A come Amianto. Il teatro civile di Ulderico Pesce in scena all’Ambra alla Garbatella

Teatro

 

Un viaggio che attraversa l’Italia fino ad arrivare all’Eur di Roma cercando di fare luce sull’inquinamento da Amianto

A come Amianto. Il teatro civile di Ulderico Pesce in scena all'Ambra alla Garbatella

di Daria Bellucco
12/11/2011



Il 17 novembre avrà inizio presso il Tribunale di Roma il processo contro le società coinvolte nell’abbattimento del Velodromo dell’Eur con l’accusa di disastro colposo. Motivo di questa imputazione, le modalità con cui il 24 luglio del 2008 l’amministrazione comunale fece implodere mediante l’uso del tritolo il Velodromo al cui interno, secondo la successiva relazione Asl, erano presenti 130 chili di materiali in cemento amianto e altri 4.535 chili di materiali contenenti amianto.

La fibra di amianto, più piccola 1300 volte di un capello, si inala con facilità generando nove volte su dieci il mesotelioma pleurico, un cancro che corrode i polmoni fino a farli sparire.

L’esplosione della “pista ciclabile migliore del mondo”, realizzata per le Olimpiadi del ’60, ha generato una nube di polvere di fibre d’amianto che si è posata sulle teste degli abitanti della città, tra cui i bambini del nido del vicino viale Egeo. Tutti erano all’oscuro di ciò che stava accadendo. L’Eur spa, società proprietaria del Velodromo, pur consapevole della presenza di tubi contenti cemento-amianto non avvertì l’Asl dell’imminente esplosione.

La gravità di quanto accaduto e l’assurdo silenzio che copre la vicenda sono la causa della rabbia del teatro civile di Ulderico Pesce. A come Amianto è un viaggio attraverso i luoghi dell’Italia colpiti dalla polvere killer. Casale Monferrato (AL), dove l’Eternit fabbricava il famoso materiale con il medesimo nome, un miscuglio di cemento e amianto usato per la copertura delle case e per fabbricare tubature idriche; Monfalcone (GO), dove dal 1907 si fabbricavano navi isolate tramite amianto; Balangero (TO), dove si trova la più grande cava di amianto di tutta Europa; Biancavilla, una cittadina di 23mila abitanti circondata da rocce ricche di amianto e Sesto San Giovanni (MI), dove grandi fabbriche come la Breda hanno lavorato l’amianto sia dai primi anni del ‘900 senza alcuna cautela per gli operai e per i cittadini.

Lo spettacolo è costruito sulla storia d’amore tra Nico e Maria. Nico è un giornalista d’inchiesta che gira l’Italia alla ricerca di testimonianze sulle cause della lavorazione dell’amianto che lo portano a scoprire una catena di morte composta da 37.000 innocenti, molti dei quali richiedevano norme di sicurezza la cui negazione veniva giustificata dalla costante minaccia di chiusura della fabbrica in cui erano assunti.

Attraverso le testimonianze degli operai sopravvissuti e dei famigliari dei deceduti Ulderico Pesce  riesce a coinvolgere emotivamente lo spettatore unendo la drammaticità del reale all’ironia e l’umorismo che sempre caratterizza le sue opere.

Per l’autore/regista il teatro è uno strumento di denuncia attraverso il quale informare divertendo, nella speranze di generare una “reazione sociale”. Ed è stato grazie alle tremila firme raccolte sul suo sito (www.uldericopesce.it) che si è riusciti a trasformare l’imputazione del processo di Roma da “getto di cose pericolose” a “disastro colposo”.

L’amianto è stato messo al bando solo nel 1992 quando sin dal 1898 si era consapevoli del carattere cancerogeno del minerale. Ma il problema persiste perché esistono ancora intere aree da bonificare, un infinità di prodotti ancora in uso costruiti con il materiale killer e vi sono paesi come il Canada in cui è ancora consentito produrre derivati dall’amianto.

In Italia nessuno dei dirigenti delle fabbriche imputate – Breda e Falk in primis – hanno pagato per le vittime del loro guadagno e ciò che più indigna è la mancanza della dovuta attenzione da parte della stampa italiana.

Grazie anche ai video che documentano l’esplosione del Velodromo Ulderico spinge lo spettatore/cittadino ad esigere un suo diritto fondamentale e cioè il diritto all’informazione.

Lo spettacolo continua sabato 12/11 alle h 21.00 e domenica 13/11 alle h 17.00 al teatro Ambra alla Garbatella Piazza Giovanni da Triora, 15

A come Amianto. Il teatro civile di Ulderico Pesce in scena all’Ambra alla Garbatellaultima modifica: 2011-11-13T08:48:11+01:00da weefvvgbggf
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