L’Aquila: Viale della Croce Rossa dove l’amianto non fa paura

 

L'Aquila: Viale della Croce Rossa dove l'amianto non fa paura

L’Aquila, 4 giu 2011 – La piaga dell’amianto sembra non preoccupare realmente l’amministrazione dell’Aquila. Più volte nel corso degli ultimi mesi dalle pagine del capoluogo.it abbiamo lanciato l’allarme di una discarica alla mercé di acqua, vento, sole e gelo nel cuore della vita notturna cittadina: viale della Croce Rossa.

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L’autocarrozzeria abbattuta a seguito del terremoto ha lasciato in eredità alla città un groviglio di lamiere, cemento, pneumatici, plastica, vetro e, ciliegina sulla torta, lastre di amianto frantumate. I tanti edifici crollati a seguito del sisma hanno liberato nell’aria già di per sé tantissime fibre di asbesto, 1300 volte più sottili di un capello umano, e il mostruoso ritardo della macchina dello smaltimento delle macerie contribuisce a peggiorare la situazione.

Più volte il presidente dell’Aquilana società multiservizi, Luigi Fabiani,aveva promesso che si sarebbe adoperato per risolvere la situazione di viale della Croce Rossa. La prima nota tranquillizzante e informativa porta in calce la data del 22 settembre 2010 ma, a quasi 9 mesi dalla prima rassicurazione dove veniva detto ai cittadini aquilani come ogni passo necessario fosse già stato adottato per portare ad una risoluzione il problema, tutto è rimasto praticamente invariato, infatti l’area non è stata messa in sicurezza nè tanto meno è stata trattata.

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L’amianto, in Italia fuori legge da quasi 20 anni, utilizzato per le sue particolari proprietà di termodispersione e fonoassorbenza, nel momento della sua rimozione crea non pochi problemi trattandosi di un’operazione delicata che solo ditte specializzate posso affrontare senza mettere in pericolo la salute degli operatori. Di giorni ne sono trascorsi 254 e l’amianto, che può essere conservato anche in loco se la spesa di rimozione viene stimata eccessiva o se non sussistono le premesse per eseguirla, giace indisturbato a due passi da locali notturni, ristoranti, abitazioni e scuole ad alto transito quotidiano. Se non si voleva procedere con la rimozione, le lastre avrebbero potuto essere trattate con una vernice speciale così da rendere inoffensivo per la salute pubblica il materiale che continua a disperdersi nell’area.

Le fibre di amianto possono essere facilmente respirate e causare pericolose malattie come il mesotelioma, il carcinoma polmonare, il cancro alla laringe e all’ovaio ma forse tutto questo non fa paura o non è abbastanza per procedere con la bonifica.

di Sarah Porfirio

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L’Aquila: Viale della Croce Rossa dove l’amianto non fa pauraultima modifica: 2011-06-04T16:15:52+02:00da weefvvgbggf
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