Cancro della gola: sintomi, cura, cause, terapia, diagnosi e prevenzione

La gola è divisa in 3 parti distinte: il rinofaringe, situato direttamente dietro il naso; l’orofaringe, direttamente dietro la bocca, dove si trovano le tonsille; l’ipofaringe o parte inferiore della gola.

La maggior parte dei tumori primitivi della gola origina dalle cellule che ricoprono la mucosa della gola.

 

Descrizione del cancro della gola

 

Quando il cancro cresce, tende ad approfondirsi attraverso la mucosa e lo strato muscolare verso i tessuti circostanti. Da qui poi le cellule si diffondono verso i linfonodi del collo e poi verso i polmoni ed altri organi. Un tumore in crescita può interferire con l’udito, l’olfatto, il gusto, la parola e la deglutizione. Se colpisce il rinofaringe o la parte inferiore della gola spesso si diffonde precocemente, prima che possa causare dei sintomi evidenti. Il cancro dell’orofaringe tende a rimanere localizzato, ma può anche disseminarsi se non trattato opportunamente.

 

Il cancro della gola è 3 volte più frequente nell’uomo che nella donna e di solito si verifica prima dei 50 anni d’età. La sopravvivenza a 5 anni varia dal 50 al 90% se il cancro è diagnosticato precocemente e dal 5 al 25% quando il tumore ha già dato metastasi in altre parti dell’organismo.

Fumare, masticare tabacco, bere grandi quantità di alcol rappresentano le cause della maggior parte dei tumori dell’orofaringe e dell’ipofaringe. I fumatori hanno una probabilità 6 volte maggiore rispetto ai non fumatori di sviluppare il cancro della gola e la maggior parte degli individui in cui viene fatta diagnosi di questa malattia sono o erano fumatori.

 

Al contrario, il fattore di rischio più importante per il cancro del rinofaringe è l’infezione da virus di Epstein Barr (EBV), un tipo di herpesvirus più frequente in Africa che negli Stati Uniti o in Europa. L’inalazione di carbone o di altre polveri di minerali, di asbesto e degli scarichi dei diesel aumenta il rischio di cancro della gola. Un contributo è dato anche dalla scarsa igiene orale e dal consumo regolare di carne salata. In alcuni casi il cancro della gola insorge dalla crescita anormale di lesioni preesistenti (vedi alla voce Cancro della Bocca).

 

La gola è divisa in 3 parti, in ognuna delle quali si può sviluppare un tumore. La parte più in alto o rinofaringe, riceve l’aria e il muco provenienti dalle cavità nasali. Sotto c’è l’orofaringe, che permette il passaggio sia del cibo che dell’aria, ed è la parte della gola che si vede quando si apre la bocca. L’ipofaringe è la parte più bassa della gola e porta il cibo verso l’esofago e l’aria alla trachea.

 

Sintomi del cancro della gola

 

Nelle fasi iniziali non ci sono sintomi. I primi segni d’allarme assomigliano ai sintomi del raffreddore. Se il tumore è localizzato nella parte superiore o inferiore della gola, i sintomi possono comprendere: tosse persistente, raucedine, mal di gola lieve, ma persistente; difficoltà o dolore alla deglutizione; tracce di sangue nell’espettorato; mal di orecchio; tumefazione dei linfonodi del collo.

 

Altri sintomi causati dalla presenza di un tumore nella zona immediatamente dietro al naso possono comprendere: perdita parziale dell’udito; ostruzione nasale o sanguinamento dal naso; rumore di campane nelle orecchie, o tinniti; sintomi dell’otite media, come dolore oppure sensazione di pressione nell’orecchio medio.

 

Rivolgetevi al medico se…

 

I sintomi ricordano quelli dell’infezione delle alte vie respiratorie come, per esempio, il raffreddore e persistono da più di 2 settimane. La voce diventa rauca improvvisamente e in modo cronico senza che ci sia un motivo apparente. Siete fumatori e avete già avuto altre volte la voce rauca e notate altri cambiamenti della voce. Compare tumefazione localizzata nei linfonodi del collo.

 

Poiché alcuni di questi sintomi possono avere altre cause, sarebbe utile una visita completa da parte di un otorinolaringoiatra per una valutazione corretta. a gola, o faringe, è una struttura cava attraverso la quale il cibo e le bevande, provenienti dalla bocca, raggiungono lo stomaco e attraverso la quale l’aria si muove da e verso i polmoni.

 

 

 

Diagnosi del cancro della gola

 

Sia voi che il vostro medico sareste in grado di vedere una neoformazione nell’orofaringe, ma non nel rinofaringe o nell’ipofaringe che devono essere visualizzate con l’uso di uno specchio o di uno strumento a fibre ottiche. Qualsiasi lesione sospetta, un tumore o un linfonodo ingrossato dovrebbero essere biopsiati oppure sottoposti ad un test per l’EBV. Nella diagnosi di cancro, la TAC serve per stabilire l’eventuale disseminazione a distanza delle cellule cancerogene.

 

Terapia e cura del cancro della gola

 

Se il cancro della gola, al momento della diagnosi, non si è disseminato oltre i linfonodi, il trattamento è in grado di ottenere la remissione e, in almeno il 50% dei casi, la guarigione completa. Il trattamento è rischioso e complesso; in base alla sede e allo stadio di sviluppo, andrà anche considerato l’impatto del trattamento sulla possibilità futura del paziente di poter parlare e di svolgere tutte le altre funzioni ritenute essenziali.

 

Medicina convenzionale

 

Il trattamento specifico dipende in primo luogo dalla sede. Se il tumore è nel rinofaringe, il paziente verrà sottoposto ad alte dosi di radioterapia a livello del capo e del collo, talvolta dopo un trattamento con chemioterapia per ridurre le dimensioni della neoformazione. Questo trattamento cura più dell’80% dei tumori precoci e più del 50% dei casi moderatamente avanzati.

 

I piccoli tumori dell’orofaringe di solito vengono trattati con le radiazioni per evitare di sfigurare il paziente e di causare altre complicanze. Se il tumore non risponde in modo adeguato o è in uno stadio troppo avanzato è indicato l’intervento chirurgico, talvolta preceduto dalla chemioterapia o seguito dall’irradiazione. Sebbene i piccoli tumori dell’ipofaringe possano essere trattati solo con la radioterapia, la maggior parte delle neoplasie localizzate in questa sede richiedono il trattamento chirurgico, talvolta preceduto dalla chemioterapia o seguito dall’irradiazione. L’intervento prevede la rimozione della zona cancerosa e poi il trattamento ricostruttivo.

 

Dopo l’intervento chirurgico, molti pazienti hanno bisogno di fisioterapia per poter riacquistare la capacità di parlare, deglutire, masticare. La radioterapia può essere utilizzata anche per alleviare i sintomi e rallentare la progressione nelle forme avanzate che non possono essere trattate chirurgicamente.

 

Cure domestiche

 

Se l’irradiazione del capo e del collo causano disturbi alla bocca e male alla gola (come se fosse stata graffiata): chiedete all’oncologo farmaci e consigli appropriati su come ridurre gli effetti collaterali; mangiate cibi morbidi o semiliquidi e bevete molto durante il giorno per mantenere ben umidificate la bocca e la gola; chiedete al dentista quale sia l’igiene migliore per la bocca sia durante che dopo la terapia (vedi alla voce Cancro della Bocca).

 

Prevenzione del cancro della gola

 

Se fumate o masticate tabacco, smettete. Se avete la tendenza a bere eccessive quantità di alcol, chiedete aiuto a un medico o ad uno psicologo per poter controllare il problema.

 

Tumore di schmincke

 

Carcinoma linfoepiteliale che si forma nel rinofaringe e può metastatizzare nei linfonodi.

 

Bibliografia

 

Siti web

 

Tumore alla gola, cancro alla gola, Sintomiecura. Controllato il 07/05/2013

Tumore alla gola, cancro alla gola, Sintomicura. Controllato il 07/05/2013

Riconoscere un tumore alla testa, con quali sintomi rivolgersi al medico?

tumore alla testa

I sintomi di un tumore alla testa dipendono da quali sono le strutture coinvolte dalla malattia. Il cancro, infatti, può colpire sia la scatola cranica sia gli organi presenti nella cavità orale o a livello del collo.

Nel primo caso si tratta di tumori che si sviluppano dalle ossa (osteosarcomi) o dalla cartilagine (condrosarcomi), i cui sintomi più frequenti sono dolore e gonfiore, che diventano tanto più costanti quanto più la malattia avanza. Nel secondo caso si tratta, invece, di forme di cancro che rientrano nel gruppo dei tumori della testa e del collo (fra cui quelli più frequenti interessano la laringe, il cavo orale e la faringe) e in quello dei tumori del massiccio facciale.

Ecco i sintomi che dovrebbero farci rivolgere al medico, soprattutto se non scompaiono in poco tempo:

  • Tumori orali che si formano dalle gengive e dal palato: dolore ai denti, sanguinamenti, vesciche, ulcere e ferite che non si rimarginano. Nei casi più gravi la lingua si può gonfiare e può diventare difficile aprire la bocca.
  • Tumori del seno mascellare: sintomi della sinusite, mal di denti, perdita di sangue dal naso, gonfiore dei tessuti molli della guancia, del palato e delle gengive, occhi sporgenti.
  • Tumori all’osso etmoide: sintomi di sinusite, difficoltà a respirare con il naso, perdite di sangue dal naso.
  • Tumore della laringe: alterazioni della voce e, nei casi già avanzati, difficoltà e dolore a deglutire. Raramente, affanno respiratorio.
  • Tumore della faringe: fastidio o dolore alla gola che può arrivare fino all’orecchio, difficoltà a deglutire, alito molto pesante, voce nasale, produzione di saliva abbondante e, nella metà dei casi, ingrossamento dei linfonodi del collo.
  • Tumore del rinofaringe: disturbi all’orecchio (diminuzione dell’udito, ronzii, fischi, otiti, orecchie tappate). Spesso i sintomi iniziali sono poco importanti e iniziano con un ingrossamento dei linfonodi del collo. In alcuni rari casi i disturbi possono coinvolgere il naso, che si chiude, cola molto e, a volte, sanguina.
  • Tumori dei seni paranasali: ostruzione nasale, raffreddore continuo, alterazione della sensibilità della pelle del viso o paralisi facciali.
  • Tumore delle ghiandole salivari: nelle fasi iniziali dà pochi sintomi, fra cui la presenza di una massa che non fa male se viene toccata e che può essere localizzata sulla mandibola o sotto di essa o nel cavo orale. In alcuni casi si possono avere difficoltà ad aprire la bocca o si può paralizzare metà volto.
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EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO

Epidemiologia descrittiva

I tumori maligni della testa e del collo rappresentano, a livello mondiale, circa il 10% dei tumori maligni negli uomini ed il 4% nelle donne. Le variazioni nella loro incidenza e mortalità sono molto marcate, con i tassi più elevati in India e Francia settentrionale. In Italia, nei primi anni novanta, si stima che i nuovi casi di tumore maligno del cavo orale e faringe siano stati all’anno circa 4.600 negli uomini e 1.300 nelle donne. Le cifre corrispondenti per il carcinoma della laringe sono state 5.000 negli uomini e 300 nelle donne. In Italia i tassi di incidenza sono più elevati nelle regioni settentrionali rispetto a quelle centro-meridionali e insulari sia per il carcinoma del cavo orale e della faringe (di circa tre volte) che per quello della laringe (di circa due volte).

A livello epidemiologico non è facile distinguere accuratamente le differenti sedi del tumore maligno del cavo orale (lingua, ghiandole salivari, gengive, pavimento della bocca e palato) e della faringe (orofaringe, rinofaringe e ipofaringe). La Tabella 1, relativa ai dati del periodo 1988-1992 dei 13 registri dei tumori di popolazione, allora attivi in Italia, permette di confrontare, attraverso tassi di incidenza grezzi, la relativa frequenza delle varie sedi. È importante ricordare che, se è vero che i registri considerati coprono ormai il 15% della popolazione nazionale, il sud vi è, però, sottorappresentato.

Tabella 1. Tumori maligni della testa e del collo in Italia, 1988-92

Sede
Uomini
Donne
Tasso di incidenza grezzo/100.000 abitanti
Tasso di incidenza grezzo/100.000 abitanti
Lingua
3.6
(10%)
1.2
(18%)
Bocca
4.4
(12%)
1.6
(24%)
Ghiandole salivari
1.2
(3%)
0.8
(12%)
Orofaringe
3.1
(8%)
0.7
(10%)
Ipofaringe
2.2
(6%)
0.4
(6%)
Rinofaringe
1.3
(4%)
0.5
(7%)
Faringe non specificata
0.8
(2%)
0.2
(3%)
laringe
19.8
(54%)
1.8
(22%)
Testa e collo
36.5
(100%)
6.8
(100%)

I tumori maligni del cavo orale sono all’anno circa 8,2 per 100.000 negli uomini e 2,8 nelle donne, cioè, rispettivamente, il 25% ed il 53% del totale della testa e collo. Per la faringe (rinofaringe compresa) i tassi grezzi sono 7,5 per 100.000 negli uomini e 1,5 nelle donne (con un eccesso maschile superiore di quanto osservato per il cavo orale). La massima differenza tra i due sessi si conferma per il carcinoma della laringe (19,8 per 100.000 negli uomini e 1,5 nelle donne). Si noti che, come numero, i tumori maligni della lingua e del resto della bocca all’incirca si equivalgono, mentre i tumori maligni dell’orofaringe sono circa una volta e mezzo più frequenti di quelli dell’ipofaringe. Il carcinoma della laringe è più frequente di quello del cavo orale e della faringe, ma a causa di tendenze opposte negli ultimi vent’anni (in discesa il primo, in crescita i secondi) tale differenza è in diminuzione.

Il successivo esame dei principali fattori di rischio per i tumori maligni della testa e del collo terrà conto della varietà delle sedi incluse, trattando separatamente il gruppo cavo orale, faringe e laringe, la cui eziologia è stata studiata a fondo nel nostro paese ed è riconducibile in massima parte a fumo e abuso di alcool, e i più rari tumori maligni del rinofaringe e ghiandole salivari.