Il reinserimento del laringectomizzato

Il reinserimento del laringectomizzato richiede che, prima dell’intervento, venga data informazione precisa sulle conseguenze della laringectomia e dell’eventuale radioterapia associata. L’istruzione postoperatoria immediata è rivolta alle cure e alle precauzioni legate alla tracheotomia. La qualità della vita dipende dalla qualità della rieducazione della voce, dalle possibilità di adattamento psichico del paziente a questo handicap, dalla possibilità di reinserimento professionale e soprattutto familiare soddisfacente. La riabilitazione vocale è migliorata dal progresso avuto sugli impianti fonatori che danno una voce di migliore qualità rispetto alla voce esofagea, ma questi richiedono un’attenzione quotidiana e possono determinare delle complicanze. L’utilizzo di scambiatori di calore e di umidità consente di ridurre al minimo i problemi tracheobronchiali. Il reinserimento psicosociale è caratterizzato da problemi psicologici e relazionali molto frequenti ed è basato innanzitutto su una buona comunicazione con il paziente e la sua famiglia. Il contatto con gli altri laringectomizzati può essere di aiuto. Il reinserimento professionale è difficile. Il monitoraggio medico deve essere regolare e prolungato al fine di scoprire un’evoluzione oncologica, trattare eventuali complicanze: broncopneumopatia, disfagia, ipotiroidismo, paresi spinale, iposcialia, candidosi.
Il reinserimento del laringectomizzatoultima modifica: 2009-01-10T14:51:00+01:00da weefvvgbggf
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