Visita fiscale al lavoratore malato: assente giustificato se va dalla madre inferma

 

ROMA (10 marzo) – Ci sono dei doveri «morali», come quello di andare a trovare in ospedale la madre anziana e sola, che giustificano ogni assenza alla visita fiscale – nelle fasce di reperibilità – del lavoratore in stato di malattia. Lo sottolinea la Cassazione – sentenza civile 5718 – che ha respinto un ricorso dell’Inps, intenzionato a trattenere l’indennità di malattia a Luca G., un impiegato risultato assente alla visita di controllo domiciliare. Il lavoratore si era sempre difeso – esibendo la necessaria documentazione – spiegando di essersi allontanato per andare a trovare la madre ricoverata dopo un delicato intervento di cardiochirurgia. 

Pur essendo uscito nelle ore “consentite”, Luca non era riuscito a rientrare nella sua abitazione entro le fasce di reperibilità per via del traffico. In primo grado l’Inps riuscì a togliergli l’indennità sostenendo che le assenze alle visite fiscali, per essere perdonate, devono essere dovute a problemi «indifferibili», mentre non meritano considerazione le assenze fatte in nome di una «utilità, anche morale». Questa tesi è stata bocciata dai supremi giudici. «L’esigenza di solidarietà e di vicinanza familiare – scrive la Cassazione – in particolare l’assistere la propria madre ricoverata e priva di ogni altro sostegno morale in quanto divorziata e senza altri familiari, è senz’altro meritevole di tutela nell’ambito dei rapporti etico-sociali garantiti dalla Costituzione». Esce così confermata la sentenza emessa dalla Corte di appello di Firenze che aveva che aveva annullato la “penalizzazione” decisa dal giudice di primo grado.

Visita fiscale al lavoratore malato: assente giustificato se va dalla madre infermaultima modifica: 2010-03-12T17:07:00+01:00da weefvvgbggf
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