La voce è identità: trattiamola bene


di Laura Pigozzi
laura.pigozzi@fastwebnet.it


Tutti siamo cantanti, nel senso che chiunque può cantare bene.

Gli stonati non esistono. Ci sono solo persone non educate al canto. 

Se per qualcuno una bella voce può essere un dono fin dalla nascita, cantare bene con la propria voce è possibile a tutti.

Non bisogna imitare nessuno. La voce è l’identità di ciascuno, è unica come un’impronta digitale, tanto che alcuni sofisticati sistemi di sicurezza ricorrono al riconoscimento vocale.

Solo se usiamo la nostra voce possiamo trasmettere passione.

Perché cantare non è solo un fatto tecnico ma è la trasmissione di un’emozione da una persona ad un’altra.
Non si può certo dire che Armstrong o Battisti avessero “belle” voci. Ma quanto davano agli altri!

Cantare bene è prima di tutto respirare bene.

Un piccolo esercizio che chiunque può fare: 

cominciamo col respirare a pieni polmoni, senza gonfiare troppo la cassa toracica e senza alzare le spalle ma spingendo l’aria verso la pancia.
Tratteniamo l’aria per qualche secondo e poi cominciamo a svuotarci piano emettendo il suono della vocale “o”. Lentamente.
Prendiamoci tutto il tempo che ci occorre per fare l’esercizio. Senza fretta. E’ la fretta che ci fa respirare male.


Q
ualche regola d’oro per chi canta:

  1. mai spingere la voce, perché così si danneggiano le corde vocali
  2. sulle note più acute cerchiamo sempre di aprire la gola, aprirla il più possibile (generalmente si tende a chiuderla e a strozzare il suono; invece più si apre più lo si controlla)
  3. registriamoci e riascoltiamoci. Non stupiamoci se non riconosciamo la nostra voce. Normalmente noi ci ascoltiamo anche con le vibrazioni captate dal nostro orecchio interno. Ciò che sentiamo noi quando parliamo o cantiamo non è ciò che sentono gli altri.
  4. non cantare più in basso del nostro registro con l’illusione di riposarci perché invece lo sforzo è più grave.

La voce parlata: la punta dell’iceberg della voce

La differenza tra la voce parlata e cantata sta nell’intensità e nella durata dei suoni. 

La voce parlata è come la punta dell’iceberg della nostra voce complessiva.
Voce parlata e cantata si influenzano a vicenda: studiando canto la voce parlata migliora; mentre un modo scorretto di parlare incide sensibilmente sul canto.

La voce appena nata di un bimbo sano è capace di un perfetto funzionamento dell’organo vocale e respiratorio. Poi la vita con i suoi ritmi fa assumere abitudini sbagliate.

Ecco qualche consiglio per l’uso quotidiano della nostra voce:

  • non parlare troppo forte
  • non imitare cadenze e ‘vezzi’ vocali altrui
  • non urlare per chiamare qualcuno
  • non parlare fuori dal proprio registro
  • non litigare
  • non parlare al telefono con la testa reclinata: si intralcia la laringe
  • respirare con il naso che riscalda e purifica l’aria
  • stare molto in silenzio
  • non raschiarsi la gola perché si irrita la laringe
  • umidificare gli ambienti

Laura Pigozzi intervistata da Irene Pivetti a Radio Montecarlo

La voce è identità: trattiamola beneultima modifica: 2009-07-09T09:33:00+02:00da weefvvgbggf
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