Un saluto a Vittorio

Come poteva pensare Vittorio che chi l’ha rapito poteva capire la differenza tra un soldato e un volontario,che era li per aiutare la popolazione civile invece sulla sua strada ha trovato la morte?

Spero che mi perdonerai il mio chiamarti e nominarti per nome,anche se non ho avuto la fortuna di conoscerti neanche di vista,ma il pensiero che tu rappresentavi l’Italia che aiuta chi ha bisogno non importa dove e come,mi fa sentire vicino a te.

Un’Italia mai stata veramente razzista neanche sotto le leggi razziali,non per niente si dice Italiana gente buona,noi Italiani figli di continue invasioni nei millenni della storia della nostra amata penisola.

Un Italia che oggi piange un suo figlio ,rapito da forze armate,te che il tuo unico armamento era l’altruismo e il bene verso gli altri,ti sei visto portare via,perché per loro soldati “veri” e da “eroi” attaccare chi è disarmato e che non può difendersi.

Per diventare merce di scambio con ultimatum di 30 ore,ultimatum che ti avrebbe visto già morto soffocato con l’aria che pian piano si esauriva nei tuoi polmoni e non riuscivi a metterne altra visto il collo occluso come in un lungo corteo funebre che portava alla fine della tua vita hai sofferto anche nel morire,una piccola via crucis visto la vicinanza alla Pasqua che ti ha visto lasciare questo mondo che non ti meritava,e finalmente dopo la tua morte terrena sei rinato in un posto pieno di luce dove almeno lì non ci sono guerre per il petrolio che nascondono dietro l’esportazione di democrazia.

Certamente il tuo pensiero appena rapito sarà stato che quando saresti tornato libero avresti continuato ad aiutare gli altri e che lo avresti raccontato ridendo di questa triste esperienza,e anche quando avrai capito che non ci sarebbe stato ritorno,che morivi lontano da casa avrai perdonato i tuoi assassini perché alla fine chi muore a migliaia di km da casa lo fa perché crede che tutto il mondo sia buono come lo è stato lui.

Io non sono un anima nobile come la tua e mi verrebbe la voglia di rimandare tutti a casa loro e di far tornare a casa i nostri figli,i nostri padri e madri sparsi nel mondo che essi siano soldati o volontari impegnati in missione umanitarie come te,visto che di umanitario non vogliono niente che non siano armi,petrodollari e la prevaricazione sugli altri.

Perché oggi li abbiamo in casa che fanno gli ossequi che salutano ed una parte anche che già si sente padrone violentando,rubando e ammazzando puntando sull’impunità e sul buonismo,ma io mi chiedo un domani che saranno loro maggioranza avremmo lo stesso trattamento di Fabrizio e come il tuo in casa propria.

Basta vedere quando parlano con noi in italiano e nel discorso si rivolgono ai loro paesani nella loro lingua come se il discorso che hanno con te ha un continuo che non puoi anzi non devi sapere..

Quindi mi domando perché dobbiamo aiutarli da noi e a casa loro?

Perché non vogliono il nostro aiuto,pretendono i diritti e non vogliono i doveri come se si potesse scegliere solo la parte che ci conviene scartando ciò che non è.

Non vogliono neanche integrarsi ma aspettano anzi esigono che siamo noi a integrarci con loro a cambiare e renderci simili a loro,perché per loro noi Europei siamo i cani infedeli da convertire o da eliminare dalla faccia del mondo possibilmente soffrendo decapitandoli con una scimitarra o coltello in modo da portare a una morte lenta e dolorosa o impiccandoli con un filo di ferro come è successo a te Vittorio.

Un saluto a te Vittorio

Un saluto a Vittorioultima modifica: 2011-04-15T16:28:50+02:00da weefvvgbggf
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