POLPI DELLE CORDE VOCALI

 

Le Corde vocali sono due legamenti ricoperti da mucosa, situate nel collo, all’interno della laringe e deputate a svolgere l’importantissima funzione dell’emissione della voce (fonazione). A riposo esse sono disposte in maniera tale da permettere il passaggio dell’aria dall’esterno verso i polmoni (inspirazione) e dai polmoni verso l’esterno (espirazione). Al momento della fonazione, che avviene durante la fase espiratoria, le corde vocali si chiudono permettendo solo il passaggio dell’aria sufficiente a metterle in vibrazione, determinando il fenomeno dell’emissione sonora. La voce così emessa, articolata dalla lingua, dalle labbra e dalla bocca, permette la formazione delle parole.

In particolari situazioni, le corde vocali possono andare incontro alla formazione di polipi o noduli, solitamente sempre nella stessa posizione.

Condizioni favorenti lo sviluppo della patologia possono essere considerate:

– abuso vocale o errata impostazione della voce.

– la presenza di infiammazioni croniche di organi vicini (tonsilliti, riniti, sinusiti).

– il tabagismo e l’alcolismo.

– la sussistenza di episodi di reflusso gastro-esofageo (anche asintomatico).

Polipo laringeo è in realtà un termine generico per definire ogni iperplasia poliposa della mucosa laringea che può insorgere per vari stimoli e che si presenta a larga base d’impianto o peduncolato (sulle corde vocali). Si tratta di tumori benigni come angiofibromi e fibromi (corde vocali vere); lipomi, mentre sono più rari i condromi, i neurinomi, i mioblastomi; eccezionali sono invece i rabdomiomi. La sintomatologia è localizzata sulle corde vocali con disfonia, variabile per i fenomeni infiammatori, ed edema. Per la diagnosi, dopo un esame laringoscopico, è sempre necessaria una biopsia. La terapia si basa sulla asportazione chirurgica del polipo in microlaringoscopia diretta per far tornare la voce e sulla correzione della causa scatenante per prevenire le recidive. In questo intervento è necessaria una anestesia generale di brevissima durata per poter posizionare nella faringe del paziente uno strumento (il laringoscopio), che consente, grazie all’abbinamento con un microscopio, una perfetta visione dell’ipofaringe, della laringe e delle corde vocali. Attraverso il laringoscopio si possono asportare agevolmente tutti i tipi di lesioni. L’anestesia è molto breve ed è necessario il ricovero di un solo giorno. Il giorno successivo il paziente può riprendere la proprie occupazioni. Per un breve periodo (6-7 giorni) dovrà essere osservato un relativo riposo vocale. L’intervento può anche essere agevolmente eseguito con il Laser CO2 con il notevole vantaggio di usare uno strumento molto preciso, con minimi danni ai tessuti.

Papillomatosi laringea dell’infanzia. È un malattia grave per la tendenza a recidivare e per l’insorgenza precoce. Si presenta sotto forma di tumoretti a grappoli moriformi, rivestiti da epitelio iperplastico. I sintomi principali sono: disfonia persistente e ingravescente, dispnea se i papillomi sono diffusi a tutta la laringe o a grossi bottoni vegetanti che occludono la glottide. La diagnosi si ottiene con esame laringoscopico (indiretto o diretto) e biopsia. E’ possibile l’estensione alla trachea e ai bronchi. Non esiste una terapia radicale medico-chirurgica e la recidiva si osserva di frequente. La guarigione avviene quasi sempre alla pubertà.
Cisti laringee. Non sono veri tumori, hanno varia origine e le più comuni si presentano sul bordo libero delle corde vocali; in genere sono di piccolo volume. Per la diagnosi, dopo un esame laringoscopico, è sempre necessaria una biopsia. La terapia si basa sull’asportazione del polipo per le vie naturali. E’ comunque sempre preferibile tenerle sotto controllo.
Pachidermia. E’ un processo di ispessimento cospicuo di un tratto limitato della mucosa laringea (generalmente corde vocali). I sintomi sono la disfonia persistente, localizzata alle corde vocali. Per la diagnosi, dopo un esame laringoscopico, è sempre necessaria una biopsia. Può persistere invariata anche per molti anni con possibile evoluzione carcinomatosa. La terapia si basa sulla profilassi delle flogosi delle prime vie, abolizione del fumo, evitare inalazione di polveri e sostanze irritanti. E’ consigliato un controllo laringoscopico periodico (ogni 4-6 mesi).
Leucoplachia. È una lesione più grave della pachidermia. Si presenta con epitelio ispessito (generalmente corde vocali) e produzione di cheratina (colorito biancastro della lesione); la sottomucosa si presenta con elementi infiammatori e focolai isolati e multipli di leucoplachia. Il sintomo principale è la disfonia persistente, resistente alle cure usuali. La diagnosi si ottiene con esame laringoscopico e controllo bioptico anche ripetuto nel tempo. È possibile la trasformazione carcinomatosa per motivi non conosciuti. La terapia si basa sulla profilassi delle infiammazioni delle prime vie aeree ed è obbligatorio un controllo periodico (ogni 34 mesi). Se è iniziata la trasformazione carcinomatosa, anche localizzata, si deve ricorre all’intervento chirurgico.
Displasie. Sono alterazioni dell’epitelio di superficie che, in qualche tratto, oltre all’iperplasia, presentano atipie cellulari e mitosi abnormi. Insorgono frequentemente su laringite cronica iperplastica. Il sintomo principale è la disfonia ingravescente e persistente. Si diagnostica con un esame laringoscopico (mucosa iperplastica con irregolarità sparse) e controllo bioptico, anche ripetuto nel tempo. Se però il quadro clinico rivela una lesione iperplastico-displastica circoscritta è necessario ricorrer a intervento chirurgico.
Papillomatosi dell’adulto. È un tumore isolato, unico (multipli nei bambini), con notevole attività proliferativa dell’epitelio di superficie, che può degenerare in carcinoma e infiltrare il corio. Il sintomo principale è la disfonia, se sulle corde vocali. La diagnosi si ottiene con esame laringoscopico e un controllo bioptico in profondità. La terapia è chirurgica, eventualmente con laser, e con controllo bioptico del pezzo asportato.
Verruca della laringe. È un processo eosifitico papillariforme (in genere delle corde vocali), biancastro (abbondante cheratina), e presenta anche stenosi del lume per aumento del volume. L’esame istologico va eseguito su ampio frammento (comprendente epitelio e corion) perché si tratta quasi sempre di un processo neoplastico maligno (carcinoma squamoso verrucoso). Il sintomo principale è la laringite cronica e persistente. Si diagnostica con un esame laringoscopico e controllo bioptico, anche ripetuto nel tempo. La terapia è chirurgica, eventualmente con laser.

POLPI DELLE CORDE VOCALIultima modifica: 2009-06-24T16:14:00+02:00da admin
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