Dopo 45 anni sul tetto d’Europa, Moratti realizza con il triplete il sogno del padre Angelo.
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L’Inter, dopo 45 anni, conquista la Champions League. Ora Mourinho può tutto: ha vinto il “triplete” tutto quello che c’era da vincere. Anche la Champions League. E senza attendere oltre, ha formalizzato l’addio alla società. Ha lasciato come nel suo stile. Da Special One. Da vincente. “Voglio essere l’unico allenatore a vincere la Champions con tre squadre diverse. Più possibile che vada via piuttosto che rimanga”. Lacrime e addio. E’ così,Mou.
Scudetto, Coppa Italia e Champions League. Nessuno è riuscito, alla sua età, in una simile encomiabile realizzazione del mito. Grazie a Milito. E a Sneijder, Lucio, Julio Cesar. Tutti i ragazzi del Santiago Bernabeu.
Ha creato una squadra che alcuni critici ritenevano disgregata dalla partenza di Zlatan Ibrahimovic. Invece il connubio società-squadra ha superato complessità e disfunzioni. Onore al Bayern Monaco e al suo mentore, Louis van Gaal. Ma stavolta, è il caso di dirlo, l’alunno ha superato il maestro.
MORATTI – Il presidente, Massimo Moratti, non ha celato la sua di emozione. E ha parlato di Mou, della sua partenza. Del suo addio. Da vincente: “Ha pianto molto Mourinho, che vuol dire che è molto emozionato. Non vorrei che fosse un senso di colpa”, si è lasciato sfuggire il numero uno di Corso Vittorio Emanuele. “Sono molto contento, spero che questa vittoria rimanga nella testa e nel cuore. E’ stata una bellissima Coppa se la sono strameritata. Al futuro non so quando penseremo. Stasera mi godo questa vittoria e spero che rimanga scolpita nella mente dei tifosi come le altre”.
Champions, Inter nella storia. Mourinho, lacrime e addioultima modifica: 2010-05-23T09:41:00+02:00da
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