Il tumore della laringe (1a parte)

Ennio De Felice

Cominciamo oggi a parlare delle malattie più gravi che possono colpire la laringe in particolare ed il nostro corpo più in generale.
Tumore è una parola che incute, a ragion veduta, terrore in tutti i pazienti. Ma il termine “tumore” indica generalmente gonfiore (dal latino Tumor: tumefazione). Nell’accezione comune del termine si pensa sempre a qualcosa di molto grave e spesso mortale. Ma tumore può essere anche una lesione non invasiva e quindi non mortale, è questo il caso dei tumori benigni mentre in caso di tumore maligno (detto anche cancro) si ha un progressivo interessamento e distruzione dell’organo interessato dalla malattia con successiva invasione di altri organi vicini e anche lontani dalla malattia iniziale (metastasi).
Ma cerchiamo di dare un ordine a queste nozioni volutamente semplici per capire meglio l’argomento.
Tutti i nostri organi ed apparati sono costituiti da diversi tessuti; come abbiamo detto in precedenza, ad esempio, la mucosa è il rivestimento interno di ogni organo ma in ognuno di essi assume caratteristiche precise che la distingue dagli altri rivestimenti. Così in alcuni apparati come quello  respiratorio o digestivo questo foglietto interno assume il nome di epitelio che sarà ulteriormente differenziato a seconda dell’apparato. Nelle vie respiratorie sarà un epitelio ciliato o vibratile per la presenza di micro ciglia che hanno il compito di portare le secrezioni prodotte dalle ghiandole, i piccoli corpi estranei, cellule morte e quant’altro verso l’esterno e quindi verso lo stomaco che provvederà alla loro distruzione. Il foglietto interno dei vasi sanguigni prenderà il nome di endotelio, quello dell’utero di endometrio e così via. Tramite alcuni componenti (proteine, enzimi, ormoni)  del sangue che circola ovunque si avrà un costante monitoraggio dello stato di tutti tessuti e non solo di quelli sopra citati. Queste sostanze riconosceranno immediatamente la crescita di un tessuto anomalo rispetto a quello che costituisce un determinato organo od apparato e porranno su di esso una specie di “etichetta” che determinerà il riconoscimento da parte del nostro sistema di difesa come qualcosa di non facente parte del nostro corpo e quindi da distruggere. Il sistema di difesa a cui accennavo è principalmente costituito dai linfociti, granulociti e mastociti cioè cellule appartenenti ai globuli bianchi del sangue. Quindi è come se noi ogni giorno sviluppassimo un potenziale tumore ma i killer del nostro corpo lo eliminano costantemente. A volte però succede che per motivi sconosciuti questa anomala crescita non viene riconosciuta come estranea ma viene accettata come intrinseca a quel determinato organo per cui non viene distrutta. Inoltre il nostro quasi infallibile “sistema corpo” provvede a modulare la crescita dei tessuti in modo di avere sempre una perfetta armonia tra morte delle cellule invecchiate e sostituzione di esse con cellule di nuova generazione in modo tale da avere sempre le stesse armoniche misure e funzioni. Ovviamente con il passare degli anni questo sistema diventa meno attivo e più vulnerabile e si procede lentamente verso l’invecchiamento di tutti gli organi, tessuti ed apparati. Alcune sostanze con cui veniamo in contatto più o meno frequentemente sono capaci di determinare lente e progressive mutazioni di alcuni tessuti che non riconosciute come estranee non stimolano la distruzione da parte dei nostri killer. Si comincia a formare un tumore.
Sono proprio questi i punti che non riusciamo a capire.
Perché in alcuni soggetti queste sostanze (ad esempio il fumo di sigaretta) riescono a stimolare la trasformazione di un tessuto normale in un altro patologico ed in altre no? E perché improvvisamente l’organismo non riconosce più “gli estranei”?
Quando la scienza riuscirà a comprendere questi dilemmi si potrà sconfiggere il cancro, per il momento ci dobbiamo accontentare dei passi da gigante ottenuti dalla medicina in termini di terapia medica, chirurgica, fisica e di una prevenzione sempre più cosciente.
Quando un tessuto si trasforma in un tessuto molto simile a quello originale ma cresce comunque senza la modulazione dei sistemi di controllo si forma un tumore benigno cioè una massa anomala per dimensioni ma non per struttura e quindi poco invasiva localmente ed affatto a distanza; quando invece il tessuto anomalo è costituito da cellule molto differenti da quelle originali come ad esempio tessuto cutaneo al posto di epitelio ciliato, la crescita è molto più rapida e invasiva localmente e a distanza : si è formato un tumore maligno. Questi possono essere talmente indifferenziati da non somigliare, se non lontanamente, ad alcun tessuto normale e tendono ad essere molto più invasivi. Per il tramite del sistema linfatico si avrà prima un interessamento dei linfonodi vicini poi di altri più distanti poi, per via ematica (cioè tramite il sangue) la ripetizione del tumore si potrà avere in altri organi (più frequentemente fegato, polmoni e cervello che sono gli organo in cui circola più sangue proveniente da tutti gli altri apparati). Queste sono le Metastasi che peggiorano drasticamente la prognosi della malattia.
Alcuni nomi sono più noti ai non addetti ai lavori forse perché più frequenti: il carcinoma che si presenta come una trasformazione di un tessuto delicato come un epitelio in un tessuto corneo come può essere quello del rivestimento cutaneo. L’adenocarcinoma ovvero un tumore ad origine dalle ghiandole (tristemente noto è quello della mammella) che al suo interno porta sempre tessuto ghiandolare, ma fortemente anomalo, associato a tessuto corneo. Nel caso di una forma benigna in cui si riconosce bene il tessuto di origine si parla di adenoma. Citerei infine il linfoma che è un tumore maligno del sistema linfatico e si manifesta, generalmente, come una tumefazione di alcune stazioni linfonodali che confluiscono in pacchetti più o meno grandi e di consistenza dura. Esistono vari tipi e spesso vanno incontro a guarigione con la chemioterapia, difficilmente devono essere asportati chirurgicamente.

Cordialmente

Ennio De Feliceennio.defelice@gmail.com

 

tratto da http://www.termolionline.it

Il tumore della laringe (1a parte)ultima modifica: 2010-06-28T19:02:00+02:00da weefvvgbggf
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