Il pm Guariniello allarga
l’inchiesta anche ad altre città
italiane dopo gli ultimi decessi
Riguarda non solo Torino ma anche altre città italiane l’indagine sugli insegnanti delle scuole pubbliche malati o morti per esposizione all’amianto. Il totale dei casi raccolti dalla procura del capoluogo piemontese questa mattina è salito a 28, dopo l’ultimo decesso. Inoltre, non tutti riguardano Torino e, per questo, il pm Raffaele Guariniello ha già disposto la trasmissione delle carte ai colleghi delle località interessate.
Gli atti, relativi a sette vicende, saranno inviati a Ivrea (Torino), Ravenna, Como, Messina – uno dei malati, infatti, risulta avere insegnato per quasi l’intera carriera in un liceo scientifico a Milazzo – e altrove. Le segnalazioni sono raccolte dall’Osservatorio tumori professionali, una struttura allestita a Torino alcuni anni fa per iniziativa della magistratura, sulla base di quanto comunicato da medici e Asl. I pazienti sono stati visitati nel capoluogo piemontese, ma non tutti hanno lavorato nella Regione. Per alcuni casi, secondo quanto si è appreso, il collegamento fra le patologie e l’esposizione all’amianto nelle scuole è già stato accertato.
Eì pieno zeppo di scuole a rischio aminto e tantissimi isnegnnati sono morti acausa dewll’aminato, ma viene tenuto tutto nascosto.
Sai perché?
Perché prima tenevano nascosto tutto per aumentare profitti e dopo per evitare esporsi all’inail anche se una vita spezzata non ha valore calcolabile.
Giovanni