Nessun pericolo per l’Italia dagli incidenti alle centrali nucleari giapponesi. Gli unici rischi teorici potrebbero venire dai prodotti alimentari importati dal Giappone: per questo il Ministero ha disposto l’aumento dei controlli su questi prodotti (soprattutto pesci, crostacei, caviale, soia, alghe, tè verde) confezionati dopo l’11 marzo, data del terremoto. Leggi l’approfondimento.
Per i cittadini italiani o stranieri provenienti dal Giappone dopo l’evento dell’11 marzo ecco l’elenco dei centri di riferimento, individuati dalle Regioni, in grado di effettuare controlli e prestare assistenza, ove necessario.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità mette in guardia le persone preoccupate per l’incidente alla centrale nucleare in Giappone contro la auto-medicazione con compresse di ioduro di potassio o con prodotti contenenti iodio.
Questo avviso fa seguito alle segnalazioni di persone che usano queste sostanze o le compresse in risposta al rilascio di radiazioni dagli impianti nucleari in Giappone. Lo ioduro di potassio deve essere preso soltanto in presenza di una precisa raccomandazione di sanità pubblica in tal senso.
La distribuzione e somministrazione di ioduro di potassio è una delle misure prese in considerazione dal Piano Nazionale per la risposta alle emergenze nucleari (DPCM 19 marzo 2010).
Si sottolinea che in Italia non c’è alcuna necessità di raccomandare l’assunzione di ioduro di potassio.
Leggi le domande e risposte più frequenti.
Vedi anche:
- Nota informativa Istituto Superiore Sanità riferita alla situazione aggiornata al 23 marzo 2011
- Comunicato stampa 22 marzo 2011, n. 61 – Ministro della Salute Fazio: “Nessun pericolo dall’arrivo di correnti d’aria dal Giappone”
- Comunicato stampa 18 marzo 2011, n. 59 – Incidente nucleare in Giappone, primi controlli su italiani al rientro nel nostro Paese. Nessun rischio per la salute