Addio a Steve Jobs, lui ai giovani: siate affamati e folli

Aveva 56 anni, ha cambiato il mondo della tecnologia. Il 24 agosto aveva lasciato il timone della casa di Cupertino a Tim Cook

New York, 6 ott. (TMNews) – Steve Jobs è morto, aveva 56 anni. Appena ventunenne aveva fondato la Apple insieme a Steve Wozniak, cambiando per sempre il modo di pensare la tecnologia. La notizia è arrivata attorno alle 19:30 di ieri (l’01:30 in Italia) ed è immediatamente rimbalzata su Twitter e su Internet, in ogni angolo del mondo. L’annuncio nel comunicato di Apple.

Siamo profondamente rattristati di dover annunciare che Steve Jobs ci ha lasciati. La sua passione ed energia sono state la fonte di innovazioni incalcolabili e che hanno arricchito e migliorato la vita di tutti noi. Il mondo è incredibilmente migliore grazie a Steve Jobs. Il suo grande amore era la moglie Laurene e la sua famiglia. I nostri pensieri vanno a loro e a tutti coloro che sono stati toccati dal suo talento straordinario”, si legge in un comunicato della casa di Cupertino. Subito dopo, la conferma dei parenti: “Se ne è andato in modo sereno, circondato dalla sua famiglia. Sappiamo che molti di voi parteciperanno al nostro dolore e vi chiediamo di rispettare la nostra privacy in questo momento di lutto”.  

Durante una carriera durata oltre trent’anni, Jobs ha gettato le basi della moderna industria dell’high-tech, contentendendo la scena agli altri pionieri del settore come Bill Gates e Larry Ellison, i fondatori di Microsoft e Oracle. Proprio Gates è stato tra i primi a commentare: “al mondo raramente qualcuno ha il profondo impatto che ha avuto Steve, gli effetti del suo lavoro si sentiranno per molte generazioni”.

Jobs aveva lasciato il timone di Apple lo scorso 24 agosto, con una lettera aperta al consiglio di amministrazione, nella quale avava designato anche il successore, Tim Cook, il suo braccio destro da 13 anni, il direttore generale che lo aveva sostituito già tre volte e che dal gennaio scorso era l’amministratore delegato supplente di Apple. Era rimasto come presidente del consiglio di amministrazione.

Per il momento nessuno parla delle cause della morte, forse è ancora troppo difficile parlare di un argomento su cui si specula da tanto tempo. A Jobs fu diagnosticato un tumore al pancreas nel 2004 dal quale guarì. Nel 2009 fu sottoposto a un trapianto di fegato. Poi sulla sua salute ci sono state solo indiscrezioni, soprattutto quando a metà del 2008 ha cominciato a perdere peso a vista d’occhio e quando ha preso un secondo periodo di aspettativa a partire da metà gennaio.

Nelle ultime settimane erano circolate su Internet foto che molti non avrebbero voluto vedere, ma che testimoniavano un aggravarsi delle sue condizioni. Il capitolo più produttivo della carriera del fondatore di Apple è stato quello che ha coinciso con la parte finale della sua vita, quando ha infilato uno dopo l’altro una serie impressionante di successi, lanciando la nuova generazione di MacIntosh, iPod, iPhone e iPad. L’ultimo arrivo proprio un giorno prima della sua scomparsa: la nuova versione dello smartphone, iPhone 4S, è stata presentata a Cupertino il 4 ottobre

IL MESSAGGIO AI GIOVANI
Nel giugno del 2005 Jobs, che non ha mai finito l’università, partecipò alla cerimonia di laurea della Stanford University in California  dove ha pronunciato quello che è considerato il suo testamento morale ai giovani e che da anni spopola sul Web. “Stay hungry, stay foolish“, restate affamati, restate folli, disse davanti ai giovani lanciando quello che è divenuto un messaggio simbolo per la “generazione-Apple”.  La Applefondata nel 1974 in un garage insieme al suo amico Wozniak e divenuta un colosso da 2 miliardi di dollari e 4 mila dipendenti appena 10 anni dopo da cui fu licenziato alcuni anni dopo. “Non me ne accorsi allora, ma il fatto di essere stato licenziato da Apple era stata la miglior cosa che mi potesse capitare. La pesantezza del successo era stata rimpiazzata dalla leggerezza di essere di nuovo un debuttante, senza più certezze su niente. Mi rese libero di entrare in uno dei periodi più creativi

IL SONDAGGIO  

 

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LA BIOGRAFIA 

steve jobs 110“Stay hungry, stay foolish”, vita di un visionario

Nato nel 1956 in California, a 21 abbandona gli studi e fonda con Wozniak la Apple

LE PAROLE 

jobs stanford 110Il discorso-mito di Jobs a Stanford

Nel 2005 alla platea dell’università: “Non vivete una vita di qualcun altro”

LE REAZIONI 

jobs 512Obama: ha cambiato il mondo

Il fondatore di Facebook: ho perso un amico. Il ricordo dei dipendenti

 

Addio a Steve Jobs, lui ai giovani: siate affamati e folliultima modifica: 2011-10-06T16:35:00+02:00da admin
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