CARTA DEI DIRITTI DEL’ANZIANO

Diritti dell’anziano

 

La persona anziana ha il diritto:

di conservare la propria individualità e libertà;

di conservare le proprie credenze, opinioni e sentimenti, anche se essi appaiono anacronistici e in contrasto con quelli della maggior parte della popolazione e/o dell’ambiente umano di cui fa parte;

di conservare le proprie modalità di condotta, anche se esse appaiono anacronistiche e in contrasto con quelle della maggior parte della popolazione e/o dell’ambiente umano di cui fa parte;

di continuare a vivere nel proprio domicilio;

di essere accudita e curata, quando necessario, al proprio domicilio, giovandosi dei più aggiornati mezzi terapeutici;

di continuare a vivere con i propri famigliari;

di conservare relazioni con persone di ogni età;

di usufruire, se necessario, delle forme più aggiornate di riattivazione, riabilitazione e risocializzazione;

di essere salvaguardata da ogni forma di violenza fisica e morale, ivi compresa l’omissione di interventi che possono migliorare le sue condizioni di vita e anche aumentare il desiderio e il piacere di vivere;

di essere messa in condizione di conservare la propria dignità e il proprio valore, anche quando non è più totalmente autonoma e autosufficiente;

di essere messa in condizione di esprimere le proprie attitudini e creatività.

 

 

 

Doveri della società

 

La società ha il dovere:

di rispettare l’individualità di ogni persona anziana, evitando nei suoi confronti interventi decisi solo in funzione della sua età anagrafica;

di rispettare credenze, opinioni e sentimenti delle persone anziane, sforzandosi di coglierne il significato nell’evoluzione di una cultura e di una popolazione;

di rispettare le modalità di condotta delle persone anziane, riconoscendo il loro valore ed evitando di “correggerle” o di deriderle;

di consentire ad ogni persona anziana di vivere nel proprio domicilio o, in caso di assoluta impossibilità, di usufruire di soluzioni nelle quali possa ritrovare alcuni aspetti dell’abitazione forzatamente abbandonata;

di accudire e curare l’anziano fin dove è possibile a domicilio, riducendo gli eventuali periodi di ospedalizzazione e fornendo ogni trattamento ritenuto utile;

di favorire per quanto possibile la convivenza con i famigliari, sostenendo se necessario questi ultimi e stimolando ogni possibilità di integrazione;

di evitare nei confronti dell’anziano ogni forma di ghettizzazione che gli impedisca di interagire anche con la parte più giovane della popolazione;

di attuare nei riguardi degli anziani che presentano deficit, alterazioni o limitazioni funzionali ogni forma possibile di riattivazione, riabilitazione e risocializzazione che coinvolga anche i suoi famigliari e gli operatori socio-sanitari;

di contrastare nelle famiglie e nelle istituzioni ogni forma di sopraffazione e prevaricazione a danno degli anziani e di verificare che ad essi siano dedicati tutti gli interventi che possono attenuare la loro sofferenza e migliorare la loro condizione esistenziale;

di operare perché, anche nei casi fisicamente e/o psichicamente meno fortunati, siano potenziate le capacità residue di ogni persona e realizzato un clima di accettazione, di condivisione e di solidarietà;

di fornire ad ogni persona che invecchia la possibilità di conoscere e di attuare le proprie attitudini, così da poter continuare a realizzare se stessa anche ad età avanzata, di metterla nelle condizioni di esprimere la propria emotività, fonte della creatività da cui trae energia l’invecchiamento, di farle mantenere e riconoscere il proprio valore, al limite anche soltanto affettivo.

 

 

 

LN-A (Fondazione per la lotta alla non autosufficienza) ha stilato la “Carta dei diritti dell’anziano” in cui ad ognuno dei diritti individuati corrisponde un preciso dovere da parte della società.

 

 

 

CARTA DEI DIRITTI DEL’ANZIANOultima modifica: 2010-08-11T11:32:54+02:00da weefvvgbggf
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