Amianto, ecco i numeri della strage silenziosa in Val Basento

fiori-rosa.jpgContinua a colpire e uccidere inesorabilmente: l’amianto è un cecchino spietato e infallibile. Che per giunta agisce in silenzio e indisturbato. Ora però è stato smascherato: tutti lo conoscono, sanno dov’è e quanto è pericoloso. È il momento di renderlo innocuo, anche e soprattutto nel nostro territorio. Dove sembra non aver fine quell’inquietante sequenza di lutti che ha letteralmente decimato le famiglie dei lavoratori della Val Basento: sono ben 160 infatti le morti premature (10 casi nel 2010, già 7 quest’anno) tra i 270 casi accertati di patologie tumorali provocate dall’esposizione alla micidiale fibra.
Cifre note da anni a Mario Murgia, presidente della sezione Val Basento dell’Aiea (l’Associazione Italiana Esposti all’Amianto), che le ha tristemente snocciolate in presenza di tutte le istituzioni locali in un incontro tenutesi nei giorni scorsi presso la Prefettura di Matera. Sono numerosi anche i tumori riscontrati tra le vedove dei lavoratori, tra carcinoma del polmone, asbestosi, cancro alle ovaie, placche pleuriche ed altro. Ci sono poi oltre 260 casi di malattie professionali denunciate dalla Medicina del Lavoro in seguito agli accertamenti sanitari e oltre 100 casi segnalati all’Inail da ex lavoratori esposti per patologie rilevate prima della visita di sorveglianza sanitaria. Un totale quindi di oltre 600 casi sui 2000 soggetti già sottoposti a sorveglianza sanitaria dalla Medicina del Lavoro (a regime saranno 5.000): una percentuale impressionante del 30%, resa ancora più inquietante dall’elevata frequenza di morti premature, con numerosi casi di carcinoma polmonare, asbestosi, carcinoma alla laringe e all’apparato gastrointestinale. E per molti delle vittime al danno si è aggiunta la classica beffa: hanno perso la salute, o addirittura la vita, ma non gli sono stati riconosciuti i diritti assicurativi e previdenziali:
“Per molti lavoratori con patologie tumorali acclamate e in fase di cura chemioterapica – denuncia infatti Murgia – non è stata fatta alcuna denuncia preventiva di malattia professionale facendo così perdere ogni beneficio e ogni diritto contributivo. In diversi casi poi i lavoratori ex esposti, anche con premorienze, che hanno avuto il riconoscimento Inail di malattia professionale, non vengono riconosciuti invece dall’Inps come aventi diritto alla rivalutazione contributiva (diretta o agli eredi) perché pensionati prima della legge 27 marzo 1992, assolutamente ingiusta e probabilmente anticostituzionale. E ancora si riscontrano molti casi di patologie multifattoriali, con altrettanti casi di morte prematura, probabilmente dovute all’esposizione di un insieme di sostanze tossiche e nocive ed in presenza di asbesto, che richiederebbero un’analisi approfondita attraverso uno studio epidemiologico del sito: così potrebbero essere riconosciute come malattie professionali”.
All’incontro in Prefettura erano presenti il presidente della Provincia Franco Stella, il direttore generale dell’Asm Vito Gaudiano e funzionari di Inail, Inps e Direzione Provinciale del Lavoro. Da loro si attendono ora immediati atti concreti.

http://www.ilresto.tv/2012/01/attualita/amianto-ecco-i-numeri-della-strage-silenziosa-in-val-basento

Amianto, ecco i numeri della strage silenziosa in Val Basentoultima modifica: 2012-01-04T09:50:50+01:00da weefvvgbggf
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