Aosta città più cara d’Italia 03 aprile 2011 08:47

E’ Aosta la città più cara d’Italia, dove il carrello della spesa arriva a costare fino a 800 euro in più l’anno. Secondo un’indagine condotta dal Codacons, insieme al sito specializzato www.spesafacile.com, il capoluogo valdostano batte infatti tutte le altre 109 province italiane, arrivando a costare ben il 28% in più rispetto alla provincia più economica, Siena. 

Lo studio ha preso in esame un paniere composto da 28 beni, rappresentativi della spesa settimanale tipo di una famiglia media. Nel carrello sono stati inseriti quindi generi alimentari come latte, uova, pane, pasta, carne bovina, e beni legati alla persona come sapone, detersivo e dentifricio. 

Il risultato indica Siena al vertice della classifica del risparmio. Quasi inaspettatamente infatti nella provincia toscana per acquistare il paniere di beni individuato, si spende meno in assoluto: 49,83 euro. La provincia più cara invece proprio Aosta dove, per i medesimi prodotti, si spendono 63,83 euro, ossia 14 euro netti in più di Siena (+28%). 

Tra le città più economiche figurano molte città del Sud: al secondo posto si piazza infatti Vibo Valentia (50,29 euro) e al terzo Potenza (50,98 euro). 

Al contrario tra le più care sono soprattutto città del Nord. Il Codacons evidenzia proprio che tra le città meno convenienti vi siano ben tre province della Lombardia (Lecco, Varese e Sondrio) e tre del Piemonte (Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola). 

Guardando ai prodotti inseriti nella lista della spesa, alcuni registrano prezzi estremamente diversificati a seconda della città: ad esempio il riso (1 kg) lo si può trovare a 1,50 euro a Potenza e a 4,84 euro a Nuoro, con una differenza che arriva al 220%; il tonno in scatola (confezione da 3 x 80 gr) passa da 1,80 euro di Siena a 4,49 euro di Aosta (+149%); 12 rotoli di Carta igienica costano invece 6,98 euro nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola e 3,35 euro a Isernia (differenza del 108%). 

”Le differenze esistenti tra le varie città d’Italia sotto il profilo dei prezzi al consumo, incidono pesantemente sui bilanci delle famiglie e sul loro potere d’acquisto – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi -. Basti pensare che, facendo una spesa completa (non solo i 28 beni dello studio) nella città più conveniente, a fine anno si avrà un risparmio pari a circa 800 euro a famiglia rispetto alla città più costosa”.

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Un pensiero su “Aosta città più cara d’Italia 03 aprile 2011 08:47

  1. Sbagliato, la località più cara in assoluto è Gaeta (LT, Lazio), pochi negozi, prezzi perennemente alti, stipendi medi 600€ per il full time, affitti medi 500€/mese (per 9 mesi annuali) per 50mq in zone periferiche, per salire a 1200 circa per 90mq ne pressi del centro. In estate si sale a circa 4000/5000€ mese per qualunque metratura. Niente servizi, niente svaghi, trasporti pubblici scarsi ed inaffidabili, economìa stagnante, 90% parcheggi blu, anche dove non permesso. Mercato del lavoro in mano all’interinale ed a cartelli formati per mantenere bassi i salari. Contratti “preventivi” (obbligo di firma del foglio di dimissioni al momento dell’assunzione). Differenza salariale tra i due sessi molto forte (una donna guadagna in media 250€ per il part-time).
    Non è una città, ma una piccola cittadina di circa 20000 abitanti.

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