Qualità e vita dei pazienti laringectomizzati Venerdì 16 aprile, nell’aula magna di Villa Sironi, si svolgerà un convegno organizzato da”unità operativa di otorinolaringoiatria dell’ospedale Sant’Antonio

Domani 15 aprile, nell’Aula Magna di Villa Sironi a Gallarate, alle 8.30 inizia il convegno dedicato alla qualità di vita e al trattamento delle emergenze nei pazienti laringectomizzati. Un incontro organizzato dal Dipartimento di Neuroscienze – Unità operativa di Otorinolaringoiatria -, diretto da Alberto Premoli, dell’Azienda ospedaliera Sant’Antonio Abate e da Ailar Onlus (Associazione Italiana Laringectomizzati).

Oltre agli specialisti dell’Ao gallaratese, partecipano all’incontro anche il direttore generale dell’Asl di Varese, Pierluigi Zeli, e il maestro riabilitatore, Umberto Tassini. Nel pomeriggio attesa anche la relazione di Maurizio Magnani, direttore dell’Unità operativa di Otorinolaringoiatria di Cremona e Presidente dell’Aila.

Il convegno intende sensibilizzare le istituzioni, gli operatori e le associazioni sulla necessità di attuarecampagne di informazione sui rischi di malattie respiratorie riconosciute anche come malattie sociali, sui principali agenti eziologici, sulla necessità di anticipare la diagnosi di eventuali lesioni.

La giornata di studio propone anche uno scambio informativo sui percorsi diagnostici, assistenziali e riabilitativi che si possono mettere in atto sia per prevenire le complicanze legate alla patologia sia per migliorare la qualità di vita del paziente.

I pazienti laringectomizzati a seguito di intervento per cancro alla laringe, presentano unafragilità psicofisica che può creare motivo di emarginazione per la difficoltà di comunicare. La modificata attività respiratoria, inoltre, li rende particolarmente esposti a patologie dell’apparato respiratorio che, se trascurate, nel tempo possono cronicizzare fino a comportare delle vere e proprie malattie sociali come la broncopatia cronica ostruttiva. Nel caso poi di intervento di primo soccorso, qualora non venisse accertata la presenza di tracheostoma, i pazienti laringectomizzati potrebbero essere sottoposti a manovre non corrette con grave rischio.

Nel corso del convegno, sarà distribuito ai partecipanti l’opuscolo informativo “Come vivere senza laringe” realizzato dall’Unità operativa di Otorinolaringoiatria e dalla Scuola di Riabilitazione alla parola per laringectomizzati di Gallarate. Un semplice vademecum per il paziente laringectomizzato, pensato e redatto, sulla base di esperienze vissute personalmente dal maestro riabilitatore, con l’intenzione di aiutare i pazienti a risolvere le problematiche che si troveranno ad affrontare nella quotidianità dopo la dimissione ospedaliera.

1° tumore delle prime vie aeree superiori, in maggior percentuale nei maschi. I principali fattori di rischio sono il fumo e l’alcol. Nuove tecniche chirurgiche e radioterapiche consentono di mantenere le funzioni della laringe (voce e respirazione naturale). Nonostante queste innovative opportunità terapuetiche, in alcuni casi è necessario un intervento curativo radicale di laringectomia totale. 
Casistica Ao Gallarate: attualmente 20 pazienti laringectomizzati seguono il corso riabilitativo e più di 100 pazienti operati negli ultimi anni sono in cura.

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4 pensieri su “Qualità e vita dei pazienti laringectomizzati Venerdì 16 aprile, nell’aula magna di Villa Sironi, si svolgerà un convegno organizzato da”unità operativa di otorinolaringoiatria dell’ospedale Sant’Antonio

  1. sono un larigecstomizzato totale parlo con voce esofagea il mio morale è a pezzi apprezzo molto le vostre iniziative mi piacerebbe seguirle ma siamo lontani saluti chilelli

  2. ciao giovanni parlare con voce esofagea riesco a farmi capire un poma la vita non è vita la voce perduta imcomprenzioni emarginazioni ma un caro saluto è andiamo avanti

  3. Lo so la vita è molto cambiata non possiamo negarlo,ma alla fine siamo sempre quelli di prima magari con qualche momento di sconforto sopratutto quando vedi che certa gente non vuol capire come parliamo a prescindere perché appena sentono la nostra tonalità se non scappano poco ci manca o quei idioti pochi per fortuna che ti imitano ma il resto è tutto come prima per fortuna.
    Ma caro Franco ricordati che DOBBIAMO andare avanti per noi e per chi ci è stato vicino al momento della diagnosi,al momento dell’operazione e dopo e che ancora ci stanno vicini orgogliosi forse più di noi quando ci sentono parlare .
    Saluti Giovanni

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