punto di aggregazione), Viale Antonio Gramsci, Sottopasso Garibaldi, Piazza della Repubblica, Viale Marelli, Piazza Maestri del Lavoro (ove in collaborazione con il consiglio di circoscrizione 3 vi sarà un secondo punto di aggregazione), Via Felice Cavallotti, Via Fogagnolo, Piazza della Repubblica, Via Cesare da Sesto, Largo Lamarmora, Via Dante, Piazza Petazzi, ove la manifestazione avrà il suo termine attorno alle ore 17.00
 
In Piazza Petazzi in attesa della manifestazione vi sarà già dal primo pomeriggio animazione per i bambini più piccoli che non riescono a percorrere tutta la sfilata e per i loro genitori. Il tema di quest’anno è “Jukebox: metti in scena una canzone” con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio musicale italiano e internazionale in maniera divertente come prevedibile in un contesto carnevalesco. Come ormai d’uso collateralmente all’iniziativa carnevalesca proponiamo nelle scuole elementari cittadine un ambito aperto alla solidarietà sociale. Al mondo della musica abbiamo affiancato la realtà della solidarietà familiare, anche in riferimento al VII Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a fine mese di maggio nell’area del campo volo di Bresso al quale parteciperà anche il Santo Padre.
 
Lo slogan che proponiamo nelle scuole è: “FACCIAMO CORO”. Abbiamo immaginato ogni famiglia come un piccolo “coro domestico” dove ogni componente è presenza con la propria valenza e la propria “tonalità”. Nella città ci sono tanti “cori domestici”: se questi cori si uniscono, al di la delle differenze razziali, etniche e religiose, la città diventa un unico immenso coro capace di innalzare una melodia meravigliosa. Come fare affinché nessun coro “stoni”? La solidarietà, la collaborazione e l’aiuto concreto tra famiglie diventa il segreto perché una aiuti l’altra ad educarsi nell’aggiustare la tonalità vocale. Superiamo l’ “apartheid” nella quale le famiglie spesso vivono per ritrovare il gusto e il piacere della comunicazione e della condivisione.
 
Abbiamo previsto due gesti concreti:
Il primo: ad ogni ragazzo verrà consegnato un foglietto (dimensione A6) sul quale verrà invitato a sua scelta fare un gesto semplice: un disegno che richiami la famiglia, oppure una frase, oppure semplicemente il nome di una famiglia amica. Questi foglietti diventeranno tanti “mattoncini” che messi assieme ricopriranno e arrederanno le sagome di tre grandi case che faranno da scenario sul sagrato della Basilica di Santo Stefano in piazza Petazzi. Queste case avranno uno spazio da completare in modo che all’arrivo della manifestazione rappresentanti delle varie comunità esistenti sul territorio sestese possano portare i “mattoncini” mancanti.
Il secondo: Molte famiglie, purtroppo, a causa della crescente crisi economica e lavorativa si ritrovano in serie difficoltà economiche tali da non farle raggiungere il fine mese. Alcune di loro, non solo extra comunitarie, fanno meste file davanti agli enti caritativi che in città distribuiscono pacchi viveri. Chiediamo pertanto ad ogni ragazzo e alla propria famiglia di depositare entro il mercoledì 22 febbraio in appositi cartoni collocati nell’atrio delle scuole cibo in scatola non deperibile. Il cibo raccolto verrà consegnato alle varie realtà caritative religiose e laiche presenti in città che si occupano di assistere e distribuire cibo a queste famiglie. Stiamo facendo un monitoraggio all’interno della città al fine di raccogliere il numero dei pasti consegnati nel corso dell’anno 2011 e testimonianze da parte di questi volontari. Questo materiale appena in nostro possesso provvederemo farvelo avere in quanto riteniamo sia interessante diffonderlo.
 
Vorremmo veramente una città fatta di famiglie solidali e unite. Mi sembra superfluo aggiungere che, visto anche il tema trattato, continueremo nella
campagna “NO GAS” già avviata gli scorsi anni al fine di sensibilizzare che non vengano usate schiume da barba (lo scorso anno queste schiume celavano al proprio interno lamette) nonché vengano lanciate uova nei confronti delle persone che partecipano alla manifestazione. Quest’anno, in modo particolare, vista la raccolta di beni da destinare a famiglie in stato di bisognoci sembrerebbe un grande contro senso sprecare questi beni essenziali.
 
Carnevale, Jukebox: metti in scena una canzoneultima modifica: 2012-02-06T10:33:00+01:00da weefvvgbggf
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