Guida agli esami della tiroide: consigli pratici

La tiroide, una ghiandola endocrina, che, troppo spesso, si comincia a conoscere e a considerare solo quando viene colpita da patologie o disturbi, più o meno gravi. Per giocare d’anticipo, è importante cogliere alcuni segnali, soprattutto perché le malattie tiroidee più comuni non danno sintomi particolari, e imparare a leggere attentamente leanalisi, per individuare eventualianomalie.

Il primo passo, l’autoesame

Se si considera che le malattie tiroidee più diffuse, nella maggior parte dei casi, non si presentano con sintomi specifici, a eccezione di rigonfiamenti enoduli, l’arma fondamentale della prevenzione è l’autoesame.
 
Imparare a osservare nel modo giusto l’area è importantissimo, ecco come: tenere uno specchio con la mano, guardando la parte del collo subito al di sotto del pomo d’Adamo (prominenza rotondeggiante) e immediatamente al di sopra del giugulo (fossetta posta sopra l’estremità dello sterno), la tiroide è situata in questa zona del collo; chinare leggermente indietro il capo; ingoiare un sorso d’acqua, guardando il collo, fare attenzione a ogni rigonfiamento o protrusione in questa zona mentre si ingoia.
 
E’ consigliabile effettuare questa manovra con costanza e, se si notano anomalie, meglio rivolgersi al medico.
 
Il dosaggio degli ormoni

Il dosaggio degli ormoni è un esame semplice, che, grazie a un prelievo di sangue, consente di verificare la funzionalità della tiroide: è utile per diagnosticare l’ipotiroidismo o l’ipertiroidismo.
 
Il campione prelevato viene analizzato in laboratorio per stabilire il livello nel sangue degli ormoni T3, T4 e THS. In condizioni normali, i tre valori sono in equilibrio. In caso contrario possono verificarsi alcune eventualità: se il THS è aumentato, mentre gli altri due sono diminuiti è probabile che ci sia ipotiroidismo; se, invece il TSH è diminuito, mentre T3 e T4 sono aumentati, probabilmente la ghiandola funziona troppo, ipertiroidismo.
 
L’ecografia

L’indagine morfologica, in grado di fornire informazioni preziose sulla struttura della tiroide, utili per accertare la presenza di noduli, gozzo, malformazionidovute a tumore, è l’ecografia.
 
I protagonisti di questo mezzo diagnostico sono gli ultrasuoni, che, emessi da un apposito strumento, sono indirizzati verso la tiroide e restituiscono, grazie all’elaborazione fatta da un altro apposito apparecchio, le immagini della zona interessata del collo, evidenziando formazioni anomale.
 

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Guida agli esami della tiroide: consigli praticiultima modifica: 2011-06-08T15:22:32+02:00da admin
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