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Quando si presta soccorso d’urgenza ad un paziente laringectomizzato
occorre tenere presente che si tratta di un paziente particolare. A causa
delle loro alterate funzioni anatomiche e fisiologiche intervenire su questi
individui presenta diverse aree di rischio, tra cui:
• Ventilazione scorretta tramite naso e bocca;
• Intubazione difficoltosa;
• Problemi di fissaggio della mascherina sul collo;
• Superficialitā nel comprendere i rischi legati ad incrostazioni e tappi
di muco sullo stoma;
• Possibile ingestione nelle vie aeree di protesi fonatoria.
Secondo le statistiche ogni anno in Italia si eseguono circa 5.500
interventi di laringectomia e si stima che attualmente siano circa 50.000
gli individui laringectomizzati su tutto il territorio. Tuttavia occorre
sottolineare che tanti pazienti sono tracheotomizzati, ma non tutti respirano
dall’apertura sul collo. In tutto il mondo i laringectomizzati si trovano a
dover affrontare e patire tutta una serie di problematiche quando sono
oggetto di interventi d’urgenza e di pronto soccorso a causa di problemi
riguardanti lo stoma o difficoltā respiratorie. Tra i problemi pių comuni
si riscontra:
Non immediata identificazione che trattasi di soggetto laringectomizzato,
se non dichiarato dal paziente o da un suo familiare.
Poca o insufficiente conoscenza da parte del personale delle ambulanze
su come trattare un laringectomizzato che ha come conseguenza
• errata somministrazione di ossigeno tramite naso e bocca;
• incapacitā ad intervenire con l’aspiratore tracheale.
Equipaggiamento delle ambulanze non idoneo per il soccorso ai
laringectomizzati per carenza di
• maschera tracheostomale per la somministrazione di ossigeno;
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• aspiratore tracheale per la rimozione delle mucositā;
• pinzette tracheali per la rimozione di tappi di muco.
Trasporto dei pazienti nelle postazioni di Pronto Soccorso pių vicine,
anziché in uno con specialitā Otorinolaringoiatrica.
Scarsa conoscenza da parte del personale del Pronto Soccorso
ospedaliero su come trattare i pazienti laringectomizzati riguardo a
• come sbloccare lo stoma;
• modalitā di somministrazione dell’ossigeno;
• modalitā di aspirazione tracheale;
• scarsa comprensione delle problematiche di umidificazione.
Indisponibilitā, nei locali del Pronto Soccorso ospedaliero, di apparec-
chiature idonee per il trattamento di emergenza dei laringectomizzati
quali
• maschere per tracheostoma;
• aspiratori tracheali;
• umidificatori/nebulizzatori;
• collegamenti per intubazione;
• tubi endotracheali di diametro appropriato.
A titolo di esempio riportiamo alcuni casi avvenuti in passato in vari
Paesi del mondo occidentale.
Un paziente laringectomizzato viene trasportato da un familiare al
Pronto Soccorso per difficoltā respiratorie. Sebbene visitato da un
medico, non viene riscontrato alcun problema e non viene trattato.
Solo dopo reiterata insistenza del familiare viene fatta intervenire
un’infermiera ORL, che rimuove un tappo di muco che ostruisce lo
stoma eliminando cosė la difficoltā respiratoria.
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Un paziente laringectomizzato arriva al Pronto Soccorso ed accusa
dolori al petto. Il personale infermieristico predispone la somministrazione
dell’ossigeno. Alla dichiarazione che la persona non respira da naso e
bocca, viene chiesto di tenere ben posizionata la mascherina affinché
sia possibile forzare l’entrata dell’ossigeno nelle fauci.
Puō anche accadere che le apparecchiature necessarie siano disponibili,
ma lo staff sanitario del Pronto Soccorso non sia a conoscenza della loro
dislocazione.
Il presente manuale č stato approntato allo scopo di fornire alcuni
consigli sulle modalitā di soccorso ai laringectomizzati, in modo da rendere
pių facile il lavoro degli addetti alle ambulanze, dei Pronto Soccorso e di
altri operatori come i Vigili del Fuoco e i volontari della Protezione Civile.
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Il laringectomizzato, uomo o donna, č una persona a cui i medici, a causa
di un cancro, hanno asportato la laringe nel tentativo di salvarle la vita.
Come conseguenza primaria ed immediata queste persone perdono la
capacitā di parlare, cosė come la si intende comunemente. Vi sono poi dei
casi in cui, a seconda del tipo di intervento subito, ci puō essere anche la
perdita dell’Olfatto o del Gusto o di entrambi, per cui non si avvertono pių
gli odori e i sapori.
Il laringectomizzato č poi costretto per tutta la vita a respirare tramite
un tracheostoma (apertura circolare praticata alla base del collo) e pertanto
la sua respirazione immette aria direttamente nei polmoni senza che essa
venga preventivamente filtrata, riscaldata ed umidificata
Salve, il 15 ottobre 2009 mio padre ha avuto un malore e nonostante fosse chiaro che era laringectomizzato, perchè era ben visibile la tracheostomia, gli è stato somministrato ossigeno tramite la mscherina naso bocca.
Mio padre è morto e non ha ricevuto un’adeguata ventilazione. Non sono sicuro che un’adeguata ventilazione l’avrebbe salvato, ma sono stati commessi errori nelle manovre di rianimazione.
Sto chiedendo un appuntamento ad un responsabile della Croce Rossa, per capire come gestiscono le emergenze in pazienti laringectomizzati.
Saluti.
dr.Luca Cricenti
Purtroppo non è il primo caso e neanche l’ultimo di persone laringectomizzate che arrivati al pronto soccorso o quando ricevono primo aiuto a casa o in luogo di incidente si trovano davanti a personale sanitario che non sanno che pesci pigliare davanti a malati come me e come era tuo padre.
Non vorrei farti arrabbiare di più ma se malore fosse dipeso da catarro che bloccava vie respiratorie?E successo già che con sondino tramite stoma tolto catarro che aveva provocato malore questo malore finiva.
Purtroppo dobbiamo sperare di non perdere conoscenza o di essere assieme a persona che conosce nostro stato di salute e nostro compito e dirgli cosa devono fare in caso di pericolo di vita e noi non siamo in grado di poter parlare con soccoritori…
Pur non conoscendo tuo padre ti mando miee sincere condoglianze
Giovanni