2 novembre 2004 – Viene ucciso il regista olandese Theo van Gogh

Theo van Gogh (regista)

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Theo van Gogh, 2004

Theo van Gogh (L’Aia, 23 luglio 1957Amsterdam, 2 novembre 2004) fu un regista, attore, produttore televisivo e pubblicista olandese, discendente del fratello del celebre pittore Vincent van Gogh, assassinato da Mohammed Bouyeri, esponente del Gruppo Hofstad.

Il suo assassino, in possesso di doppia cittadinanza marocchina e olandese, gli sparò otto colpi di pistola e successivamente gli tagliò la gola in pieno centro di Amsterdam per eseguire una fatwa legata alla pubblicazione del suo cortometraggio Submission (“Sottomissione”, uno dei possibili modi di tradurre il termine arabo “Islam“).

Cenni biografici

Van Gogh era nato a L’Aia nel 1957; il suo bisnonno era il mercante d’arte Theo van Gogh, fratello di Vincent van Gogh. Suo fratello, Johan van Gogh, era membro del servizio segreto neerlandese (AIVD, poi BVD). Frequentò la facoltà di legge, dalla quale uscì per lavorare nel mondo del cinema per soddisfare la sua grande passione, creare e dirigere film. Il suo debutto fu il film Luger, nel 1981. Il primo importante riconoscimento fu il Gouden Kalf, equivalente del premio italiano David di Donatello, nel 1996 per il film Blind Date (Appuntamento al buio), bissato nel 1997 con In het belang van de staat (Nell’interesse dello Stato), per il quale ricevette anche un “Certificate of Merit” al San Francisco International Film Festival. Apparve anche come attore nella produzione “De noordlingen” (I Nordici1992), dopo di che si dedicò alla scrittura, collaborando ad esplosivi e provocatori pezzi su quotidiani e riviste.

Idee politiche

Theo van Gogh, ritenuto persona tollerante nei rapporti individuali, nei suoi articoli attaccava duramente politici, giornalisti e tutti coloro che facessero “parte del sistema”.

In conseguenza di ciò, fu licenziato più volte dai vari giornali per i quali lavorava, ed infine costringendolo a scrivere esclusivamente nel suo sito, chiamato De Gezonde Roker (“Il fumatore in salute”).

Amico del politico neerlandese Pim Fortuyn, anche lui assassinato nel 2002, era politicamente schierato con il Republikeins Genootschap, associazione di idee repubblicane che propugna l’abolizione della monarchia nei Paesi Bassi.

Submission

Monumento a Theo Van Gogh ad Amsterdam.

In seguito a ciò si avvicinò politicamente a Ayaan Hirsi Ali, una olandese di origini somale che si batte per l’emancipazione femminile nell’Islam, che scrisse la sceneggiatura del cortometraggio Submission, nel quale, tra l’altro, si vedono dei versi di una sura del Corano scritti sulla schiena della protagonista.

Come conseguenza, una fatwa di morte fu pronunciata nei confronti di van Gogh[1] e di Hirsi Ali[2], e la donna vive tuttora sotto stretta protezione. Nella pancia di van Gogh, dopo l’assassinio vennero piantati due coltelli, uno dei quali tratteneva un documento di cinque pagine con minacce ai governi occidentali, agli ebrei e a Hirsi Ali.

Da allora, il film è stato ritirato dalla proiezione dal suo produttore, Gijs van Vesterlaken, anche lui minacciato ripetutamente di morte, ma è comunque reperibile sulla rete.

Lavori

Pubblicazioni

Van Gogh ha contribuito a numerose riviste e giornali, dai quali è spesso uscito dopo controversie legali.

Ha pubblicato i seguenti libri:

  • Engel (“Angelo“, 1990)
  • Er gebeurt nooit iets (“Non succede mai niente“, 1993)
  • Sla ik mijn vrouw wel hard genoeg? (“Picchio mia moglie abbastanza forte?“, 1996)
  • De gezonde roker (“Il fumatore in salute“, 2000)
  • Allah weet het beter (“Allah conosce meglio“, 2003)
  • De tranen van Mabel (“Le lacrime di Mabel“, con Tomas Ross, 2004)

Filmografia

  • Luger (1982)
  • Een dagje naar het strand (“Un giorno sulla spiaggia”, 1984)
  • Charley (1986)
  • Terug naar Oegstgeest (“Tornando a Oegstgeest”, 1987)
  • Loos (“Selvaggio”, 1989)
  • Vals licht (“Falsa luce”, 1993)
  • Ilse verandert de geschiedenis (“Ilse cambia la storia”, 1993)
  • 06 (1994)
  • Reunie (“Riunione”, 1994)
  • Eva (1994)
  • Een galerij: De wanhoop van de sirene (“Una galleria: la sparizione di una sirena”, 1994)
  • De Eenzame Oorlog Van Koos Tak (“La guerra solitaria di Koos Tak”, 1995)
  • Blind Date (“Appuntamento al buio”, 1996)
  • Hoe ik mijn moeder vermoordde (“Come ho ucciso mia madre”, 1996)
  • In het belang van de staat (“Nell’interesse dello Stato”, 1997)
  • Au (“Ouch”, 1997)
  • De Pijnbank (“The Rack”, 1998)
  • Baby Blue (2001)
  • De nacht van Aalbers (“La notte di Aalbers”, 2001)
  • Najib en Julia (2002) sceneggiato televisivo basato su Romeo e Giulietta di William Shakespeare sull’amore tra una ragazza bianca benestante e un ragazzo di origini marocchine che lavora nella consegna di pizze a domicilio.
  • Interview (2003), un giornalista cinico intervista donne in vista.
  • Zien (“Guardando”, 2004)
  • Submission (2004)
  • Cool (2004) un film su giovani difficili, alcuni dei quali di origini marocchine. Nel film i giovani impersonano loro stessi.
  • 06/05 (2004), un film che mescola fatti e sceneggiatura sull’assassinio di Pim Fortuyn.
  • Medea (2005), un moderno riadattamento della Medea di Euripide.

Progetti incompiuti

  • Bad (Un “road movie sulle lesbiche.”) Previsto per il 2005
  • Duizend en één Dag (“Mille e un giorno”). Una serie sulla lotta tra i giovani musulmani e la loro fede. benché non fosse arrivata alla pre-produzione, van Gogh aveva trovato un rete per la sua diffusione: la rete musulmana olandese NMO.

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

2 novembre 2004 – Viene ucciso il regista olandese Theo van Goghultima modifica: 2009-11-02T08:54:00+01:00da weefvvgbggf
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