Le patologie alle corde vocali

La saggezza popolare dice “canta che ti passa”,
un consiglio che se preso troppo sul serio
potrebbe farci addirittura ammalare. Esagerazioni
a parte, è vero che i più soggetti all’insorgere
di patologie delle corde vocali sono proprio
i cantanti, ma anche tutti i professionisti che per lavoro
usano tanto – e non sempre bene – la voce. Quindi,
speaker, oratori, insegnanti possono nell’arco della loro
vita ritrovarsi con il problema dei noduli laringei.
Sintomo prevalente è il calo della voce che con il passare
dei giorni non migliora. Fra le cause il “surmenage”
vocale che si verifica per esigenze professionali;
una tecnica respiratoria non adeguata caratterizzata da
una respirazione superficiale o da una respirazione costale.
Il mancato coordinamento tra la respirazione,
che dovrebbe essere costodiaframmatica, con l’emissione
della voce, impone un maggiore sforzo per mantenere
1’emissione ed il tono. La continua sollecitazione
quindi stimola l’ispessimento del tessuto delle corde
vocali fino alla formazione del nodulo.
Ma c’è da allarmarsi se lo specialista ce lo diagnostica?
E soprattutto, è sempre necessario sottoporsi ad intervento
chirurgico? «In genere si affronta il problema
per gradi – afferma il dottor Franco Barbieri, direttore
dell’Unità operativa di Otorinolaringoiatria all’ospedale
civile maggiore – quindi si valuta se è il caso, prima
di subire un’operazione, di seguire un ciclo di riabilitazione
fonologopedica. La correzione delle cattive
abitudini in alcuni casi porta ad un miglioramento ed
alla regressione del nodulo. Se questo invece non accade
si procede ad un intervento, non invasivo perché si
seguono le vie naturali senza praticare incisioni esterne,
ma il paziente deve subire l’anestesia generale. È
importante sapere, comunque, che l’insorgenza di un
nodulo non segnala la possibile degenerazione in una
forma tumorale. Non c’è, infatti, nessuna correlazione
tra queste affezioni ed il cancro della laringe».
L’incidenza di queste forme tumorali non è tra le più
elevate rispetto ad altre patologie cancerose, però l’Italia
è tra i Paesi dell’Europa meridionale più colpiti, dopo
Spagna e Croazia. In media infatti si registrano
5.500 nuovi casi all’anno, di cui 5 mila riguardano pazienti
di sesso maschile. «Il tumore della laringe costituisce
pur sempre il 40 per cento dei tumori che colpiscono
testa e collo – prosegue Barbieri –, ma in questi
ultimi anni sta lievemente calando. Merito forse di un
migliore comportamento rispetto alle abitudini favorenti.
Gli studi internazionali dimostrano che i maggiori
fattori di rischio sono, infatti, il fumo di sigaretta,
l’alcol e la cattiva alimentazione. Fumare più di 15 sigarette
al giorno incrementa il fattore di rischio di 10-
15 volte rispetto ad un non fumatore, mentre l’abuso di
alcolici centuplica il rischio. Sul piano alimentare, poi,
se non si apportano adeguate dosi di antiossidanti, presenti
nella frutta e nella verdura, i tessuti diventano più
vulnerabili. A tal proposito è stato riscontrato che lo
scarso consumo di frutta e verdura fa aumentare del
20% il rischio di tumore delle vie aerodigestive superiori».
Ad essere più colpiti sono gli uomini fra i 55 e gli 80
anni, con un apice tra i 65 e i 75 anni, mentre il Veneto,
per una significativa presenza di forti bevitori, è la
regione con la più alta incidenza, insieme al Friuli, con
oltre 20 casi ogni 100 mila abitanti.
Non tutte le patologie tumorali ci avvertono con sintomi
precoci, ma se per più di 15 giorni non notiamo un
miglioramento dell’alterazione della voce, o disfonia,
è bene recarsi dallo specialista. «Mentre le forme infiammatorie,
come una laringite o una tracheite, di solito
guariscono spontaneamente o con l’aiuto di un antinfiammatorio
– chiarisce il primario – la permanenza
di un disturbo della voce ci segnala sempre qualcosa.
Per questo invito a non trascurare sintomi in apparenza
lievi come un perdurante calo di voce, che in 15-30
giorni non abbia miglioramenti. Anche la presenza di
un disturbo all’orecchio nell’atto della deglutizione ci
indica la possibile presenza di un tumore della regione
sopraglottica o della base lingua. Talvolta se il cancro
si sviluppa nella regione sopraglottica o sottoglottica
ci possono non essere sintomi particolari, per cui spesso
i pazienti giungono a noi in fase avanzata».
Le cure prevedono diverse possibilità e non necessariamente
si deve subire un intervento chirurgico. «Nel
caso di un tumore iniziale delle corde vocali – prosegue
Barbieri – in alternativa alla terapia chirurgica tradizionale
o con laser si può optare per la radioterapia.
Negli stadi più avanzati dobbiamo valutare 1’estensione
della lesione. Gli interventi possono essere di tipo
radicale o conservativo, che viene privilegiato ma non
sempre è possibile. Se il tumore è così avanzato che ha
interessato la regione sottoglottica, glottica e sopraglottica
non si può più conservare parte della laringe
ma si deve asportare tutto. In alternativa, quando possibile,
nei tumori avanzati si può optare per il salvataggio
dell’organo, procedendo alla chemioradioterapia,
che ha percentuali di guarigione sovrapponibili alla
chirurgia radicale. C’è sempre la possibilità, dopo la
terapia, di fare un intervento in caso di persistenza del
tumore: questa scelta terapeutica favorisce la qualità
della vita del paziente, che conservando l’organo o una
sua parte ne mantiene anche le funzioni. Sono terapie
che hanno però costi biologici pesanti, perché comportano
un’importante tossicità acuta e cronica a livello
dei tessuti interessati». Sottoporsi alla chemioterapia e
alla radioterapia non è poi possibile per tutti i pazienti,
i quali devono avere adeguati parametri della funzionalità
cardiaca, renale e del fegato. «Tendenzialmente
il paziente idoneo a questo iter terapeutico, se ha come
alternativa un’operazione di asportazione totale della
laringe sceglie la chemioradioterapia. Una costante
preoccupazione del medico è la qualità di vita del paziente
dopo il trattamento. Non sempre la conservazione
d’organo dopo chemioradioterapia corrisponde alla
conservazione della funzione. Alcuni di questi pazienti
sono destinati al sondino naso-gastrico e alla gastrostomia
percutanea per l’alimentazione e/o alla tracheotomia
permanente per la respirazione. Il 5% circa dei
pazienti deve essere sottoposto a laringectomia totale
non per ragioni oncologiche ma funzionali. Anche gli
interventi conservativi hanno il loro prezzo: la cordectomia
dà una qualità di voce peggiore della radioterapia.
La laringectomia sopraglottica e sopracricoidea
comportano problemi di deglutizione e nelle fasi iniziali
è fondamentale la riabilitazione».
Anche in casi di laringectomia totale è possibile riprendere
la voce. «Sono due le soluzioni possibili: una
è la voce esofagea, l’altra la valvola fonatoria, La metà
dei laringectomizzati impara a parlare con la fonazione
esofagea, una tecnica che si apprende ai corsi diretti
dagli stessi pazienti, ma non tutti ci riescono. In
questi casi si procede all’impianto di una valvola: tra la
pars membranacea
della trachea e l’ipofaringe si crea
una fistola fonatoria, in cui si posiziona una valvola
unidirezionale, così che i cibi e i liquidi non vanno in
trachea. Chiudendo poi il tracheostoma con un dito si
convoglia l’aria polmonare nelle cavità superiori e il
paziente parla con una voce ben comprensibile e senza
sforzi». Poche ma chiare le precauzioni da prendere
per prevenire: il fumo, l’abuso di alcol, l’alimentazione
priva di frutta e verdura sono fattori predisponenti
da evitare.
In caso di segni allarmanti (disfonia che dura da più di
15-20 giorni, difficoltà di deglutizione, dolore alla deglutizione
talvolta irradiato ad un orecchio) è consigliabile
una visita specialistica.
Fabiana Bussola

Da “La salute e la città”

Le patologie alle corde vocaliultima modifica: 2009-03-27T07:45:00+01:00da admin
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2 pensieri su “Le patologie alle corde vocali

  1. Merci pour vos compliments et pour la lecture de mon modeste blog, qui se veut un guide écrit par un laryngectomisés laryngectomisés total totale.Saluti John

  2. Félicitations pour votre travail, je vous remercie de partager cette astuce et je suis pleinement d’accord avec vous… Bref tout est dit, votre blog est réellement très bon, il me faut maintenant découvrir de toute urgence le reste de votre site. NB : D’ailleurs, auriez-vous d’autres forums ou blogs à me recommander ?

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