A Napoli la vita é sempre più difficile.

 

Oltre alle montagne di immondizia che ci soffocano e che ammorbano un’aria diventata a dir poco pestilenziale, mefitica ed irrespirabile, ad infelicitare ancor di più la vita di tutti coloro che per un destino maligno e beffardo sono nati in questo luogo, si aggiungono i numerosissimi tagli alle infrastrutture (vuoi per cronica indisponibilità di pecunia dovuta ai vari intrallazzi/furti di coloro che si sono succeduti nella “malagestione” della città, vuoi per il federalismo fiscale di recente memoria cha ha bloccato l’invio di fondi ma non quello dei rifiuti tossici provenienti dal nord Italia e dal nord Europa che ci stanno avvelenando ed uccidendo: la Campania é la regione italiana con il maggior numero di persone ammalate di tumore e di tiroide di tutta Italia, senza contare i bambini e gli animali che stanno nascendo malformati), dicevamo, tagli alle infrastrutture che hanno comportato una drastica riduzione del numero degli autobus in circolazione.
Conseguenza?
Tutti i povericristi, che non hanno la possibilità economica di acquistare un’ automobile e che si spostano con i mezzi pubblici, spesso anche sottoscrittori di abbonamenti annuali e quindi regolarmente paganti, vedono ulteriormente danneggiata la qualità della propria vita, dal momento che sono costretti ad aspettare i bus per ore ed ore alle fermate, nella pioggia autunnale, nel gelo invernale, sotto il cocente sole d’estate… 
E quando questi povericristi sono anziani o disabili o persone che utilizzano i mezzi per andare a lavorare, che se arrivi tardi ti licenziano, o per andare a fare la spesa, buste pesanti e schiene doloranti, allora ben si può immaginare quanto sia diventato impossibile il semplice “esistere”.
Gli onesti, i laboriosi, i civili, quelli che pagano una Tarsu triplicata a fronte di un servizio di raccolta inesistente,  si chiedono: “Che cosa abbiamo fatto di male per meritare tutto questo? Che cosa stiamo scontando? Perché dobbiamo subire le conseguenze della cattiva volontà e dell’avidità di coloro che dovrebbero garantire un minimo di vivibilità?”. 
Non é giusto.

Non é forse questo l’Inferno?
Stiamo morendo…

http://cervelliamo.blogspot.com/2011/06/napoli-la-vita-e-sempre-piu-difficile.html

A Napoli la vita é sempre più difficile.ultima modifica: 2011-06-08T15:24:34+02:00da admin
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