Progetto Interno Voce su facebook

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Informazioni

“Progetto Interno Voce” laboratorio teatrale per persone operate di tumore alla laringe.
Descrizione

“Progetto interno voce” nasce da una proposta di alcuni pazienti oncologici operati di tumore alla laringe che hanno fatto un percorso di riabilitazione presso il servizio di logopedia dell’ospedale Sandro Pertini di Roma. Il laboratorio teatrale è formato da pazienti, familiari e operatori sanitari e si propone di realizzare uno spettacolo finale.
Partecipanti: Federico, operato di laringectomia parziale e sua moglie Luisella, Maurizio operato di laringectomia totale e sua moglie Antonella, Renzo operato di laringectomia parziale e sua moglie Laura, Bruno e Franca operati di laringectomia totale, Gabriella e Laura logopediste.
La regia è di Antonello Belli, la cura dei suoni è affidata alla cantante/musicista Lea Machado, le performance vocali sono dell’attrice/cantante Laura Pierantoni, le riprese video e il montaggio delle immagini sono di Elvio Fontana.
Il progetto è sostenuto dal’ AILAR (associazione italiana laringectomizzati) di Roma, dall’associazione Spazio Tempo per la Solidarietà e dalla associazione Onda Armonica.
Il progetto è nato a marzo del 2013 e il laboratorio teatrale è ancora in corso. Si prevede di realizzare lo spettacolo a maggio del 2014 e ci occorrono fondi, chi volesse contribuire può utilizzare:

IBAN – IT92 U050 1803 2000 0000 0109 307
Intestato a Ass. Spazio Tempo per la solidarietà
Via Cesare Massini 20 00155 Roma

Oppure:
IBAN: IT82 X076 0103 2000 0008 9240 782.
Oppure: C/C POSTALE – 89240782 intestato ad Ailar – associazione italiana laringectomizzati – Sezione Autonoma di Roma e Lazio.
Via Vittor Pisani, 11 – 00136 Roma.

Ogni donatore avrà il suo nome in locandina, grazie!

Progetto Interno Voce su facebook

“Progetto interno voce”

“Progetto interno voce” nasce da una proposta di alcuni pazienti oncologici operati di tumore alla laringe che hanno fatto un percorso di riabilitazione presso il servizio di logopedia dell’ospedale Sandro Pertini di Roma. Il laboratorio teatrale e formato da pazienti, familiari e operatori sanitari e si propone di realizzare uno spettacolo finale.
Partecipanti: Federico, operato di laringectomia parziale e sua moglie Luisella, Maurizio operato di laringectomia totale e sua moglie Antonella, Renzo operato di laringectomia parziale e sua moglie Laura, Bruno e Franca operati di laringectomia totale, Gabriella e Laura logopediste.
La regia è di Antonello Belli, la cura dei suoni è affidata alla cantante/musicista Lea Machado, le performance vocali sono dell’attrice/cantante Laura Pierantoni, le riprese video e il montaggio delle immagini sono di Elvio Fontana.
Il progetto è sostenuto dal’ AILAR (associazione italiana laringectomizzati) di Roma, dall’associazione Spazio Tempo per la Solidarietà e dalla associazione Onda Armonica.
Il progetto è nato a marzo del 2013 e il laboratorio teatrale è ancora in corso. Si prevede di realizzare lo spettacolo a marzo del 2014

video Quale impiego della laringectomia totale, oggi

 


 


patologie correlate: Tumore cervico-facciale –

La laringectomia totale oggi rappresenta un punto cardine per il 10 per cento dei pazienti portatori di

carcinoma della laringe, mentre nel 90 per cento dei casi sono possibili interventi più conservativi.

Complementari sono la tecnica endoscopica e la chirurgia conservativa: la scelta è da valutare

attentamente in base alle esigenze del paziente.

 


SINERGIA RIEDUCATIVA

 

 

Logopedisti e Maestri laringectomizzati lavorano insieme per un obiettivo comune.

Il titolo di questo mio post e ripreso da un articolo pubblicato nell’ultimo numero della rivista Sottovoce, dell’Associazione Oncologica Italiana Mutilati della Voce Onlus .

Il numero 140 della rivista riporta un approfondito resoconto del convegno sul paziente laringectomizzato tenutosi a Treviso nel maggio 2012.

 

Tra gli altri vi segnalo il racconto di una collega, Cristina Nicolè che lavora presso l’ospedale di Treviso.

Venti anni fa iniziava il suo percorso completamente nuovo in una U.O. di ORL come logopedista nel campo della riabilitazione della voce dopo laringectomia totale (immagino non sia l’unico campo in cui opera).

Io iniziavo, come giovane logopedista nel 1994 presso l’ospedale S.Orsola – Malpighi a Bologna, dove esisteva già una “scuola della parola”, gestita dal maestro laringectomizzato, mentre la mia collega e il maestro hanno iniziato insieme.

Anch’io nei primi anni mi sono sentita dire tante volte che non potevo insegnare ai laringectomizzati a parlare in quanto non ero “operata” e pertanto non potevo ne capire ne riabilitare i neo-operati. Tuttavia la mia costante presenza nel reparto mi ha permesso di ascoltare e imparare molto dal maestro, integrando le mie conoscenze tecniche e mi sono ritrovata a riabilitare parecchi pazienti che per un motivo o per un altro non frequentavano la scuola.

In altri casi al contrario, io stessa ho inviato alcuni pazienti che si erano rivolti a me direttamente al maestro perché intuivo la loro necessità di un ambiente di accoglienza e condivisione oltre che di apprendimento.

 

Mi sono riconosciuta molto in questo articolo per il percorso di crescita professionale e le difficoltà iniziali al punto tale che inizialmente mi è nato un sorriso di innata comprensione e condivisione verso la collega di Treviso.

Poi però mi sono soffermata a riflettere quanto a volte la sinergia costruttiva tra le figure professionali non sia così scontata mentre è fondamentale nella presa in carico, della chirurgia e riabilitazione di questa patologia così complessa e dolorosa per i pazienti e le loro famiglie.

Laringectomie parziali, laringectomie totali, non sono solo procedure attraverso le quali passare, ma la fine e l’inizio di vite diverse e richiedono quella collaborazione serena che permetta a tutti noi operatori di sostenere le persone coinvolte.

 

Se volete leggere direttamente l’articolo della D.ssa Nicolé, trovate in questo testo i collegamenti alla versione on line della rivista.

 

 

laringectomia totale dopo parziale:

laringectomia totale dopo parziale

Codice domanda: R0NDKPB900

Domanda

Buongiorno, Mia mamma è stata operata nel Luglio 2011 per un tumore in stadio avanzata con laringectomia parziale. Nei successivi controlli eseguiti durante l’anno corrente la malattia non ha evidenziato segni di ripresa. Allo stato attuale è stata ricoverata nuovamente presso il reparto di orl, dove le hanno diagnosticato una recidivacon nuova formazione di circa 2,5 cm sul lato sx che la da forte dispnea. I medici le hanno fissato l’intervento per la laringectomia totale. E’ l’unica possibilità allo stato attuale di terapia o si può ancora procedere alla rimozione della lesione con lasero radiochemioterapia? Grazie e Distinti saluti

Risposta

 

Gentilissimo Signore

non conoscendo il caso in questione posso dirle che comunque una chirurgia di salvataggio dopo una laringectomia parziale, considerate anche le dimensioni della neoformazione, rimane la laringectomia totale.

Con cordialità

Dott. Domenico DI MARIA

 

Dott. Domenico Di Maria
Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria

 
A cura di Paginemediche.it

APPROFONDIMENTI Sanità, non solo «tagli» Stop ai viaggi della speranza

Così Otorino di Barletta riesce ad arginare
l’emigrazione dei pazienti in altre regioni

 

Michele BarbaraMichele Barbara

È inutile negarlo, il piano di Riordino ospedaliero è stato guidato dalla necessità di far quadrare i bilanci. Se l’obiettivo non fosse stato il raggiungimento del risparmio indicato dal Piano di rientro dal deficit, in Puglia non sarebbe stato necessario imporre la chiusura e la riconversione di 18 ospedali (poi saliti a 21 con Nardò, Conversano e Gioia del Colle) e tagliare 2.200 posti letto. Ma il bilancio non è stata l’unica bussola seguita perché, spulciando tra le carte del Piano di riordino, emerge che in un contesto di tagli è possibile trovare qualche reparto in cui i posti letto sono aumentati. E almeno in un caso, quello di Otorinolaringoiatria di Barletta, coincide con un reparto di qualità. Questo, almeno, emerge dai numeri, che ovviamente possono non essere esaustivi ma una indicazione la danno: nel biennio 2010-2011 il coefficiente di complessità della chirurgia oncologica testa-collo dell’ospedale di Barletta è risultato doppio rispetto a quello nazionale. Come dire che, per i casi più gravi, ci si rivolge al Dimiccoli di Barletta.

 

«Siamo l’unico reparto di Otorinolaringoiatria di Puglia — spiega il primario Michele Barbara, che è anche segretario del gruppo otorino pugliese oltre che membro del direttivo dell’Aooi (Associazione ospedaliera otorini italiani) — che con il Piano di riordino ospedaliero ha visto aumentare i posti letto, da 13 a 15». E in una Asl, come quella della Bat, in cui molte strutture da complesse sono diventate semplici, il reparto di otorinolaringoiatria è rimasto «complesso». Valorizzare i reparti che funzionano è un modo anche per far quadrare i bilanci, oltre che una garanzia di maggior tutela e garanzia dei pazienti: si possono infatti arginare i flussi extraregionali. «In Puglia — spiega Barbara — i carcinomi laringei sono circa 250 all’anno. E il 50% dei pazienti va fuori regione per curarsi. Il costo, per l’insieme dei reparti di Otorino pugliesi, è quantificabile in 6-8 milioni all’anno, di cui solo la metà è riconducibile a problemi oncologici. Si va fuori, quindi, anche per patologie a bassa complessità come le adenoidi, per esempio. Se si considerano tutte le specializzazioni e non solo l’Otorino, il costo sale a 180 milioni annui: un saldo troppo salato che viene sottratto ai cittadini pugliesi».

Ecco allora spiegato lo sforzo della Regione, ma anche dei singoli primari, volto ad arginare l’emigrazione sanitaria: «Ed è anche — aggiunge Barbara — lo sforzo in cui siamo impegnati noi a Barletta: nel nord della Puglia siamo gli unici a poter contare su una commissione interdisciplinare testa-collo, una sorta di equipe in cui radioterapia e oncologia sono strettamente collegate con l’otorino: a Bari e Foggia questa sinergia è di più difficile realizzazione». Il risultato principale da raggiungere, però, è la cura del paziente. E la sua soddisfazione. Per questo Barbara tiene a sottolineare il ruolo dell’Associazione pazienti operati, l’Apoc Puglia, un’associazione di volontariato che si è iscritta all’albo aziendale della Asl e del cui comitato consultivo misto Barbara è stato eletto presidente. «Dal 2008 al 2012 abbiamo operato circa 200 pazienti con interventi di chirurgia oncologica testa-collo e ovviamente il nostro impegno non si esaurisce all’intervento: mentre in gran parte delle altre regioni è sovente utilizzata la laringectomia totale, noi ci indirizziamo sulla laringectomia ricostruttiva che quindi comporta la conservazione della voce con impegnativi periodi di riabilitazione».

Michelangelo Borrillo

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/

TRACHEOSTOMIA II parte Definizione

Tracheotomia

Apertura temporanea della

parete tracheale e della cute,

con conseguente

comunicazione tra la trachea

cervicale e l’ambiente

esterno,che consenta un

passaggio di aria atto a

respirazionegarantire un’efficace

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Tracheostomia

Creazione di un’apertura

permanente della trachea,

mediante abbocamento

della breccia tracheale alla

cute cervicale,con

conseguentw contatto diretto

con l’ambiente esterno.

(Skin Lined)

http://www.tracheostomia.com/

Cancro della laringe, interventi d’avanguardia a Taormina

L’Unità di otorinolaringoiatria e chirurgia cervico facciale diretta dal dott. Politi ancora protagonista di complesse operazioni che hanno salvato la vita ai pazienti riuscendo a restituire loro anche la voce

il dott. Antonio Politi

L’Unità di Otorinolaringoiatria e chirurgia cervico facciale ad indirizzo oncologico dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina, diretta dal dott. Antonio Politi, si conferma sempre più all’avanguardia nella lotta ai tumori.

In particolare viene trattato in questo reparto con tecniche ormai di riferimento assoluto per l’intero Sud Italia il cancro della laringe, la neoplasia più frequente tra i tumori della testa e del collo: le cause sono il fumo, l’alcool, e recentemente si sono aggiunte cause virali legate al “papilloma virus”.

Una volta colpiva quasi solo gli uomini, adesso il gap con le donne va sempre più assottigliandosi. Quando ad un paziente viene diagnosticato il cancro della laringe, non solo si ingenera la paura di soffrire o di morire, ma anche l’eventualità della perdita della voce o di rimanere tutta la vita con il tracheostoma. Nei giorni scorsi, al “San Vincenzo”, è stato eseguita per la prima volta in Sicilia una ricostruzione delle corde vocali tramite muscoli anteriori del collo (sternoioidei), raffinato intervento “inventato” dal prof. Aldo Garozzo, regalando così al paziente una efficace neo-voce.

E sempre di recente è stato eseguito un altro intervento ricostruttivo e sofisticato, essendo asportata parte della laringe dove aveva sede il tumore che infiltrava sia le corde vocali che la regione sottostante – e ricostruendo l’organo fonatorio con la stessa trachea del malato (tracheoioidoepiglottidopessia). Le operazioni di chirurgia ricostruttiva vengono riservate a casi selezionati, e seguiti dalla riabilitazione logopedica, senza la quale tutto verrebbe vanificato.

“Oggi – spiega il dott. Politi – si è nelle condizioni di poter fare una selezione più accurata degli interventi per i pazienti oncologici testa/collo garantendo a tutti la voce: dalla laserchirurgia per tumori cordali allo stadio iniziale, alle laringectomie parziali ricostruttive, ma anche nel caso meno frequente di laringectomie totali, avvalendosi della riabilitazione logopedica o delle protesi fonatorie, piccolo gioiello bioingegneristico.

Il paziente oncologico cervico facciale, per le sue peculiari problematiche deglutitorie, fonatorie, respiratorie, va operato e seguito nel proprio territorio, nella volontà di percorrere un lungo percorso prima di guarigione e poi di controllo insieme al medico ed agli assistenti che lo hanno preso in cura e che a lui si sono dedicati con le tecniche chirurgiche ed assistenziali più moderne”. Al “San Vincenzo”, attorno al paziente oncologico cervico facciale si muove una comunità multidisciplinare composta non solo dai chirurghi Orl, ma anche oncologi, onco radiologi, anestesisti e terapisti del dolore, anatomopatologi, gastroenterologi, radiologi, psicologi, infermieri dedicati, logopedisti.

La voce è la peculiarità del genere umano ed ecco perché vi è la necessità assoluta di “estirpare” una malattia così devastante, e la sfida resta nel non privare il paziente della massima espressione della comunicazione, ciò che rappresenta l’uomo e lo fa riconoscere in società. Oggi si eseguono interventi di laringectomia ricostruttiva, e non più totale come un tempo ed è grande la differenza: anche asportando le corde vocali, si garantisce sia una buona voce che l’affrancamento dalla tracheotomia a permanenza, una tremenda stimmate postoperatoria.

http://www.blogtaormina.it/